>>la bambina polacca di 5 anni morta a napoli :(:

Temat przeniesiony do archwium.
http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/cronaca/bimba-polacca-uccisa/bimba-polacca-uccisa/bimba-polacca-uccisa.html
Ecco una parte dell'articolo di Repubblica:
"Nel locale i due polacchi hanno avuto un acceso diverbio con Riccardi, scoppiato per una pacca sulla spalla. Ne è nata una rissa, nella quale Riccardi ha avuto la peggio, un occhio pesto e un colpo al mento con una bottiglia. I due immigrati si sono diretti verso l'abitazione dei genitori di Karolina, ma per Riccardi la questione, evidentemente, non era chiusa. Qualche minuto dopo, in sella al suo scooter, si è presentato in Salita Santorelli, si è affacciato sull'uscio dell'abitazione di Karolina e ha fatto due volte fuoco. Un proiettile ha colpito allo zigomo la bambina. I fratelli erano già al letto.
Il papà ha cercato di rianimarla, è corso fuori, ha urlato per chiedere aiuto ma nessuno è intervenuto. Ha sfondato il vetro della finestra di un vicino. Ma quando sul posto sono arrivati i soccorritori, per la piccola non c'era più nulla da fare: è stata portata all'ospedale di Nola dove è morta qualche ora più tardi.
Riccardi si è dato alla fuga con il suo scooter e ha tentato di disfarsi della pistola, detenuta illegalmente. Ma inseguito da polizia e carabinieri non è riuscito ad andare molto lontano e nella notte, accompagnato dal suo legale, si è presentato alla caserma dei carabinieri dove è stato a lungo interrogato dal magistrato che ne ha disposto il fermo.
Il papà e la mamma di Karolina non riescono a darsi pace. La donna continua a chiedersi: "Perché lei? Avrei voluto morire io". Ora, sentendosi abbandonati dalla comunità italiana, pensano, delusi e amareggiati, di tornare in Polonia dove verrà seppellita la piccola Karolina. La comunità polacca del paese ha allestito un altarino davanti all'abitazione di Karolina, un cuscino di fiori e quattro lumini. Stamattina i genitori hanno ricevuto la visita del parroco della chiesa di San Paolo Eremita, don Vincenzo Vecchione, che ha garantito un aiuto per il trasferimento della salma in Polonia".

Cosa dire? E' troppo triste.
Una bambina morta per l'assurda stupidità degli adulti. Non voglio dire nulla sul fatto, si commenta da solo.
Alla tragedia si aggiungono anche altre note dolorose: "Il papà ha cercato di rianimarla, è corso fuori, ha urlato per chiedere aiuto ma nessuno è intervenuto". Perchè nessuno è intervenuto?
I genitori si sono sentiti "abbandonati dalla comunità italiana": proprio in un momento come questo, li abbiamo lasciati soli.
"La comunità polacca del paese ha allestito un altarino davanti all'abitazione di Karolina, un cuscino di fiori e quattro lumini". E noi? E' il trionfo del separatismo e dell'indifferenza: sembra che, siccome la bambina era straniera, solo la comunità polacca può piangerla. Immaginatevi cosa sarebbe successo se la bimba fosse stata italiana: pensate che ci sarebbero stati solo quattro piccoli lumini a ricordarla? Non credo. E la casa dei 2 polacchi sarebbe stata incendiata, e loro sarebbero stati fatti a pezzi dai cittadini di tutto il paese.
Ma come si può accettare, oggi, che un morto valga più o meno a seconda della sua nazionalità? Come può esistere, ancora oggi, in un paese civile, gente che non capisce che quando muore un bambino, qualunque sia il colore della pelle, la nazionalità o la religione, muore con lui un pezzo di noi?
In un precedente messaggio avevo chiesto "perdono" agli immigrati a nome degli italiani, per il razzismo che devono sopportare a causa di qualche imbecille; qualcuno aveva ironizzato. Ora non so più cosa dire... mi vergogno di essere italiano.
Eppure, voglio ancora sperare che la gente si stringa attorno ai genitori di Karolina, che gli faccia capire che il loro dolore è anche il nostro, che non li lasceremo soli e non vogliamo che se ne vadano.
E la piccola aveva soltanto 5 anni.. la perdita impensabile per i genitori :(
nessuno a niente da dire? siete tristi... sentire la notizia mentre abbracciavo la mia ragazza (polacca) ho sentito un brivido e non ho trattenuto le lacrime...

