Il New York Times premia Roma

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Il New York Times premia Roma
"Anche di notte è una città sicura"
ROMA - Poco più di quattro mesi fa aveva parlato dell'Italia come di un paese triste "che non si vuole più bene", degli italiani come del popolo più mesto d'Europa, del malessere diffuso, della povertà, della vecchiezza del paese (e citava l'età media dei conduttori televisivi), della scarsa diffusione della tecnologia, della scarsa fiducia nelle istituzioni. Una tirata impietosa, quella del corrispondente del New York Times da Roma, Ian Fisher. Tanto che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, aveva sentito l'esigenza di replicare. Tutto sbagliato, aveva detto il capo dello Stato, che proprio in quei giorni si trovava in visita negli Stati Uniti. Invitando a scommettere "sull'Italia, sulla nostra tradizione e il nostro spirito animale".

Ora Ian Fisher torna a parlare di Roma dopo la violenza ai danni di una studentessa universitaria, aggredita da un immigrato presso una stazione ferroviaria della capitale, episodio che ha scatenato una bufera politica sulla sicurezza. Ma in termini diversi e opposti rispetto a quelli, allarmistici, agitati nelle ultime ventiquattro ore. Perché Roma - scrive il corrispondente del NYT in un lungo articolo che ha campeggia sulla home page dell'edizione online del quotidiano - è una città in cui passeggiare di notte senza nulla da temere. Una grande capitale che offre ad abitanti e visitatori l'esperienza di uno "spettacolo della vita" senza percezione del rischio o del pericolo.

Una vera lettera d'amore alla città, quella del giornalista, peraltro prossimo al ritorno negli Stati Uniti dopo quattro anni di corrispondenza dalla capitale. Ogni espressione è un'attestazione di stima nei confronti di un popolo, di una città, di un'amministrazione che ha saputo renderla metropoli internazionale. Fisher ne esalta le bellezze, i tesori, ed è proprio sulle ore notturne che appunta la sua attenzione. La notte come momento più appropriato per visitare la città. Lasciarsi sorprendere dai luoghi che parlano di storia, lasciarsi trascinare dal flusso della gente che passeggia per le vie del centro, osservare gli adolescenti "che fanno di tutto per apparire cool" davanti ai bar, o nelle piazze punto di incontro.

Non c'è traccia di paura nelle parole del giornalista. Che fra breve tornerà a vivere nella sua città, New York, in cui - per fare un esempio - nella settimana dal 7 al 13 aprile si sono registrati 5 omicidi, 30 violenze sessuali, 381 rapine (dati del New York Police Department). Non c'è traccia di allarme perché Roma "è semplicemente un bel posto per passeggiare", anche di notte. E cita l'affollamento delle strade d'estate, "quando molti romani vanno in vacanza ma tanti restano in città, e a loro l'amministrazione cittadina ha pensato, creando innumerevoli occasioni di intrattenimento".

Fisher cita i luoghi tradizionali che affascinano lo straniero, da piazza di Spagna a piazza del Popolo, dal Portico d'Ottavia a piazza San Pietro, dal Campidoglio a Colle Oppio. E anche lì consiglia di passeggiare nottetempo. E viene in mente che, a pensarli da romani, sono luoghi in cui non sempre, la sensazione è quella di un posto frequentato, tranquillo, sicuro. Provate a passare per piazza del Popolo, o per le strade del Colle Oppio, a tarda notte, ma anche per la stessa via della Conciliazione.

Invece no: "Lo diceva Giovenale 1800 anni fa - scrive Fisher - che solo un pazzo poteva uscire di sera, a Roma, senza aver fatto prima testamento. Oggi, uscire a cena, o dopo, è una scelta che si può fare in tutta tranquillità. Oggi la notte non oscura ma illumina Roma, e le tante parti che la compongono. Roma è come un teatro, e come tale è possibile goderla".

(20 aprile 2008)
http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/cronaca/violentata-studentessa/giornalista-nyt/giornalista-nyt.html

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