Alitalia

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Penso che ognuno di voi sia a conoscenza della gravissima situazione dell’ Alitalia, che non è solo un problema di una comune società per azioni, ma può diventare a breve l’ emblema di una Nazione che và verso la catastrofe.

A parte il profondo dispiacere visto che, nonostante sia dipendente per un’ altra grande compagnia aerea, sono comunque ‘frequent flyer’ Alitalia da oltre 10 anni, mi fà così tanta rabbia l’ idea che una Compagnia di bandiera così gloriosa e con un numero impressionante di dipendenti e di società affiliate stia per morire nell’ indifferenza più totale dell’ intera Nazione.

Che vergogna i Sindacati, che regolarmente ‘mangiano’ alle spalle dei lavoratori e che, a costo di non dare carta bianca a due colossi come Air France e KLM per un rilancio ‘moderno’ ed assicurato, hanno in pratica segnato la rovina di migliaia di dipendenti e famiglie. Che vergogna Berlusconi, che aveva assicurato la presenza di una cordata tutta Italiana solo per lo ‘sfizio’ di mettere i bastoni alle ruote ai Francesi e per guadagnare posizioni nei sondaggi elettorali ed in aggiunta sarebbe da censurare a vita (per non dire qualcosa di più offensivo) l’ Onorevole Maroni, il quale ha manifestato soddisfazione alla rottura delle trattative.

Vostre opinioni please ed anche ultime notizie se possibile visto che sono a Varsavia per lavoro attualmente e quindi non riesco a seguire il tutto in maniera dettagliata.

Grazie.
La mia opinione è che non ha senso continuare a perdere milioni di Euro su milioni di Euro per una questione di "orgoglio nazionale": Alitalia è un gruppo che ha il doppio (o probabilemnte anche più) di dipendenti di quanti un'azienda sana dovrebbe avere e che fa rotte in perdita, entrambe le cose a causa del clientelismo verso i politici e i potenti di turno. Ma quale privato subentrerebbe in una società che fa buchi paurosi ogni giorno senza la certezza di poter eliminare le cause di questi buchi (licneziamenti+ libertà di decidere rotte, hub utilizzati e traffico)??
Se prevarrà il "muro" contro i francesi, che la si lasci fallire, così i sindacati capiranno che ostinarsi ad essere contrari ad una sana ristrutturazione è prima di tutto un danno verso quei lavoratori che rimarrebbero e potrebbero avere finalmente un futuro. Che poi i politici in piena volata di campagna elettorale facciano di tutto per trarre dei vantaggi fa schifo anche a me, lo so, ma è utopistico purtroppo pensare che non sia così...
marciamo su Roma! ;-)
Sono d'accordo con Little Mouse.
Per me Alitalia doveva morire 15 anni fa, fanculo i dipendenti e quei mafiosi che le hanno introdotti: intendiamoci, sono dalla parte dei lavoratori, ma se l' azienda e' un danno, mi sembra di difendere il lavoro piu' tagliando il personale che sovvenzionando un fantasma mangiasoldi, che blocca la crescita economica e mette in pericolo i lavoratori. Che merda e' lavorare cosi' : scioperi, proteste, clienti insoddisfatti, perdite economiche, fallimenti? Un lavoratore serio dovrebbe andarsene prima, non minacciare di pretendere dallo stato gli assegni di mobilita' e cassa intergazione.
Fanculo Alitalia: l'azienda deve morire.
I veri mafiosi sono i Sindacati in quanto ritengo siano loro i 'registi' delle assunzioni 'facili' ed in questo senso apprezzo le parole di condanna verso 'CGIL & Co.' del Premier Prodi da Bucarest.
Spero davvero in un' intervento risolutivo anche perchè vi assicuro che, a livello qualitativo (rispetto orari, servizio a terra ed a bordo, coincidenze in 'code sharing', servizi per 'frequent flyer' ecc.), Alitalia non è seconda a nessuno e basta dare un' occhiata alle percentuali di puntualità.
meglio mangiare in tanti o pochi che mangiano tanto?
Il mondo si regge ancora per poco su queste basi.
Quello che sta succedendo sembra molto la situazione di SwissAir (avete visto il film?)...qualcuno vuole comprarla a zero.Stessa cosa in America tra le banche.Quelle in difficoltà vengono comprate con bricciole dalle grandi che poi ne rilevano i contratti.
Come non parlare poi delle banche, che emettono carta con scritto sopra una cifra e viene venduta a noi sotto forma di duro lavoro.