mi dispiace vedere che questo post abbia ricevuto cosi poca attenzione...
Ma che ne sai tu? Che ne sai cosa sente altra gente? Tutti per forza devono esprimere le proprie emozioni sul forum?
Tu sei triste, se giudichi gli altri con tanta facilità.

E poi ci sono già altre discussioni aperte su questo argomento.
eh infatti rahma... non scrivere niente non vuol dire non sentire niente, non pensare.. secondo me non c'è niente da dire... è la cosa peggiore che puo' capitare ad un genitore.
Italiano uccide "per errore" bimba polacca.
Da Jon Cazacu, alla piccola Karolina, l'informazione razzista in Italia

(5 maggio 2007)

Storia di ordinario razzismo informativo: un italiano spara e ammazza bambina polacca di cinque anni per futili motivi. Per la magistratura è "omicidio premeditato", ma La Repubblica è subito innocentista: "è stato un errore".
A voler credere alla Repubblica voleva ammazzare il padre e ha ammazzato la bambina. Siccome è italiano dobbiamo credergli, lo sanno tutti: "italiani brava gente". Anzi, lo sappiamo tutti, noi italiani, perché questa storia degli "italiani brava gente" ce la cantiamo e suoniamo tra di noi.

In memoria di Jon Cazacu e Jerry Esslan Masslo

Su La Repubblica -dove la notizia è già scesa al terzo o quarto livello- i toni sono immediatamente tranquillizzanti. Il caso non è grave, la bambina è stata uccisa per errore, strilla fin dal titolo. Fuoco amico? Come fa la Repubblica ad avere già un quadro così preciso a poche ore dal crimine? Hanno già letto la sentenza? L'hanno già assolto? E' italiano, è dei nostri... La magistratura, smentendo la sentenza assolutoria di Repubblica ha incriminato per omicidio premeditato.

Del resto (si guardi l'aberrante testo nell'immagine tratta da Repubblica online) all'assassino italiano giravano le palle, era nervoso, aveva litigato con dei polacchi (gran rompipalle). E poi, grande esempio di civismo (individuato e braccato dalla polizia), nel corso della notte si è costituito. Del resto se muore una bimba straniera la notizia ha allarme sociale pari a zero, e chi è senza peccato scagli la prima pietra e chiunque osa fare commenti o speculare è un provocatore, sembra dire Repubblica (e tutti i giornali e telegiornali ben poco solidali con la piccola Karolina) che hanno già risolto il caso: uno sfortunato incidente.

Del resto, che l'assassinio della piccola Karolina sia stato un errore lo conferma il fatto che la bambina è stata uccisa con un colpo di pistola, un oggetto notoriamente atto a ripararsi dalla pioggia e senz'altro non atto ad offendere.

Niente a che vedere con il caso di Vanessa Russo a Roma. La ragazza italiana è stata uccisa da due puttane romene con un ombrello, arma da guerra che gli extracomunitari (e se vi dicono che la Romania è nell'Unione Europea non credetegli, basta guardare le facce!), notoriamente utilizzano per dare la morte agli italiani.

In questo caso la versione dell'assassina, una lite che avallerebbe la preterintenzionalità del gesto, viene respinta con sdegno. E' rumena e fa la puttana e se è uscita con l'ombrello quella mattina è stato sicuramente per uccidere.

