wkleje wam, na temat, list i odpowiedz dziennikarza, Beppe Severgnini , ktory pojawil sie w "Italians" (Corriere della Sera)
"Molto impressivo" mi fa schifo
Caro Beppe,
ormai rientrato dall'estero a Milano (essendo romano in realtà sempre estero è...), ti scrivo per avere un tuo parere sull'uso sempre più diffuso, a mio parere tra il comico ed il fastidioso, delle espressioni o dei termini inglesi brutalmente resi in italiano. La settimana scorsa ho letto un articolo di un economista di una certa fama che descriveva l'allargamento della forchetta dei tassi di interesse ecc.ecc. come "molto impressivo"! Sono rimasto...molto impressato! Io adoro l'inglese avendo vissuto a Londra per anni ed avendolo quindi perfezionato ed utilizzato in loco. Mi piace la sua praticità ed essenzialità, quasi eccessiva nella estrema brevità della buona parte delle sue parole. Trovare un quadrisillabo è un impresa disperata. Mi da però sempre fastidio il servilismo italico nei confronti di questa lingua, quando rendiamo italiane delle parole o delle espressioni di cui non abbiamo alcun bisogno. In campo finanziario, dove lavoro, chiunque ormai, per supportare una sua idea, dice che "fa senso". Non ha senso e mi fa letteralmente senso... Posso più o meno capire quelli che lavorano in campo informatico, dove il 99% della terminologia è nata in inglese. Ma la nostra bella lingua è sicuramente in grado di esprimere tutto quello che c'è da dire con parole sue. Anche tu che sei anglofono ed anglofilo hai la mia stessa insofferenza o la cosa ti lascia indifferente in quanto specchio dei tempi?
Andrea Forti
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La penso come te: e l'ho scritto e detto alla nausea, da almeno quindici anni. Perché la gente abusa dell'inglese (lingua bella e utile, come sappiamo) e farcisce l'italiano di orrori come "impressivo"? Tu dici: servilismo. Vero: io aggiungerei pigrizia, vanità, moda, sciatteria, conformismo etc."
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