jade niedlugo w tym tyg.odwiedzic chlopaka wlocha oczywiscie, moze kolege a nie chlopaka, szukalam cos i przez przypadek znalazlam cos o jego ojcu w necie troche artykolow nie znam wloskiego a ciekawi mnie o co mneij wiecej chodzi w tym tekscie,..plizzzz
07/05/02
L'ex leghista con un sogno
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Martedì, 7 Maggio 2002 ROSA’. I candidati sindaci/1 Angelo Todesco, della lista Liga Fronte Veneto L'ex leghista con un sogno «Vorrei il Veneto indipendente e abolirei l’Ici». Da ragazzo "truccava" i motorini Rosà Oggi Angelo Todesco, candidato sindaco della lista Liga Fronte Veneto, è un tranquillo padre di famiglia di 52 anni, stimato dipendente di un'azienda conciaria, ma quando aveva 15-20 anni a Rosà i ragazzotti lo conoscevano come quello che "elaborava" i motorini. «Erano la mia passione - confida - all'epoca non avevo altro per la testa, oltre alla scuola. Tutti venivano da me». Negli anni '70 a Rosà c'era per i ragazzi solo il calcio. «Niente nuoto, niente piscine, come mi sarebbe piaciuto. Perciò quando diventai aministratore (è stato vicesindaco di Giovanni Didonè, ndr) approvai subito l'idea di fare una piscina a Rosà».Angelo Todesco è l'ultimo di cinque fratelli di una famiglia molto conosciuta in paese, anche se proveniente da Solagna, chiamata con la "menda" Liberali. Il fratello più vecchio, Paolo, è docente all'Itis, Emilio è portalettere, Maria è casalinga, Piero opera nel consorzio di bonifica di Cittadella. Ha frequentato le elementari a Rosà e di quel periodo ricorda con piacere i maestri Orso, Callisto e Fiorese. Poi ha deciso il salto a Bassano, dove ha frequentato le medie Vittorelli, quando ancora era obbligatorio il latino. Si è diplomato in ragioneria a Cittadella, dove ha avuto come compagno di classe Giovanni Didonè, di cui ha l'identica età, Todesco nato il 18 nov. 1950, Didonè il 19. Dopo l'esperienza in un'impresa di trasporto, dove ha conosciuto la futura moglie Pia Vellere, è entrato in un'azienda di Cartigliano. Il suo hobby preferito? «Coltivare l'orto!», riferisce sicuro. È tifoso del Vicenza e del Milan, tra i cantanti moderni preferisce Lucio Dalla, soprattutto con la canzone '4 marzo 1943'. Dei classici ama Vivaldi, nonchè Tartini nel 'Trillo del diavolo'. Le letture preferite riguardano la storia veneta, gli scritti di Giuseppe Segato, quelli di Zorzi su San Marco. È attaccato alla sua Rosà, ai suoi figli Livia, di 22 anni, Luca di 17, Lisa di 15. È stato lontano dal paese per il servizio di leva, assolto nella Cavalleria, prima a Lecce poi a Pinerolo.Entra in politica nel 1993, ai tempi del boom della Lega, per merito indiretto della moglie Pia, che con un altro gruppo di donne stava per darsi alla politica. È stato uno dei leghisti duri e puri, e quando gli è parso che gli ideali dell'autonomia veneta venissero in parte travisati, è passato con decisione coi venetisti di Comencini. Il suo sogno? «L'utopia è il Veneto indipendente, ma se non è possibile, almeno il Veneto autonomo». E a Rosà? «L'Ici sulla casa è una imposta ingiusta. Mi piacerebbe che sparisse. E poi qui basta fabbricazioni. Ci riempiamo di non rosatesi» Silvano Bordignon