Ai funerali della povera Vanessa, il parroco parla di perdono e viene zittito sull'altare. L'Osservatore Romano, si sa, osservava altrove e non rileva. Iersera a Otto e mezzo il parroco ha anche lamentato di come dopo il funerale alcuni partecipanti si siano lasciati andare a vari danneggiamenti, marciapiedi divelti. Giuliano Ferrara l'ha di nuovo zittito: sono esuberanze normali di un popolo ferito, come fate a non capire, che vuoi che sia l'arredo urbano di fronte alla morte di una ragazza... In altri casi lo stesso Ferrara ha sostenuto che rompere una vetrina o fischiare un politico erano atti di terrorismo, ma forse ricordo male.

Ma non ricordo male, anzi ricordo benissimo il caso di Jon Cazacu e se voglio ricordo anche quello di Jerry Esslan Masslo, Villa Literno 1989. La memoria è un brutto vizio del mestiere.

Era rifugiato politico in Italia, Jerry, sfuggendo all'apartheid. Fu ammazzato perché era nero dopo essersi spezzato la schiena a 1.000 lire per una cassa di pomodori. Qualche giorno prima aveva denunciato al TG2: «il mio vero problema, quello che ho sperimentato in Sudafrica non voglio viverlo in Italia. Nessun nero, nessun africano dimentica cosa sia il razzismo e io lo sto sperimentando qui». In Italia.

Era il 2000, e Jon era un ingegnere rumeno che lavorava da piastrellista nella ricchissima Gallarate, dove la Lega ha il 40% e tra AN e FI raccolgono un altro 40%. A Gallarate Ion faceva il piastrellista, in nero. Chiese di essere regolarizzato. Il suo datore di lavoro andò a casa di Ion. Portò con sé una tanica di benzina, entrò, lo cosparse di benzina e gli diede fuoco. Prima che Jon potesse stupirsi di cosa sono capaci gli italiani brava gente, il 90% del suo corpo si coprì di ustioni. Morì dopo un mese di atroci sofferenze.

Sabatino Annecchiarico, giornalista e militante per i diritti dei migranti, seguì per Migranews il caso, seguito distrattamente e con insofferenza (come ti sbagli?) dai media tradizionali. L'assassino fu condannato a 30 anni (potenza del rito abbreviato) sia in primo che in secondo grado. Del resto i fatti erano andati in maniera così evidentemente criminale che a nessun giudice poteva venire in mente una sentenza diversa. Giustizia era fatta?

L'assassino di Jon era italiano e non fu mai abbandonato dalla solidarietà della Lega Nord. Questa, al governo, pressò tanto finché non trovò la maniera di fare annullare la sentenza dalla Cassazione nell'indifferenza dei nostri media. C'era "carenza di motivazione" (sic!), non era sufficientemente dimostrata la volontà di uccidere. Non lambiccatevi il cervello, è inutile capire.

L'ultima offesa alla memoria di Jon arrivò con la sentenza definitiva. Accolta la tesi difensiva la pena venne dimezzata: 16 anni. Cospargere di benzina e dare fuoco ad un lavoratore che ha diritto di essere messo in regola non fu più ritenuto un motivo abbietto, e quindi furono concesse ulteriori attenuanti all'assassino. Intanto, in quelle stesse settimane, si approvava la Bossi-Fini.

Con la buona condotta e la Lega che non smette di solidarizzare, tra un paio d'anni al massimo -calcola Annecchiarico- sarà fuori. La giustizia per Jon non arrivò mai più, piuttosto arrivò l'indifferenza. Nicoleta, la vedova, e Alina e Florina, le figlie, dissero ad Annecchiarico: «Una parte della gente lo sa e fa finta di non saperlo. Pensa: se non è capitato a me, va bene così -dice Nicoletta Cazacu- altre persone non lo sanno, ma tutte hanno qualcosa in comune: l’indifferenza. Quell’indifferenza che uccide e uccide soprattutto noi stessi». Anche gli italiani.

