ed io ho trovato questo:

ecco cosa ho trovato sul corriere di oggi:
non avendo figli forse non dovrei commentare, ma... sono curiosa che ne pensano le mamme ed i papà.
eppoi, allora perché bambini non li lasciamo fare dai cinesi che sono tanto bravi...

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/08_Agosto/20/marchetti_figli.shtml

La scrittrice: «Senza sarei stata più libera di girare il mondo»
«I figli? Costano e uccidono il desiderio»
Fa discutere No Kid il libro della psicanalista francese Maier che stila una classifica delle 40 ragioni per non procreare.

MILANO - I figli? Delle vere e proprie palle al piede. Anzi, dei «parassiti» che vivono alle spalle dei genitori e non esitano un secondo a trascinarli in tribunale. A sostenerlo non è una single dall’orologio biologico ormai in tilt, bensì la scrittrice e psicanalista francese, nonché madre di due bambini, Corinne Maier che nel suo ultimo, provocatorio libro «No Kid. Quarante raisons de ne pas avoir d’enfant» («No Kid. Quaranta motivi per non avere figli», edito da Michalon) rompe il tabù della maternità, rivelando al mondo intero che «senza figli è meglio».
STATO E CAPITALISMO - «Se non avessi avuto dei figli, sarei stata libera di girare il mondo con i soldi guadagnati dai miei libri – scrive la Maier nel suo pamphlet – invece sono costretta a rimanermene a casa, ad alzarmi alle 7 del mattino, a cucinare per tutti e a fare lavatrici. Ci sono dei giorni in cui mi pento di avere dei figli e ho il coraggio di dirlo, al contrario di molte mie amiche, che pensano la stessa cosa, ma non la confesserebbero mai». A suo dire, i responsabili del falso stereotipo «maternità=felicità» sarebbero lo Stato (nel suo caso, la Francia) e la dottrina capitalista: «Lo Stato teorizza l’idea di un certo tipo di famiglia come modo per difendere il nostro nazionalismo – sottolinea la scrittrice – mentre il capitalismo incoraggia le persone a spendere un sacco di soldi, perché fare figli significa creare nuovi consumatori, che hanno bisogno di case più grandi, di macchine più grandi… E tutto questo crea miti fasulli e, soprattutto, ha effetti devastanti sulle donne».
LE RAGIONIDELLA NON MATERNITA' - L’outing della Maier ha scandalizzato la Francia (dove però il volume è diventato uno dei bestsellers dell’estate) e catturato l’attenzione del Times dall’altra parte della Manica, che, dopo l’incontro con la controversa autrice, ha condensato i «40 motivi» del titolo originario in 20 buone ragioni per non avere figli, che spaziano dall’ovvio (la tortura del parto o la schiavitù dell’allattamento) al serio (il pianeta è già sovrappopolato) all’irriverente (le vacanze rovinate per aver scelto mete stupide come EuroDisney solo per far felici i bambini).
«CHILDREN FREE» - Avvertimenti in salsa agrodolce per un mondo «children free» che ha scatenato anche il popolo del web, con forum di discussione sull’argomento e giudizi al vetriolo da parte di quelli che pensano che «figli è bello». Se però siete curiosi di conoscere le «regole di Corinne» e non volete aspettare che il libro venga tradotto in italiano (uscirà per Bompiani l’anno prossimo), questa è una sorta di versione concentrata del perché non fare figli.
Le «ragioni per non avere figli» di Corinne Maier
Simona Marchetti

20 agosto 2007

un'egoista schifosa

neanch'io ho dei figli...per il momento:-)

e non hai paura che il piccolo mostro che nascerà ti succhiera via tutto il desiderio (oddio, no!) e danaro e chissà cos'altro??? e poi quando diventerà grande si sbatterà gli coglioni di te abbandonandoti in una casa di riposo, se sarai fortunata?

scherzo, ovviamente. la penso come te.

:-)

Se cercherò di educucarlo come si deve ,sono sicura che non si sbatterà i coglioni ne di me ,ne di tutta la famiglia.Vabbè che ci sono dei mostri, ma arrivare a questi livelli ce ne vuole.Se uno lo insegnerà il rispetto e l'amore verso il prossimo,verso la famiglia....

