Diossina, Seul e Tokio bandiscono le mozzarelle

Temat przeniesiony do archwium.
Dopo la crisi del turismo, l'emergenza rifiuti dà un altro colpo all'economia campana. L'allarme diossina ha fatto il giro del mondo e la Corea del Sud e il Giappone hanno deciso di bloccare l'importazione di mozzarella, in attesa di analisi approfondite sul prodotto.

Protestano i produttori, che ritengono infondati gli allarmi e che parlano di terrorismo alimentare: "Non possiamo difendere il nostro lavoro da questa tempesta di allarmi".

Decisa anche la reazione del ministro dell'Agricoltura, Paolo De Castro: "È una misura eccessiva".

E intanto, per le vie della provincia, ancora sacchetti in strada.
Mozzarella di bufala italiana
Il Giappone sospende l'import

Mozzarella di bufala italianaIl Giappone sospende l'import
TOKYO - Dopo la Corea anche il Giappone ha sospeso le importazioni della mozzarella di bufala dall'Italia. Kitpei Baba, alto funzionario del ministero della Sanità, ha spiegato che l'ordine di "sospensione delle importazioni varrà finchè non avremo ottenuto informazioni più accurate". Seul come Tokyo teme che i caseifici usino latte contaminato dalla diossina sviluppata durante i roghi dell'immondizia abbandonata per le strade della Campania.

Il ministero per Politiche agricole ha convocato stamane una riunione per discutere della crisi del settore. E mentre l'Unione europea chiede chiarimenti urgenti ("Entro due giorni la Commissione europea aspetta una risposta dall'Italia sulla presunta presenza di diossina negli alimenti originari della Campania" annuncia il commissario Ue alla Salute), il mercato crolla.

I produttori del Consorzio mozzarella campana dop parlano di cali delle vendite del 35 per cento in due mesi, con picchi del 60 per cento negli ultimi giorni. L'export della mozzarella di bufala campana Dop vale 48 milioni di euro, il 16 per del totale che conta su un giro d'affari di circa 300 milioni di euro.

I carabinieri del Nucleo antisofisticazione e dell'Operativo ecologico hanno aperto un'indagine sulla presunta contaminazione da diossina che coinvolge tuttora più di 200 aziende, allevamenti e caseifici (50 allevamenti di bufale in provincia di Caserta sono stati sequestrati e 80 caseifici sono sotto inchiesta).

Alla Dogana giapponese di Tokyo sono ferme alcune migliaia di chili di mozzarelle provenienti dalla Campania e da alcune aziende del Nord Italia. Il presidente del consorzio tutela dela mozzarella Dop - denominazione di oerigne protetta - Franco Consalvo, invita "alla calma". Anche il ministro all'Agricoltura Paolo De Castro parla di "allarme eccessivo": "Il Giappone ci ha chiesto una lista di aziende a rischio. Stiamo facendo in nostri controlli, ma criminalizzare l'intera filiera è sbagliato".
Mozzarella, nuovi controlli
Parlano i pentiti dell'oro bianco

Nuovi blitz e altri controlli su allevamenti e caseifici. Lo scandalo diossina continua e nei 13 comuni del casertano, ovvero nei territori più colpiti dal caso mozzarella "a rischio", scatta la fase 2 dell´inchiesta, su decreto della Procura di Napoli.

In particolare, i carabinieri del Nucleo operativo ecologico e del Nucleo antisofisticazione dovranno sottoporre ad ulteriori prelievi e "campionature" i foraggi dei 79 allevamenti già visitati nelle scorse settimane. Intanto in Regione è già pronto il Piano per «salvare» la mozzarella dop. Una controffensiva in 5 mosse: distruzione immediata del latte sequestrato; sanzioni per gli allevatori fuorilegge; unità di crisi; valutazione dello stato di calamità; aiuti ai produttori.

Parlano due titolari di un caseificio di Cancello Arnone (Caserta): "Siamo pronti a raccontarle tutto, purché venga fuori la verità. Dopo trent´anni di imbrogli, la mozzarella non è stata mai così sicura. Ed ora che è sicura, rischiamo la fame".

E la paura per la diossina continua a preoccupare i paesi importatori. Dopo la decisione della Corea del Sud e del Giappone di bloccare l'importazione di mozzarella, in attesa di analisi approfondite sul prodotto, controlli intensificati anche negli Stati Uniti e in Inghilterra.

Protestano i produttori, che ritengono infondati gli allarmi e che parlano di terrorismo alimentare: "Non possiamo difendere il nostro lavoro da questa tempesta di allarmi".

Decisa anche la reazione del ministro dell'Agricoltura, Paolo De Castro: "È una misura eccessiva".

E intanto, per le vie della provincia, ancora sacchetti in strada.
Più leggo 'ste cose più mi viene voglia di andarmi a comprare un mozzarella di bufala ADESSO: che per colpa di pochi casi (tutti piccoli allevamenti familiari già isolati e in zone specifiche, tra l'altro) ci siano migliaia di persone che non c'entrano niente che adesso pagano sulla propria pelle questa campagna di fobia mi fa pensare a tutti i lati negativi dell'influenza dei media sulla società: a distruggere le persone o a farne al contrario dei miti basta davvero poco... Che tristezza
http://www.elpais.com/articulo/sociedad/UE/exige/medidas/urgentes/Italia/bloqueara/mozzarella/elpepusoc/2[tel]elpepisoc_4/Tes
http://www.lemonde.fr/sciences-et-environnement/article/2008/03/27/alerte-sur-la-mozzarella-bruxelles-menace-l-italie-d-un-embargo_1027924_3244.html#ens_id=1027929
L'allarmismo sinofobo c' e' pure in Italia: sono proibite molte cose dalla Cina per motivi igienici, e anche da altri paesi. Non vedo perche' dovremmo imbestialirci se negli altri paesi intendono adottare misure igieniche di prevenzione. Chi ha visto il fiume Sarno non mangerebbe piu' niente dalla Campania. mi viene da piangere se penso ai sapori della Campania, una terra d'oro, ma purtroppo e' cosi'.
Noi italiani per paura dell'aviaria abbiamo segato l'import dei polli da mezzo mondo, pure dalla Polonia per un periodo.
Temat przeniesiony do archwium.

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