C'era una volta una grande casa in campagna.wies
Questa casa era molto bella, ma era anche molto triste perché nessuno ci abitava e solo ogni tanto i suoi padroni andavano a trovarla e non si fermavano mai per piů di un giorno e in piů non aveva nemmeno dei mobili o dei divani con cui parlare perché era del tutto vuota.
Soprattutto la notte la casa si sentiva sola e sconsolata perché nessuno voleva mai dormire da lei, cosě cominciň anche a fare dei dispetti.
Quando veniva il buio cominciava a scricchiolare, a far sbattere le finestre e a produrre strani rumori.
Questo perň faceva sě che i suoi padroni avessero ancora meno desiderio di fermarsi con lei, tantomeno volevano dormirci.
Un giorno perň, all'improvviso la casa scoprě che qualcosa stava cambiando. I suoi padroni venivano a trovarla molto piů spesso, e tra le sue stanze giravano anche degli estranei, pieni di attrezzi, pennelli, vernici e tante altre cose.
Talvolta gli uomini in tuta le facevano anche il solletico o le causavano un po' di fastidio facendole dei buchini o martellando in giro, ma la casa era felice lo stesso perché adesso vedeva tante persone.
Ma le sorprese non erano finite. Un bel giorno d'inverno non sentě piů freddo, perché qualcuno aveva acceso la caldaia e in piů, quello stesso giorno, arrivarono dei camion con tanta roba. Mobili, divani, tavoli sedie, vennero a farle compagnia.
Ma la gioia piů grande la casa la provň quando vide entrare tutti i suoi padroni con le valigie: la nonna, il babbo, Camilla e la mamma (che aveva anche un gran pancione perché aspettava la sorellina di Camilla) e capě che sarebbero rimasti lě per sempre.
Finalmente la casa si riempě di voci, di risate, di grida di bambino e la casa fu talmente felice che smise immediatamente di fare tutti i rumori strani.
E il giorno che arrivň anche Carolina c'č chi giura di averla vista sorridere e piangere una lacrima di gioia.