http://www.corriere.it/sport/08_ottobre_06/polonia_fifa_europei_ccea532c-9383-11dd-8968-00144f02aabc.shtml
Polonia rischia di non ospitare gli Europei 2012 per lotta Federcalcio-governo
Varsavia ha cacciato il capo del calcio per non aver arginato la corruzione e lo ha sostituito con un funzionario
VARSAVIA - «Le regole solo chiare: se non c'è una federazione funzionante, la Polonia non è in condizione di organizzare i campionati europei di calcio del 2012». Se Varsavia entro le ore 12 di lunedì non si mette in regola con la Fifa (Federazione mondiale del calcio), la nazionale verrà esclusa dalle partite di qualificazione per i Mondiali 2010 e, in mancanza di una federazione nazionale riconosciuta, l'Uefa (la Federazione europea del calcio) non può fare altro che togliere alla Polonia la co-organizzazione (insieme all'Ucraina) della manifestazione continentale del 2012.
CORRUZIONE - Tutto ha origine dalla decisione del governo di Varsavia di rimuovere i vertici della Federazione polacca del calcio (Pzpn), colpevoli di non aver arginato la corruzione e di averli sostituiti con un funzionario nominato dalla magistratura. Erano in corso trattative con la Fifa, che però si sono interrotte domenica quando il ministro dell'Interno polacco Grzegorz Schetyna ha dichiarato che «non riprenderanno se non verrà ritirato l'ultimatum. Un'organizzazione sportiva internazionale non può interferire con le leggi di uno Stato». Le elezioni per rinnovare i vertici della Pzpn sono in programma alla fine del mese. Ma Fifa e Uefa non intendono mollare: «È una questione di principi. Non si può accettare che i dirigenti sportivi vengano allontanati da una decisione politica, l'autonomia dello sport è fondamentale: non può essere uno strumento politico».
RETROSCENA - Alle spalle della vicenda specifica però se ne staglia un'altra. Subito dopo la sorprendente assegnazione dell'Europeo 2012 a Polonia e Ucraina a scapito di Italia e Ungheria-Croazia, che avevano presentato proposte migliori, sono subito nati dubbi sull'effettiva capacità di Varsavia e Kiev di poter organizzare una simile manifestazione. L'Uefa si è accorta di aver sbagliato la scelta (dovuta a forti pressioni politiche dell'Unione europea) e ha iniziato le ispezioni sui luoghi in cui si dovrebbero svolgere le partite. L'ultima, lo scorso mese in Ucraina, ha decretato che è tutto a posto. Ma ora questa vicenda sembra arrivata apposta per togliere le castagne dal fuoco all'Uefa e al governo polacco: alla prima, addossando la responsabilità alla Fifa, viene tolto il peso di ammettere l'errore e assegnare la fase finale dei campionati ad altre nazioni (in prima fila Germania, Spagna e Francia), a Varsavia viene offerta l'opportunità di presentarsi come vittima di un soppruso internazionale e di defilarsi da un'impresa alla quale ha capito di non poter far fronte.