A questo proposito ha scritto a "Italians" un lettore:
"Italia xenofoba
Caro Beppe,
ma che paese è diventato questo in cui, in relazione alla sfortunata cittadina milanese che ha trovato una lama da barba in una baguette, si dà tale acritico risalto alla infelicissima dichiarazione del direttore del supermercato in questione che sottolinea, come a voler garantire la serieta' dei suoi servizi, che tutti i suoi dipendenti sono italiani? Ci rendiamo conto di cosa una affermazione simile sottintende? Diciamolo che cosa implica questa affermazione: che dipendenti stranieri non garantiscono qualità e onesta' all'utente. Come e' mai potuta diventare cosi' provinciale e xenofoba questa Italia? Io vivo all'estero, in un Paese in cui le capacita' e l'onesta' dei cittadini non si giudicano dal loro passaporto. Sono un cittadino straniero io in questo Paese dove vivo, lavoro e pago le tasse, e mi sentirei offeso, svilito e umiliato da affermazioni simili e dal risalto cui acriticamente queste affermazioni viene concesso. E' probabile che ai miei compatrioti che vivono in Italia certe mostruosita' sfuggano, assopiti come sono in questa Italia di oggi. Ma vorrei farvi notare, che certe "normalità" che trovano spazio sulle vostre pagine appaiono, in tutta la loro "anormalità", come segni di una ineluttabile decadenza culturale e civile a chi come noi guarda le cose da lontano.
Saluti,
Arcangelo Lonoce"