Che culo!

Temat przeniesiony do archwium.
Ultim’ora: Telebelva informa che Gustavo Selva non si candiderà al Senato nel suo collegio del Veneto per rispetto della sentenza di condanna a 6 mesi (+200 € di multa) per truffa.

Una sentenza tempestiva, non c’è che dire: lunedi 10 marzo alle ore 20 scade il termine per la presentazione delle liste.

I suoi lettori (elettori?) non volevano si candidasse, i capipartito non sapevano di averlo (era AN, è Forza Italia, probabilmente non ha avvertito), come avrebbe giustificato la sua assenza dalle liste?

Meglio prevenire che curare, meglio se con l’intervento di un giudice.

Bye bye Selva!

PS. Senatore, nulla di personale. La conoscessi di persona le troverei senz’altro qualche pregio, di cui fa sfoggio per lo più nella vita privata. In quella pubblica, mi perdoni, lei incarna tutto ciò che io combatto. Buona vecchiaia, e sia detto senza offesa.
ciao io faccio parte del "meet up" di teramo e sono sicuro che ne puoi trovare uno vicino a te....
se vuoi fare qualcosa di concreto contro sti BUFFONI vai sul sito di grillo,
oppure su meetup.com
ciaooooooooooo
Roma, Selva condannato per truffa:

Usufruì del mezzo per raggiungere gli studi televisivi di La7.
La pena: sei mesi di reclusione e 200 euro di multa
ROMA
Si fece portare da un’ambulanza per raggiungere gli studi televisivi de La7 e partecipare a un dibattito sulla manifestazione anti Bush a Roma: per questa vicenda che risale al 9 giugno 2007, il senatore Gustavo Selva è stato condannato a sei mesi di reclusione, più 200 euro di multa, dal gup Maria Giulia De Marco, al termine del giudizio con rito abbreviato chiesto dagli avvocati Paola Rizzo e Alfredo Biondi. Il giudice ha accolto le richieste avanzate dal pm Leonardo Frisani che contestava al parlamentare il reato di truffa ai danni dello Stato aggravata dall’abuso di potere e dall’interruzione di pubblico servizio.

La replica della difesa
Per i difensori di Selva, presente in aula, la truffa pluriaggravata «è insussistente. È un reato contro il patrimonio e in questa vicenda non ci sono elementi costitutivi della truffa. Quell’ambulanza era a disposizione dei parlamentari - hanno argomentato gli avvocati Rizzo e Biondi - era stata comandata per la presidenza del consiglio in caso di eventuali emergenze sanitarie dei politici e non era destinata ad essere utilizzata dai cittadini».

«Dopo le Brigate Rosse, mi salverò anche da questo»
«La mia coscienza è a posto». Lo ha detto Gustavo Selva, dopo la sentenza di condanna emessa dal gup per la vicenda legata all’uso dell’ambulanza durante la manifestazione romana anti Bush. Il senatore, dal canto suo, si è limitato a un breve commento: «Mi sono salvato dalle Brigate Rosse, mi salverò anche da questo».

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