Gennaro Carotenuto

http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o8947
Ilecka, non credo che Rahma volesse dire che la gente del forum è cattiva perchè non partecipa alla discussione sul tema: forse hai interpretato la parola "tristi" come se fosse il plurale della parola "tristo", che significa "cattivo, malvagio", mentre era il plurale della parola "triste", che significa "addolorato, depresso".
Faccio questa precisazione perchè ho visto che scrivi benissimo l'italiano e immagino che vuoi conoscere anche le "finezze" della lingua. Spero di non sembrarti saccente...
Per il resto hai ancora ragione, questo tipo di notizie lasciano senza parole, chi piange non parla.
Ciao
non serve commentare con frasi tristi o altro... ogni vita umana persa per atti di violenza segna un fallimento della nostra civilta'. Se la vita poi è quella di un bambino la cosa è veramente una tragedia.
Vedendo certe azioni e certi comportamenti mi vergogno sempre piu' spesso di essere italiano.
Sebastiano, io invece, conoscendo Rahma e i suoi interventi sul forum da tempo, ho un grandissimo sospetto che con la parola "tristi" volesse proprio dire "cattivi" o simile... ;-)
Rahma ha voluto mostrarsi quanto lui e bravo e compiangente e poi queste sue azioni piene di onore : Ho abbracciato la ia ragazza, sottolineando che polacca, ho sentito brivido..forse fara anche un pellegrinaggio.

Mi fa ridere la gente cosi che si vuole mostrare a tutti costi in quel modo. Apparire davati a tutti cosi compiangente non vuol dire essere cosi davvero.
La tragedia e il dolore, ognuno lo vive in un diverso modo. Alcuni sentono bisogno di sfogarsi, gli altri si chiudono e vivono tutto nel silenzio. Ma importante e quello che uno sente nel cuore e non quello che vuole mostrare con "le frasi piene di queste parole..o come sono bravo perche sento i brividi"

A me la tragediae colpita molto, peccato che per stupidita degli adulti ci ha rimesso con la vita una ragazzina piccla e innocente.
>A me la tragediae colpita molto, peccato che per stupidita degli
>adulti ci ha rimesso con la vita una ragazzina piccla e innocente.

E purtroppo non è la prima innocente che muore in questo modo e non sarà l'ultima. Comunque non capisco cosa faceva "un bravo ragazzo" (così è stato definito l'assassino) con una pistola... proprio un bravo ragazzo che va a casa, prende una pistola e va a caccia di coloro con cui aveva litigato. Neanche nei film sul Far West si vedevano queste cose. Che schifo di mondo.
Caro fufu
hai ragione...molto spesso ultimamente vedo come noi italiani ci dimentichiamo della nostra storia recente quando, emigranti in Germania o altrove, ci bandivano perfino dai bar insieme ai cani.
Già, vergognarsi di essere italiani...che brutta sensazione, ma purtroppo è cosi che ci si sente... è cosi che io mi sento...
Non ho più parole....
Dal Blog di Beppe Grillo dell' 8 maggio 2007

