...e quella polacca che lo vuole sposare»
«L' ha conosciuta la sera di Natale, ma non era la nostra badante, era una conoscente della nostra badante, una ragazza che deve aver mirato al buon partito e organizzato tutto. "Sono sola, non so dove andare, mi ospitate?". Lì è cominciato tutto. I due "piccioncini" si sono innamorati, dicono, e si vogliono sposare. Io sto cercando di impedirlo». Lui, Giovanni Acquaviva ha 80 anni, un' impresa tra l' Italia e la Polonia e un bel po' di soldi in banca. Lei, Halina Lewak è polacca e ne ha 35. Come la figlia di lui, Giuseppina, che è la signora che racconta questa storia. Quindici anni fa una storia come questa ancora suscitava scalpore, la si raccontava sottovoce tra i condomini, dal panettiere. Oggi non sorprende più. Cittadinanza, eredità, casa, sono molti i motivi che spingono giovani e belle ragazze straniere a fingersi innamorate di un uomo anziano. Per farsi sposare ma non certo per mettere su famiglia. «Noi italiane - dice Giuseppina - ci sposiamo per amore. Molte donne dell' est, invece, hanno un' idea diversa. Cercano di farsi una posizione quando si tratta di matrimonio. Io una badante che ha dedicato anni alla cura di un uomo solo e malato posso anche capirla. Ma una giovane che vuole tutto e subito, no». La signora Giuseppina è figlia unica, separata, ha un bambino di 6 anni da tirare su e un lavoro non da ricconi a Roma. Suo padre vive solo, è un tipico uomo del Sud, all' antica, un po' bisbetico, che vuol fare sempre di testa sua. «Non mi ha mai regalato niente - racconta Giuseppina -. Ha un' impresa, terreni, immobili. Io nulla. Ma non è di questo che mi lamento». Giovanni è diventato vedovo 5 anni fa e da allora la sua salute è peggiorata. «Prima portava benissimo i suoi anni - lo descrive la figlia -, ora ha un diabete aggressivo e una forte depressione. L' estate scorsa è stato ricoverato in ospedale. Dimentica le cose, ha sbalzi d' umore ma non ha smesso di dirigere la sua attività. Nell' immediato non sembra che abbia problemi psichici ed è per questo che non è possibile una procedura per interdirlo. Io però vorrei evitare che faccia sciocchezze. So per certo che questa ragazza ha abbandonato i suoi due figli piccoli e fa la vita della signora, continua ad intendersela con un polacco che in Italia è coinvolto in un giro di prostituzione ma nel frattempo, in queste settimane, sta con mio padre in Polonia e chiede, pretende regali, la macchina, che mio padre paghi un avvocato perché le restituiscano la patria potestà. Ha trovato il pollo da spennare. Sposandolo, vuole ottenere la cittadinanza, portare i figli in Italia e poi, quando sarà il momento, ereditare». Giuseppina si è rivolta ad un avvocato, vorrebbe la circonvenzione di incapace. Ma bisogna aspettare prima che i due si sposino per davvero, cosa che la figlia vuol far di tutto per scongiurare, o provare carte alla mano che l' anziano è stato raggirato. «Non so quello che riuscirò a fare - prosegue - perché la ragazza è determinata. Se non può sposarsi in Italia, cercherà di farlo in Polonia. Nel frattempo sta scialacquando il denaro di mio padre». E lui? «Non lo riconosco più. Era un uomo diffidente, accentratore, ha sempre avuto paura di essere imbrogliato. Papà, gli dico, che intenzioni hai, non ti accorgi che ti sta fregando? Ma lui risponde: "Che ci posso fare? Ho promesso"». Non si nasconde dietro un dito Giuseppina, sa che la solitudine a 80 anni è un grosso peso da portare, che si diventa fragili, bisognosi di affetto e cure. «Gli ho chiesto di venire a stare a Roma con me ma ha sempre rifiutato - dice -. Una volta gli ho trovato il Viagra nel borsello. Papà, ma che lo prendi? No, dice, ma allora che lo tiene a fare? Io sono preoccupata, nelle sue condizioni fisiche è molto pericoloso». Adesso Giuseppina spera solo che Giovanni torni dalla Polonia senza la fede al dito. Ma sa anche che Halina non lascerà perdere tanto facilmente.