Foggia, maxi-frode dell'extravergine

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Sette oleifici e 25 mila litri di olio sequestrati. Trentanove persone in manette per associazione a delinquere finalizzata alla produzione e commercializzazione di olio extravergine di oliva sofisticato. E' il bilancio dell'operazione dei carabinieri dei Nuclei antisofisticazioni sanitarie di Bari. Il blitz è stato messo a segno nel foggiano e nell'intero territorio nazionale. L'indagine è stata condotta dai Nas di Bari e coordinata dalla procura della Repubblica di Foggia.

La fase conclusiva dell'operazione è in atto su tutto il territorio nazionale, in particolare nelle province di Foggia, Milano, Napoli, Brindisi, Campobasso, Latina, Salerno, Bari e Varese.

La frode avveniva, secondo l'accusa, mediante l'impiego di olio di semi di soia, anche geneticamente modificata, e di girasole, addizionati con betacarotene e clorofilla industriale. Questi prodotti, imbottigliati con etichette di fantasia riferite ad aziende inesistenti e accompagnati da falsi documenti commerciali e di trasporto, venivano successivamente commercializzati sul mercato nazionale ma anche estero.

A capo dell'organizzazione, alcune persone residenti a Cerignola, in provincia di Foggia, dove i militari hanno sequestrato anche alcuni opifici. Anche in Campania i carabinieri del Nas hanno messo i sigilli ad alcuni stabilimenti.

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