Scritto ieri sera, ve lo posto oggi. E' lungo.
Ciao!
Politica Polacca.
Osservazioni generali: per evidenti motivi, in Polonia nessuno si dichiara comunista mentre non e’ vergognoso esternare il proprio patriottismo – l'opposto della situazione italiana – sono situazioni speculari in un certo senso.
L’appartenenza politica e’ molto piu’ labile che non da noi, per cui mentre in genere in Italia si capisce abbastanza uno da che parte sta, qui e’ piu’ difficile. I cambiamenti da un’elezione all’altra sono enormi, il che rende la scena politica incrediblimente variegata per un italiano (io la trovo anche divertente e a suo modo appassionante, ma e’ quesione di gusti).
Il livello della classe politica e’ miserrimo, piu’ o meno come da noi. Fino a qualche anno fa esisteva addirittura un partito dove tutti i dirigenti stupravano a turno una segretaria, adesso almeno quello e’ sparito per fortuna (la Samoobrona dell’ineffabile Lepper).
Il sistema politico e’ piu’ sbilanciato in senso presidenziale del nostro, per cui nonostante il vero potere sia nelle mani dell’esecutivo (il Premier), anche il presidente ha voce in capitolo – e sopratutto ha il diritto di veto.
In Polonia ci sono quattro partiti che contano: i socialdemocratici (SLD) i popolari (PSL) i conservatori (PIS) e i liberali (PO).
Il primo partito e’ l’erede dei comunisti, e si configura ideologicamente come il tipico partito socialdemocratico occidentale. L’incapacita’ di recidere alcuni legami patologici con il grande business e la diffusa corruzione dei qadri intermedi ha portato alla luce alcuni scandali che hanno letteralmente affossato l’SLD qalche anno fa. In seguito alla crisi elettorale sono scoppiate guerre interne che hanno portato all’estromissione della vecchia guardia (il cosiddetto “beton”) ma i giovani che l’hanno sostituita non appaiono, per ora, all’altezza della situazione. Nell’ultimo mese un tal Arlukowicz sta dando ottima prova di se’ alla Komisja Azardowa, secondo me fara’ strada.
Gli altri tre partiti sono, in misura maggiore o minore, gli eredi dell’opposizione democratica al comunismo.
I popolari (PSL) sono un partito moderato, tiepidamente filo-europeo, che tutela – o tutelerebbe – i contadini e gli abitanti delle campagne, che in Polonia sono molto numerosi e sono oggettivamente trattati come cittadini di serie B. E’ un partito un po’ grigio, felpato, che e’ al governo grazie al fatto che PO non ha la maggioranza assoluta. Non ha una configurazione “ideologica” forte, ma fino ad ora piu’ o meno e’ sempre riuscito a ritagliarsi il suo spazio. Corrotto, come tutti, ma non corrottissimo come PO e SLD.
I conservatori del PiS sono un po’ difficili da comprendere per un italiano; non hanno corrispondenti da noi. La tesi del PiS e’ che la Polonia sia una democrazia debole, facilmente preda degli interessi economici “forti” e dei piu’ grandi vicini – Germania e Russia. Il che e’ indubbiamente vero. Il tentativo del PiS e’ stato quello di ricostruire una Polonia “forte”, con uno stato in grado di tutelare i propri interessi nell’arena internazionale e al contempo di garantire i diritti elementari a tutti i cittadini. A mio modesto avviso, era un progetto di alto profilo, che dimostrava una reale e chiara “visione politica” per il futuro della Polonia, l’unica espressa in questo paese da molti anni; e in un certo senso aveva anche una sua nobilta’. Avrebbe veramente meritato di riuscire.
Il problema e’ che i gemelli Kaczynski non hanno saputo approfittare dell’enorme credito di fiducia a loro affidato, prima alleandosi con dei mentecatti anziche’ con PO, e poi perdendosi in una serie di rabbiose lotte con gli ex-alleati con largo uso di dossier segreti, registrazioni nascoste e tutto l’armamentario a meta’ fra KGB e Ispettore Clouseau che tanto appassiona i polacchi – insomma non si sono dimostrati all’altezza del loro –magnifico – progetto. Nell’arena internazionale vengono sistematicamente ridicolizzati dai media politically correct (come Berlusconi e come in generale tutti quelli che sono scomodi all’asse Berlino-Parigi e alla City di Londra), ma - come Berlusconi dimostra - questo non incide minimamente sulle fortune elettorali: se hanno perso e’ solo colpa loro. Purtroppo, non mi pare che ci siano degni eredi sul fronte PiS (secondo me Ziobro e’ un piccolo Stalin in miniatura, un esempio della bassa qualita’ del materiale umano del PiS all’infuori dei Kaczynski).
Infine PO: e’ un partito dichiaratamente liberale e filo-europeo, molto piu’ sfumato sulle questioni etiche e religiose, con saldi agganci al mondo degli affari e della finanza (fin troppo saldi, a quanto pare). Il capo di PO e' il premier, Donald Tusk. Il profilo decisamente “soft” piace molto ai polacchi, che non hanno piu’ voglia della rivoluzione permanente dei Kaczynski e vogliono solo qualcuno che gli garantisca di farsi i propri affari in santa pace; inoltre PO grazie ai sopra nominati contatti e’ abbastanza ben dipinta dai media e dai giornali, soprattutto da quelli liberali.
Con una botta di culo degna di Arrigo Sacchi, Tusk non e’ riuscito a entrare nell’ERM-2 (l’anticamera dell’euro) prima della crisi – nonostante lui ci tenesse moltissimo; fatto che ha paradossalmente salvato la Polonia dagli effetti della crisi, cosa che ovviamente PO adesso ascrive a proprio merito. Il problema e' che la vera efficacia di PO e’ vicina allo zero. Le riforme della finanza, della sanita’, della costituzione etc non sono state neppure abbozzate, e in generale non sembra che interessino granche’ – per la verita' non ci provano nemmeno. Gode di popolarita’ il giovane ministro degli esteri (ex-PiS accorso in aiuto al vincitore dopo le elezioni), ma per il resto e’ grigia, con tendenza al nero su sanita’ e difesa. Ultimamente Tusk e’ inciampato su uno scandalo che in realta’ non sarebbe tanto grave, ma l’ha gestito in maniera cosi’ goffa da trasformarlo in un boomerang clamoroso; pare che non partecipera’ alla corsa per la presidenza e c’e’ il reale rischio che i vari capo-clan di PO inizino una micidiale guerra interna. Insomma non e’ rosea neppure per PO.
Per il resto, impossibile fare previsioni, e’ veramente una situazione mutevolissima...
Buonanotte, vado a letto...
Andrea