a tu regulki
Il congiuntivo si usa solitamente nelle proposizioni subordinate per esprimere ipotesi o dubbi nei casi in cui la subordinata è retta da congiunzioni quali "che", "se", "perché", "affinché".
Ci sono due forme semplici di tempo:
presente, usato per un'azione contemporanea ad una espressa dall'indicativo presente o futuro
imperfetto, usato per un'azione contemporanea ad una espressa da un tempo passato dall'indicativo, per un'azione passata ma continuata o non terminata rispetto ad una espressa dall'indicativo presente, o nel periodo ipotetico dell'irrealtà o impossibilità.
che danno forma a due ulteriori tempi composti con l'ausiliare coniugato e il participio passato:
passato (presente+pp), usato per un'azione passata e terminata rispetto ad una espressa dall'indicativo presente o futuro
trapassato (imperfetto+pp), usato per un'azione passata rispetto ad una espressa da un tempo passato dell'indicativo, o nel periodo ipotetico del terzo tipo
Nei casi in cui il congiuntivo manca, si usa:
l'indicativo futuro semplice, quando l'azione è futura rispetto ad un'azione presente o futura
l'indicativo futuro anteriore, quando l'azione è futura rispetto ad un'azione presente o futura ma antecedente ad un'altra azione futura
il condizionale passato, quando l'azione è futura rispetto ad un'azione passata