La forza della vita
Nei primi di giugno, proprio quando la Polonia perdeva la sua prima partita nei mondiali, sono finalmente partito per alcuni giorni di vacanza in Liguria.
Oltre che, ritengo, sia una delle zone piu’ belle in assoluto d’Italia, specie considerando la zona delle 5terre e Portovenrere, un evento inconsueto del solito mi ha colpito in modo particolare.
Sono riuscito a convincere mia dolce mogliettina che un giorno dedicero’ a cio’ che amo apassionatamente, perche’sia appunto la mia passione piu’ importante. – la subacquea. Ho contattato un centro sub e cosi un giorno e’ iniziato una delle giornate piu’ significanti che rimarra’ a lungo nella mia memoria e che allo stesso tempo mi ha fatto tanto riflettere. Ho conosciuto e mi sono immerso con un ragazzo quasi del tutto disabile. Il suo inconveniente – se cosi’ posso esprimrerlo – e’ stato dovuto al fatto, che alcuni anni fa, era caduto mentre s’arrampicava in Alto Aldige.
Ha subito diversi interventi grazie ai quali e’ rimasto in vita, ma purtroppo sulla sedia a rotelle. Oltre la testa, le braccia ed il busto che gli permette di respirare, il resto del suo corpo e’ rimasto paralizzato. Questo che piu’ mi ha colpito in lui, che pur essendo totalmente paralizzato, allo stesso tempo riusciva perfettamente cavarsela da solo senz’alcun aiuto di nessuno dei suoi compagni. A partire dal assemblaggio dell’atrezzatura: le bombole, il gav, il respiratore fino alla perfetta padronanza del mettersi da solo la muta. Dopo che ci siamo trovati sott’acqua (ovviamente lui con la sua guida al fianco), ho avuto l’occasione di osservare I suoi movimenti. Giustamente ci si chiedera’ qualcuno come allora faceva nuotare, o meglio, pinnegiare se anche le sue gambe sono rimaste paralizzate? Ed ecco una soluzione degna di grandi cervelloni tipo Da Vinci o Einstein: aveva usato una specie di pinne studiate appositamente per le mani, grazie ai quali riusciva a muoversi da solo sott’acqua. Dopo che siamo risaliti ed ho visto i suoi occhi – l’unica cosa che mi venne in mente sono proprio le parole della canzone “La forza della vita”. E lo scrive uno che pur amando tanto sia lo sport estremo che la vita, con i problemi verificatisi l’anno scorso con la colonna vertebrale, ma grazie a Dio passati, sa particolarmente aprezzare il significato di queste parole…