*educarlo:-)

Dopo questo libro dovrebbero toglierle i figli, educherebbe dei mostri.
Se ci sono genitori come questa tipa forse potremmo spiegare perché ci sono tanti potenziali pazzi pericolosi in giro.
Che schifo.

deve essere pesante avere una madre del genere ,che da le colpe ai propri figli delle proprie insoddisfazioni...
sentirsi dire che si è un parassita oppure una palla al piede....cavoli

Secondo me questa donna ha dei problemi mentali...o è stata educata in una famiglia senza valori oppure quello che ha scritto è una specie di "autoritratto"...si sente un parassita perchè ha mandato i vecchi ,ammalati genitori in una casa di cura...o peggio ancora.

è semplicemente: o una provocatrice (il che non è escluso, visto che pubblicittà si sia fatta in questo modo) o, peggio, una povera cretina che si guarda indietro e vede che non ha fatto un gran ché nella vita, si pente delle sue scelte e incolpa altri (in questo caso i figli). tipico delle menti deboli. mai assumersi proprie responsabilità.

c'è anche una terza opzione: cerca di essere originale... e in quel caso fa solo ridere.

Io trovo i vostri commenti troppo aggressivi e esagerati. Primo: penso che una scrittrice (anche se non la conosco) sia una provocatrice. Non mi sembra che sia tipa che dando da mangiare ai suoi bambini ogni volta li chiama parassiti o peggio ;)
2. Certamente la maggioranza delle mamme ha pensato nella vita loro almeno una volta lo stesso ma come scrive lei non aveva mai un coraggio per dirlo ad alta voce che non significa assolutamente che sono mostri loro. Poi sarei lontana di dire che ogni donna deve realizzarsi per il fatto di avere i bambini che un po’ lo intendete voi e neanche se gia li possiede dovrebbe dichiarare solo come sia felice di questo fatto.
Io VOGLIO AVERE BAMBINI, DETTO POCO – NON POSSO IMMAGINARE DI NON AVERLI (per quelli che forse hanno capito contrario ;)
Leggerei volentieri cmq questo libro che certamente non mi “convertirebbe”, cosi, per conoscere l’altro punto di vista.

Può anche starci quello che dici...neanche io ancora un pò di tempo fa ho pensato di avere un figlio ,nonostante sia sposata da alcuni anni...ho preferito studiare e fare qualcosa per me.Un figlio probabilmente sarebbe un ostacolo in tutto ciò.Che sia chiaro-io, le donne che hanno scelto la carriera anzichè la famiglia non le condanno affatto,anzi,rispetto la loro decisione.Ma non accetto le parole di una mamma , che dice che un figlio è un peso.Non c'entra nulla che ogni mamma almeno una volta nella vita abbia detto queste cose.Conosco anche chi aveva voglia di spingersi oltre:-O...C'è una grande differenza tra dirlo in un momento di rabbia,di stress,di stanchezza e tra affermarlo che sia cosi....Dici che è una provocatrice.hmmm allora complimenti alla cara scrittrice,psicologa...Mio marito ha detto che può darsi che lo sta facendo per farsi un pò di pubblicità!hmmm-secondo me si sta scavando la fossa,altro che pubblicità.

a me esagerata sembra la pubblicittà fatta al libro.
non ho mai inteso da nessuna parte che una donna per realizarsi deve per forza farlo diventando una madre o atraverso i bambini. ho detto che l'autrice del libro non si è realizatta come avrebbe voluto e per questo incolpa i propri figli, perché non le hanno permesso di viaggiare e fare tutto quello che le pareva. e mi fa enormemente piacere che tu non ti farai convertire dal libro, ma a quante dolci fanciulle questo libro può sembrare saggio? e poi, ricorda, che le mode nascono dalle cose così poco significanti come un libricino qualsiasi a cui è stata fatta la pubblicittà forse non del tutto meritata. in europa e tutto cosidetto occidente le nascite calano e da ogni punto di vista non è un bene. i popoli man mano diventano sempre più vecchi. io la diversità trovo la cosa più bella del mondo, se noi, europei smettiamo di fare figli chi li fara? ho letto da qualche parte che fra 100 anni l'europa sarà a color caffèlatte, i biondi scompariranno del tutto, per non parlare dei rossi. non sono razzista, amo la diversità, tutto qui.
e un altra cosa: prima o poi i suoi figli il libro lo leggeranno, cosa li racconterà allora? parassiti non è una bella parola. specialmente che noessuno l'ha costretta ad avere figli. mi sembra civile, di buon gusto e maturo subire le consequenze delle proprie scelte. sfogarsi sui bambini è indegno.