dziękuję ze jestes

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dziekuje ze jestes: grazie per esistere? grazie che tu esisti?
grazie di esistere...
Non sono riuscito a trovare una regola, ho provato allora a fare una prova di accettabilità (con avere, essere, transitivi e intransitivi) sul sottoscritto, per vedere un po' cosa mi suona meglio. Ve la propongo, vediamo se condividete.

Grazie di essere gentile con me.
Grazie per essere gentile con me.

Grazie di avere sempre buon cuore.
Grazie per avere sempre buon cuore.

Grazie di aiutarmi sempre.
Grazie per aiutarmi sempre.

Grazie di giocare sempre con me.
Grazie per giocare sempre con me.

Grazie di controllare sempre la temperatura.
Grazie per controllare sempre la temperatura.

Grazie di guardare sempre da questa parte.
Grazie per guardare sempre da questa parte.

Devo dire che le forme con "per" mi convincono molto di più rispetto a quelle con "di".

Per il "grazie per esistere" contrapposto al "grazie di esistere" ramazzottiano ti dirò che per ragioni, credo, di ordine semantico, trovo inaccettabili entrambi. Non a caso c'è rimasto in testa il verso di Eros Ramazzotti, si tratta di un'espressione alquanto inusuale.
"Grazie PER" odnosi sie raczej do czynności konkretnych . a tu mamy do czynienia z sytuacja abstrakcyjna, dokl. z czasownikiem o znaczeniu abstrakcyjnym, dlatego lepiej bedzie uzyc przyimka DI w zdaniu: "Grazie Di esistere"
zgodnie z regułami
1.• Seguita da un verbo all'infinito, la preposizione di introduce le seguenti
proposizioni:
proposizione soggettiva: mi sembra di averlo giŕ conosciuto; non mi
riesce di parlargli;
proposizione oggettiva: sono sicuro di avere ragione; spero di rivederti
presto; credo di far bene (o, meno comunemente, credo far bene);
proposizione finale: vi prego di fare silenzio (o, meno comunemente, vi
prego far silenzio);
2. 1. COSTRUTTI INFĚNITIVI
(SOGGETTIVI E OGGETTIVI)
IN FUNZIONE DI SOGGETTO
Un infinito, da solo o variamente determinato
(da un complemento oggetto, da un altro complemento,
da un avverbio), puň fungere da soggetto:
Lavorare stanca; Lavorare bene da piacere; Lavorare
con impegno č un obbligo per tutti.
L'infinito «soggettivo» si ha, in particolare, con
molti verbi e locuzioni impersonali (vedi capitolo
20, § 4):
Bisogna distinguere l'utile dal superfluo; Non mi
occorre spendere altro tempo; Č bello osare; Č
proibito sporgersi; Č mio uso non fare credito.
Con altri verbi e locuzioni impersonali č introdotto
dalla preposizione di:
Gli capitň di fare speculazioni sbagliate;
• Con alcuni impersonali si trovano sia l'infinito diretto
sia l'infinito introdotto da di: Gli piace contemplare
la natura oppure Gli piace di...; Mi preme molto
accontentarvi oppure Mi preme molto di...

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