E' importante iscriversi all'AIRE o non serve a una mazza ?

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E fondamentalmente a che serve ?
Cytat: dianabluda10
E fondamentalmente a che serve ?

Mai iscritta in 7 anni all'estero e 3 paesi europei diversi dall'Italia.
Non ho mai votato quando ero all'estero. E basta.
Tutto quello che potevo fare all'Ambasciata potevo farlo comunque.
Cioè niente! Ci sono andata solo 1 volta in 7 anni per una traduzione giurata, peraltro inutile.
Per votare all'estero è indispensabile. Solo quello.
... e non pagare il canone Rai.
... e per non dover dichiarare in Italia il reddito prodotto all'estero...
Cytat: Paola81
... e per non dover dichiarare in Italia il reddito prodotto all'estero...

Questo e' un buon motivo, per quanto riguarda la RAI mi venisse a succhiare il ***** in Polonia, non l'ho mai pagato in Italia figurati se lo faccio qui.
ŁAŁ!!! ma la bottiglia di "ironia" l' hai finita ieri a cena? Bravo italiano! Cosi si fa.
Cytat: Claido001
ŁAŁ!!! ma la bottiglia di "ironia" l' hai finita ieri a cena? Bravo italiano! Cosi si fa.

In genere non rispondo a questo tipo di osservazioni, ma hai detto proprio bene, il "bravo italiano" e' il cane addomesticato che obbedisce al padrone, non per nulla i nostri politici possono alzarsi gli stipendi fino a diventare i piu pagati d'europa e nessuno dice nulla. Il canone rai ad esempio e' un furto legalizzato, il "bravo italiano" obbedisce e paga e il furto ( o prepotenza ) continua. Personalmente comunque non ho mai avuto la TV, uso solo il pc.
edytowany przez [konto usunięte]: 23 sty 2013
L'iscrizione all'AIRE torna utile principalmente sotto due aspetti:

- evitare l'inconveniente di dover dichiarare (o addirittura pagare) due volte le tasse sul proprio reddito

- per godere all'estero dei diritti di cui si usufruisce normalmente in patria (esempoi, il diritto di voto)

Sotto un profilo "ostile" verso le istituzioni, è un ottimo modo per lo stato per mantenere una rintracciabilità in termini fiscali.

In teoria l'iscrizione all'AIRE è obbligatoria se di fatto si vive e si lavora stabilmente all'estero. Nella realtà delle cose, in molti non lo fanno, ma in questo si potrebbe incorrere in delle rogne di tipo squisitamente burocratico (o nei casi peggiori, in cui si è costretti a sborsare dei soldini).

Un Post Scriptum finale: nel gruppo facebook di Goodbye Mamma si parla di qualsiasi cosa che riguarda l'estero (Polonia inclusa), e un paio di settimane fa c'era una discussione inerente proprio l'AIRE.

http://www.facebook.com/GoodbyeMamma#!/groups/goodbyemamma/
l'iscrizione all'aire, non solo ha lo scopo di evitare la doppia imposizione, può anche tornare utile a chi possiede dei fabbricati in Italia... Alcuni comuni hanno delibarato che l'immobile posseduto dai cittadini italiani non residenti (= iscritto all'aire) in Italia possa considerarsi direttamente addibito ad abitazione principale (= aliqota più bassa)...
Cytat: chitarrone
Sotto un profilo "ostile" verso le istituzioni, è un ottimo modo per lo stato per mantenere una rintracciabilità in termini fiscali.

Questo e' molto interessante, quindi io avendo lavorato 16 anni in Italia e dovendone lavorare almeno altri 4 ( totale 20 ) in Polonia per godere della pensione italiana, devo essere iscritto all'AIRE dal momento che paghero' contributi in Polonia ?
Il punto che hai sollevato, dianabluda10, non è di poco conto. Non avendo mai affrontato o chiesto informazioni su questo, non posso darti una risposta certa al 100%, ma se tu da domani mattina lavorassi in Polonia (avendo anche il Pesel), verseresti i contributi in Polonia, e ovviamente lo stato italiano non saprebbe nulla di questo. Bisogna sicuramente affrontare un percorso che riconosca l'accorpamento di tutti i contributi versati, e non saprei dirti cosa questo comporti (basti pensare al casino che sta succedendo in Italia per chi ha parte dei contributi all'INPDAP e parte all'INPS...quindi davvero non oso immaginare il caso di due istituti previdenziali di due Paesi diversi)... Bisognerebbe chiedere in giro, ed è meglio sentire più campane, quindi sentire più uffici INPS e anche qualche urzad skarbowy polacco...
Cytat: chitarrone
... Bisognerebbe chiedere in giro, ed è meglio sentire più campane, quindi sentire più uffici INPS e anche qualche urzad skarbowy polacco...

Ho gia chiesto, la risposta e' questa:
Il regolamento 883/2004 prevede la possibilità per i cittadini che si spostano nell’Unione europea di totalizzare i diritti a pensione già acquisiti in uno stato membro con quello che si acquisiranno in uno o più altri stati. Al momento in cui raggiungerà l’età della pensione, potrà richiedere il cumulo della sua pensione italiana.
Pero' vorrei sapere se bisogna iscriversi all'AIRE
La pensione non c'entra niente con la residenza. Cioè la residenza fiscale, quella in cui versi i contributi del tuo lavoro, può non coincidere con quella anagrafica. L'AIRE riguarda solo ed esclusivamente la residenza anagrafica. I documenti che fanno all'ambasciata sono di carattere per lo più anagrafico. Al consolato, men che meno, non si occupano di un cazzo! Al consolato non sanno e non fanno niente.
Ovviamente in caso di guerra o di calamità conviene essere registrati all'AIRE, oppure per un periodo indeterminatamente lungo, in cui potrebbe essere utile la vicinanza alle istituzioni.
Per la futura pensione, il cumulo avverrà al momento della pensione (così dicono sul sito ufficiale dell'INPS) quindi sarà tua cura conservare la documentazione di lavoro (buste paga, riepiloghi, contratti, qualsiasi cosa utile allo scopo).
Poiché l'UE sancisce la libertà di lavorare negli stati membri per i cittadini e per le imprese UE, non è indispensabile che ti registri, potrai sempre giustificare la tua presenza sul suolo UE.
Chi se ne accorge?
Oltre che alla pensione, hai pensato alle spese sanitarie? Quelle sono un altro cruccio.
Cytat: stefantastica
Oltre che alla pensione, hai pensato alle spese sanitarie? Quelle sono un altro cruccio.

Per ora ho la tessera sanitaria italiana e con quella mi visitano gratis.
Cytat: dianabluda10
Cytat: stefantastica
Oltre che alla pensione, hai pensato alle spese sanitarie? Quelle sono un altro cruccio.

Per ora ho la tessera sanitaria italiana e con quella mi visitano gratis.

Però in Polonia potresti pagare i farmaci con la riduzione. Mi ricordo che comunque i medicinali costano molto meno che in Italia, quando li paghi a presso integrale. Tuttavia, registrandoti allo ZUS (ti danno una codice e una particella identificativa, tipo "E 42" tanto per fare un esempio) avrai diritto alle esenzioni. Augurandoti sempre tutto il bene, anche se non ti conosco, dal punto di vista della salute, facciamo gli scongiuri, grattiamoci le palle, facciamo le corna e incrociamo le dita!
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