http://www.beppegrillo.it/

"Gli italiani non sono razzisti. Non vogliono essere razzisti. Non possono essere razzisti. Gli italiani sono brava gente, pizza e mandolino. Un italiano può accettare di essere chiamato in vari modi: evasore, mafioso, corrotto. Non fa una piega. Per lui sono complimenti. Ma se lo chiami razzista diventa una bestia. E più è di sinistra, più si incazza.
E’ una lotta con sé stesso. Una lotta che ha risolto con il razzismo all’italiana. Un razzismo che non c’è, ma c’è. Un razzismo che ci fa sentire tutti più buoni. Insomma, l’italiano ha rimosso il razzismo. Lo ha fatto con discrezione, dando il giusto peso alle notizie.
Se muore una bambina polacca sparata a Napoli, viene accoltellato un cingalese a Milano o interrati dei nordafricani in Puglia durante la stagione dei pomodori, la notizia si dà con discrezione. Per un giorno e in decima pagina. Se il morto è autoctono scatta la caccia all’omicida. Il morto extra si nota poco, il morto nostrano si nota molto di più.
Se vengono stuprate in massa per 30 euro delle minorenni extra, anche di dodici/tredici anni, nei viali di tutto il Paese è folklore. Se viene aggredita una ragazza nostrana va in prima pagina. Se i bambini extra sono buttati in mezzo a una strada a chiedere la carità o a vendersi è folklore. Se succede a un bimbo italiano, i genitori finiscono in carcere. L’omicida rumeno è un mostro, quello nostrano un delinquente.
I nostri extra sono equiparati agli extra che vivono a casa loro. Numeri, non persone. Chi dà peso ai cinquanta morti al giorno in Iraq o alle stragi del Darfur? Le carceri sono piene di extra che non hanno capito le regole. Regole che appunto non ci sono. Nel nostro Paese che non c’è, le leggi sono un optional. L’italiano lo sa, si arrangia, tira a campare, ad andare in prescrizione senza passare dal via. L’extra invece va direttamente in galera perchè crede che l’impunità in Italia sia uno stile di vita, non un reato.
Sarkozy ha vinto per il ripristino della legge. La legalità, ha detto Veltroni, è un diritto, senza specificare però per quale classe di reddito. Chi non è ancora diventato razzista in Italia lo diventerà. E’ il Paese che lo vuole."
Uno dei commenti inseriti sotto l'articolo di Beppe Grillo citato sopra da Fabus:

"Oggi ci sono stati i funerali della piccola Carolina, la bimba polacca uccisa per errore da un italiano improvvisatosi giustiziere. Oggi in chiesa i genitori della bambina e quelli dell'omicida italiano si sono abbracciati dando un grande esempio di civiltà. Aspetto che i vari media diano lo stesso risalto a questa cosa, nella stessa misura del fatto accaduto a Roma alla povera Vanessa, uccisa da una prostituta romena nella Metro romana di Termini.
Io vorrei esprimere la mia solidarietà alla famiglia di Vanessa e a quella di Carolina.
Ho sentito i principali Tg, l'unico che ha riportato la notizia è stato il Tg3. E' una vergogna che tutti gli altri l'abbiano taciuta; se fosse accaduto il contrario era già caccia al polacco

Cristiano Marinelli 09.05.07 16:16"

Che cosa è successo invece durante i funerali di Vanessa Russo? Ogni edizione del telegiornale, su tutti i canali, ha riportato le immagini del funerale. La TV si è concentrata sulle immagini dei genitori straziati, sulla madre che, all'appello del parroco "Perdonatele", ha gridato "MAI! MAI!", sui partecipanti che esprimevano il loro odio verso gli stranieri ("Io odio quelle persone, le odio!").

Ho una piccola osservazione da fare: i media formano l'opinione delle persone, soprattutto perché ci sono tante persone incapaci di ragionare di testa loro e quindi facilmente influenzabili. Per questo ritengo che la TV e la stampa dovrebbero rendersi conto dell'effetto che ha il loro modo di riportare le notizie e magari diventare più RESPONSABILI. La recente (quasi-) psicosi dello straniero è in gran parte merito loro.

Muore un italiano, ammazzato da uno straniero? Riportiamo la notizia in prima pagina per una settimana (con caratteri giganteschi) e gli aggiornamenti per un mese, facciamo vedere la faccia del "mostro", diciamo subito (anche senza le prove) che è stato un omicidio volontario, sottoliniamo la sua nazionalità, supponiamo che fosse un tossico/alcolizzato/aggressivo ecc. ecc. Poi mostriamo le immagini della famiglia disperata, le foto del morto con un commovente sfondo musicale.

Muore uno straniero, ammazzato da un italiano? Riportiamo la notizia in quarta pagina per un giorno (con caratteri normali), niente aggiornamenti (tanto chissenefrega, mica era "uno dei nostri"), niente foto dell'assassino, parliamo dell'accidentalità (!) dell'accaduto (in finale è italiano, se ha sparato sicuramente non voleva uccidere, e poi alla fine ha ucciso uno straniero, mica un connazionale), sottoliniamo la nazionalità della vittima (ricordatevi, NON era italiano!), supponiamo che la vittima fosse un tossico/alcolizzato/aggressivo ecc. ecc. Poi, forse, mostriamo le immagini della famiglia disperata. Niente foto del morto, tanto era straniero...

