Per tutta la vita siete convinti di essere il vostro corpo.
Per qualche tempo vi identificate con la mente.
Solamente al momento della morte scoprite Chi Siete in Realtà.
Ora, ci sono momenti in cui il corpo e la mente si limitano a non ascoltare l’anima. La cosa più difficile per la gente è ascoltare la propria anima.
(Pochissimi si accorgono di questo.) Comunque, come si verifica spesso, è l’anima a prendere la decisione che è arrivato il momento di abbandonare il corpo.
Il corpo e la mente - sempre al servizio dell’anima - lo sentono e il processo di liberazione ha inizio.
Eppure la mente (l’ego) non vuole accettarlo.
Dopo tutto, questo significa la fine della sua esistenza.
Per cui ingiunge al corpo di resistere alla morte.
Il corpo lo fa di buon grado, dal momento che anch’esso non desidera morire.
Il corpo e la mente ricevono grandi incoraggiamenti, grandi lodi in merito a ciò dal mondo esteriore, il mondo della sua creazione.
Per cui la strategia viene confermata.
Ora, tutto dipende da quanto è forte il desiderio dell’anima di andarsene.
Se non c’è una grande urgenza, l’anima potrebbe dire: “Va bene, hai vinto. Me ne starò da queste parti ancora per un po’”.
Ma se l’anima ha ben chiaro che restare non ha alcuna utilità per i suoi più elevati programmi, che non c’è modo per lei di potersi ulteriormente evolvere per mezzo di quel corpo, se l’anima intende andarsene, niente la potrà fermare, né si potrebbe tentare di fare qualcosa in quel senso.
L’anima ha ben chiaro come il suo scopo sia quello di evolversi.
È questo il suo solo, e unico, proposito.
Non si preoccupa dei conseguimenti del corpo o dello sviluppo della mente.
Tali cose sono prive di significato per l’anima.