Massi, racja racja już sie poprawiam
Per quanto riguarda l'aspetto morfologico, continua a mostrare grande vitalità la derivazione da basi verbali e nominali tramite l'aggiunta di affissi. Questo processo risponde a una tendenza spontanea alla regolazione (e a un'eventuale riduzione) della polimorfia, che si accompagna alla semplificazione delle strutture linguistiche. L'uso di suffissi e prefissi, e ancor più quello di suffissoidi e prefissoidi, si conferma uno strumento plastico e versatile per l'arricchimento del lessico nell'alveo di una corretta formazione neologica. Anche se può accadere che, per questa via, si giunga a perdere il senso delle proporzioni, dando vita a fenomeni occasionali di irradiazione, che assecondano eccessivamente slogan, mode, tendenze o perfino tic linguistici.
Per quanto fortemente aggredita dalla potenza, non solo tecnologica, della cultura e della lingua angloamericana, la lingua italiana attuale mostra segni evidenti di vitalità e reattività. I fenomeni più rappresentativi consistono nell'adattamento fonetico e morfologico di forme prese in prestito dalla lingua inglese e nella diffusione sempre maggiore di nuove formazioni derivate da prestiti integrali. Dobbiamo però anche constatare la presenza invadente di modelli sintattici provenienti dalla lingua inglese e di formazioni lessicali ibride, forse messe fin troppo in risalto dalla prosa giornalistica, che può dare un'immagine distorta e esagerata delle conseguenze dell'invasione dell'angloamericano. ;-)