Io posso capire che ci sentiamo più vicini a una vittima del nostro Paese piuttosto che a un morto straniero. Ma non capirò mai i media, quelli che dovrebbero essere imparziali, e invece che fanno?


Per terminare, un passo citato:

"Del resto, che l'assassinio della piccola Karolina sia stato un errore lo conferma il fatto che la bambina è stata uccisa con un colpo di pistola, un oggetto notoriamente atto a ripararsi dalla pioggia e senz'altro non atto ad offendere.

Niente a che vedere con il caso di Vanessa Russo a Roma. La ragazza italiana è stata uccisa da due puttane romene con un ombrello, arma da guerra che gli extracomunitari (e se vi dicono che la Romania è nell'Unione Europea non credetegli, basta guardare le facce!), notoriamente utilizzano per dare la morte agli italiani."

http://oknotizie.alice.it/go.php?us=92118a9b3ce68a4
non ho parole... che ignoranza...
Grazie Dee
Un altro blog:

"+ ITALIANI BRAVA GENTE +

E' UN caso quasi emblematico, nella sua capacità di venire ignorata da pressoché tutti i media, quello della bambina polacca di cinque anni, sparata - per sbaglio - da un italiano durante una lite tra due famiglie nel nolano. E' un caso emblematico perchè casca a fagiolo a pochi giorni dalle furiose reazioni di popolo contro i "rumeni ammazzatutti", contro gli "immigrati invasori", da bruciare tutti o, come minimo, rigettare nell'Adriatico a calci nel sedere. La settimana scorsa una ragazza innocente è stata ammazzata da una rumena armata di ombrello dopo un litigio nella metro di Roma - e subito tutti i giornali si sono schierati: chi contro i rumeni, chi contro la metro di Roma.
Invece la notizia che una bambina innocente (di soli cinque anni, ma disgraziatamente polacca) sia stata colpita non da uno ma da due proiettili vaganti (uno è penetrato nello zigomo della bimba uscendo dalla nuca. Un secondo colpo l'ha ferita ad un braccio), e tutto per una lita da bar scoppiata tra due italiani e due polacchi, beh questo non merita le prime pagine, nè gli onori dei forum televisivi, nè funerali di Stato. La ferocia criminale, l'intolleranza fisica e l'isterismo urbano che alignano anche tra i nostri concittadini di provincia, e che statisticamente possono esplodere con la stessa frequenza con la quale esplode la follia omicida di una Rom, non sono concetti vendibili facilmente, nemmeno dopo il bagno di sangue visto ad Erba.
L'idea che un italiano possa andare in giro a minacciare e sparare con una calibro 38 non spaventa come quella di una valanga di rumeni a piede libero, pericolosamente armati di ombrello."
Quando sento queste cose vorrei riconsegnare il mio passaporto e chiedere asilo in qualche altro paese.

Noi italiani proprio non ci va di imparare dalla nostra storia......
Beh, adesso forse stiamo esagerando a parlar male di noi... (in fin dei conti è sempre il nostro sport nazionale). Sono d'accordissimo nel dire che certi fatti sono molto gravi, ma siete davvero convinti che in altri Stati le cose vadano tanto meglio? Non mi sembra che in Francia, in Germania, in Belgio etc. l'integrazione degli immigrati sia migliore.
Personalmente, credo che difficoltà ci siano dappertutto.
In fondo, la capacità di comprendere il "diverso" (sia egli un omosessuale o una persona con la pelle di diverso colore o che professa una diversa religione, oppure semplicemente uno che parla una lingua diversa) è direttamente proporzionale al grado di cultura e di apertura mentale... E purtroppo le persone colte e di aperte vedute non sono moltissime. Nè in Italia, nè altrove.
(ANSA) - NAPOLI, 8 MAG - I genitori di Karolina, la bimba polacca di sei anni uccisa sabato scorso a San Paolo Belsito (Napoli) PERDONANO ASSASINO.
Lo dice don Vincenzo Vecchione, parroco del paesino del Nolano . Il papa' e la mamma della piccola hanno accettato la richiesta di perdono dei genitori di Alessandro Riccardi
No non è quello...
A me piace l'Italia tantissimo, mi piace la lingua, la storia e altro. Pero' a questo punto sono d'accordissima con altri commenti. Non è il fatto di criticare l'italia. Semplice perché quello cosa è successo ultimamente deve essere criticato. qua stiamo criticando LA SITUAZIONE non il paese, stiamo criticando l'approccio della gentre verso gli stranieri.

