Mozzarella, nuovi controlli
Parlano i pentiti dell'oro bianco
Nuovi blitz e altri controlli su allevamenti e caseifici. Lo scandalo diossina continua e nei 13 comuni del casertano, ovvero nei territori più colpiti dal caso mozzarella "a rischio", scatta la fase 2 dell´inchiesta, su decreto della Procura di Napoli.
In particolare, i carabinieri del Nucleo operativo ecologico e del Nucleo antisofisticazione dovranno sottoporre ad ulteriori prelievi e "campionature" i foraggi dei 79 allevamenti già visitati nelle scorse settimane. Intanto in Regione è già pronto il Piano per «salvare» la mozzarella dop. Una controffensiva in 5 mosse: distruzione immediata del latte sequestrato; sanzioni per gli allevatori fuorilegge; unità di crisi; valutazione dello stato di calamità; aiuti ai produttori.
Parlano due titolari di un caseificio di Cancello Arnone (Caserta): "Siamo pronti a raccontarle tutto, purché venga fuori la verità. Dopo trent´anni di imbrogli, la mozzarella non è stata mai così sicura. Ed ora che è sicura, rischiamo la fame".
E la paura per la diossina continua a preoccupare i paesi importatori. Dopo la decisione della Corea del Sud e del Giappone di bloccare l'importazione di mozzarella, in attesa di analisi approfondite sul prodotto, controlli intensificati anche negli Stati Uniti e in Inghilterra.
Protestano i produttori, che ritengono infondati gli allarmi e che parlano di terrorismo alimentare: "Non possiamo difendere il nostro lavoro da questa tempesta di allarmi".
Decisa anche la reazione del ministro dell'Agricoltura, Paolo De Castro: "È una misura eccessiva".
E intanto, per le vie della provincia, ancora sacchetti in strada.