Alla fine è tutto uno schifo.
Mascalzone: le aziende che perdono soldi valgono effettivamente zero per il semplice motivo che chi subentra, se non ha i mezzi e le capacità per raddrizzare la situazione, ci rimette solo dei soldi. Se invece è bravo a farla guadagnare è giusto che ne benefici. Quei "contratti" che sarebbero così preziosi x la banca acquirente eveidentemente non erano sufficienti a portare almeno in pareggio la banca in difficoltà. In economia le bombole d'ossigeno alle aziende in crisi servono solo ai politici che le tappano coi soldi dei cittadini per farsi poi gli affari loro. Ciò che fa schifo è questo, non le leggi dell'economia.
concordo...ma penso che comunque ci sia sempre qualcuno che tira i fili.
Se una cosa va bene o va male in economia va sempre bene a qualcuno;)
PS: per me l'economia (quella che fa girare i grossissimi capitali) non ha "leggi"...è un far west.

Comunque che Alitalia fallirà è una cosa certa...spero solo di salvare i miei punti millemiglia (è economia anche questa:P)
Mascalzone, anch'io m' interrogavo a riguardo dei punti 'Freccia Alata', ma il mio 'problemino' è che ho 4 voli premio a/r da sfruttare entro il 31/06 e 16 voli a/r già prenotati fino al 31/05 (per motivi lavorativi ovviamente) e certamente interrogherò presto la Compagnia a riguardo, in quanto non sono sicuro se potrò volare con quelle prenotazioni sù una compagnia 'Sky Team' o 'code sharing'...
:-) le miglia le ho anch'io ma penso anche tu le avrai su Flying Blue di cui Alitalia è già partner insieme a Air France e KLM per cui dovrebbero essere salve...
Sulle grandi speculazioni finanziarie e sulla borsa in generale concordo pienamente con te che ci guadagnano solo i grandi gruppi che tirano le fila di tutto, sulle singole aziende invece, tipo il caso Alitalia o di singole banche, non vedo "grandi Fratelli" e le leggi dell'economia restano valide
...ritornando sulla questione millemiglia....20.000 sono un A/R , 20.000 con i Partner sono bricciole dei "poveri" :P per questo non so cosa fare.
Ora che la prospettiva di una vendita ad Air France – KLM è sfumata grazie all’intervento di Berlusconi e alla rigidità dei sindacati, la Commissione europea difficilmente potrà autorizzare l’ennesimo prestito di denaro dei contribuenti per salvare Alitalia. Il finanziamento di trecento milioni da parte dello Stato, infatti, avrebbe potuto giustificarsi per consentire di traghettare la compagnia aerea verso un assetto proprietario ben identificato, credibile ed economicamente solido. In questo modo sarebbe toccato al nuovo proprietario, e non ai contribuenti italiani, farsi carico anche del nuovo debito.

Ma se in Italia c’è evidentemente ancora chi presta fede alle affabulazioni berlusconiane su una ipotetica o su un’ingresso di Aeroflot, a Bruxelles sono molto più cauti e vogliono vedere qualcosa di concreto prima di autorizzare il prestito. Anche perché la Commissione ha il fiato sul collo delle compagnie concorrenti, in prima Ryanair, cui un fallimento di Alitalia farebbe evidentemente comodo. E dunque Bruxelles non può spingersi troppo in là nel favorire la compagnia italiana, sotto pena di vedersi trascinare in Corte di Giustizia insieme con il governo di Roma. Questa considerazione dovrebbe essere ben presente anche a quei furbetti che, nella nuova maggioranza di destra, si illudono che la prossima nomina di un commissario italiano ai trasporti fedelissimo di Berlusconi possa risolvere tutti i problemi di Alitalia.

Quando Frattini divenne commissario alla Giustizia, dovette impegnarsi sollenemente a far passare il mandato di cattura europeo, contro cui il governo Berlusconi che lo aveva nominato si era battuto fino all’ultimo. E mantenne l’impegno. Il prossimo commissario italiano ai trasporti dovrà dare alla Commissione e al Parlamento europeo ampia garanzia di imparzialità sulle questione Alitalia. Il suo margine di manovra sarà paradossalmente ancora più ridotto di quello dell’attuale commissario francese.
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