'Non mi sembra che in Francia, in Germania, in Belgio etc. l'integrazione degli immigrati sia migliore'.
Non ho mai vissuto nè in Germania nè in Belgio, abito a Londra dove ovviamente ci sono tantissimi stranieri e ti assicuro anche se la gente pensa quello che vuole DEVONO essere trattati alla pari. Poi se effettivamente succedesse qualcosa i media non cercano di banalizzare la morte di uno straniero perchè era straniero. La mia migliore amica abita e studia a Parigi, ci si è sempre trovata benissimo e nessuno non l'ha mai trattata come 'straniera' parla benissimo il francese perché dovrebbero trattarla diversamente?
Ovviamente ci si trova sempre qualche deficiente sono d'accordo, è ovvio.
mi sembra che in Francia, in Germania, in Belgio etc. l'integrazione
>degli immigrati sia migliore. Secondo me lo è , sia dalle mie esperienze sia dalle esperienze dei miei amici.
^quello che
ciao, mi chiamo massimo e mi sono registrato finalmente, o meglio la mia ragazza lo ha fatto perchè capisco ancora poco di polacco (infatti il nick lo ha scelto lei....e si vede!)
riguardo la discussione, non credo si debba fare un discorso di immigrazione, polacchi-italiani, la cosa sarebbe evoluta in ugual maniera se anzichè i polacchi ci fossero stati i serbi o gli albanesi o i marocchini. anzi, sarebbe stato peggio ancora. e se anche questo delitto fosse stato compiuto da italiani verso italiani se ne sarebbe parlato lo stesso.
il problema è un altro!
terribile per giunta!
che per una discussione si debba arrivare all'omicidio!
è assurdo questo! incredibile!
non è normale!
secondo me non hai capito:)
dici di no?
perchè?
Cara lena, molti di noi e in primis il sottoscritto, critichiamo l'Italia perchè vorremmo che fosse un Paese migliore. Se si discute della situazione in Italia è perchè questo è un forum italo-polacco. Sono italiano, contento di esserlo per nascita, ma non esageratamente fiero, perchè conosco per esperienza i limiti del popolo a cui appartengo. Tanto per cominciare, non amo la cultura del "sentirsi padroni a casa degli altri"; questo vale sia per gli Italiani all'estero che per gli stranieri in Italia. Nel mio piccolo cerco con tutte le mie forze di adeguarmi alle consuetudini locali quando sono all'estero e, per una semplice questione di rispetto, pretendo che gli stranieri facciano altrettanto in Italia. Ma se gli stranieri hanno da insegnarci qualcosa in termini di civiltà, allora tanto di guadagnato. Ma non possono insegnarci ad essere più incivili di quanto già siamo...
Ciao newdean,
penso che tu abbia abagliato la persona. Quello che scrivi a me non c'entra assolutamente con quello che ho scritto sopra. Parlavo di un'altra cosa. Dici che tutti criticano l'italia, e sbagli perchè l'italia non l'ha criticata nessuno, ripeto, si criticano le situazioni, certe azioni. Criticare l'italia per quello che era accaduto beh sarebbe da ignoranti.
Temat przeniesiony do archwium.

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