Info sui terremoti in Italia

Temat przeniesiony do archwium.
Stavo riflettendo sulla tragedia del terremoto in Abruzzo.
Purtroppo, quale ingegnere strutturista specializzato in antisismica, gia' volontario nello scorso terremoto del Molise con la Protezione Civile, ho ricevuto l'invito del CNI per recarmi in zona terremotata, ma in questa circostanza non ho la possibilita' di prendervi parte. E ne sono molto dispiaciuto.
Di seguito, per chi sara' interessato all'argomento, (soprattutto per i polacchi, che fortunamente hanno un paese non sismico) vorrei riportare alcune informazioni tecniche sulla sismica in Italia. Chiedo scusa a chi non fosse interessato dell'argomento.

L'Italia e' un paese sismico, tra i piu' sismici dei paesi europei. Non tutto il territorio e' a forte rischio: secondo l'ultima classificazione tecnica il paese e' stato diviso in 4 categorie, da quella piu' pericolosa a quella quasi non sismica.
Per i polacchi diciamo che le regioni a maggiore sismicita' sono la Sicilia, la Calabria, la Campania, il Friuli. Quelle di seconda categoria tutto il centro appenninico, la Romagna, il Veneto. Molto meglio il Nord est. La Sardegna praticamente sta su zolla continentale stabile e praticamente non e' sismica.

L'Italia ha una normativa tecnica di progettazione antisismica tra le piu' avanzate. Ma l'85% delle costruzioni non soddisfano ad oggi i requisiti antismici, per diversi motivi.
1. Le conoscenza della sismica e il calcolo di strutture antisismiche si sono sviluppate con l'avvento dei calcolatori (quindi sono recenti. Prima legge tecnica nel 1985).
2. a parte i nuovi edifici l'Italia ha un patrimonio di costruzioni esitenti che la Legge, per ovvi motivi, non obbliga a rendere antisismici: la legge obbliga a chiunque ristruttura o modifica degli edifici di "migliorarli" sismicamente (cioe' che il comportamento meccanico sia sismicamente migliore che pre-intervento) e non di "adeguarli" (perche' ad esempio un proprietario ha diritto a non avere tali soldi ed ha comunque diritto di sistemare la propria casa senza peggiorarla sismicamente).
Il tutto ha una logica a lungo termine: se la vita utile di un edificio e' stimata di 150 anni, diciamo che siamo in transitorio e teoricamente tra 200 anni gli edifici dovrebbero essere quasi tutti "antisismici".

L'Italia ha un grande difetto: a differenza del Giappone soffre di "dimenticanza sismica". Significa che i terremoti in Italia possono essere potenti come quelli in Giappone, solo che in Giappone hanno varie scosse ogni giorno e qualche grossa ogni anno, mentre in Italia il "periodo di ritorno" degli eventi e' lungo: 1[tel]anni. Cio' significa che nella storia, periodicamente i terremoti distruggevano in Italia le citta'. Poi si ricostruiva (con stesse tecnologie murarie) nei decenni. I discendenti dei terremotati dimenticavano il terremoto di 100 o piu' anni prima. Questa e' una sfortuna "storica" perche' se in Italia ci fossero frequentemente da sempre stati terremoti come in Abruzzo, tutti gli edifici sarebbero antisismici e per tutta la gente ci sarebbe una normale convivenza coi sismi.

Oltre alla questione della normativa, c'e' un altro problema: il mancato rispetto di queste. Avrete visto come in Abruzzo sono crollati edifici nuovi o seminuovi (progettati in cemento armato secondo recenti norme antisismiche)?! Ma come sono stati realizzati? Cemento con sabbia di mare che dopo qualche anno fa corrodere i tondini di ferro (tutta ruggine), barre di ferro in meno che quelle previste in progetto (ferro costa 1,35 euro/kg), poche staffe, calcestruzzo sabbioso che resiste 60 kg/cmq invece che almeno 250, tondini lisci che non sono piu' ammessi da anni... E questa e' la delinquenza di costruttori furbi e/o di ingegneri acconsenzienti o irresponsabili.

COSA FARE SE ARRIVA UN TERREMOTO.
Ogni edificio, sia esso in muratura o in altro sistema (c.a.) ha dei suoi punti di maggiore rigidezza e resistenza. Rimediate i disegni dell'edificio e consultatevi con un ingegnere: lui puo' consigliarvi dove mettervi nel caso arrivi un sisma.

Per gli edifici in cemento armato, non mettetevi mai vicino ai muri perimetrali esterni (sono tamponamenti e possono saltare via con le scosse facendovi cadere all'esterno o travolgere da questi), meglio sotto a un pilastro interno (restate con la schiena contro questo, tutto puo' rovinare attorno a voi mentre ci sono le scosse, ma se non crolla tutto l'edificio vi salverete).

Per gli edifici in muratura meglio sotto un architrave (porta) di un muro portante (spesso almeno 30 cm).

Principale morte nei sismi di piccola entita' e' il panico. Inutile cercare di spiegare alle persone di non farsi prendere dal panico quando arriva un terremoto. Psicologicamente nella mente dell'uomo la terra e' il nostro punto fermo, e appena tutto si muove ci viene il panico dal profondo. Anche a me in Molise.
Pero', cercate di non farvi sopraffare, di andare con calma nel posto sicuro della casa.
Chi non avesse idea di dove sia il punto piu' sicuro della casa, con calma si metta sotto un tavolo robusto, possibilmente vicino a un muro o a un pilastro: possono crollare macerie, ma avreste grande possibilita' di salvarvi e di essere recuperati (le macerie non vi copriranno).

Prima di evacuare aspettate alcuni minuti dalla fine delle scosse. Ovvio che non si deve prendere ascensore.

Un tema molto difficile. Comunque spero di essere stato utile e di non avervi annoiato.
Mappa da consultare (per sapere quanto e' pericolosa la vostra zona)

zonesismiche.mi.ingv.it/mappa_ps_apr04/italia.html
Eug, sei un grande. E' da lunedì che qui a Roma non si parla d'altro, guardo tutte le trasmissioni possibili tipo Annozero o Ballarò, ne parliamo anche qui al lavoro con i nostri ingegneri (stamattina ho saputo come si fanno i calcoli "per risparmiare"... giocando con le vite delle persone che dovranno utilizzare l'edificio), mi sono fatta un giro su internet per capire come devo comportarmi (come hai giustamente osservato, la Polonia è una zona asismica, quindi non ero assolutamente preparata quando è arrivata la scossa del 6 aprile) e poi ho individuato i punti più sicuri del mio appartamento. Cerco, sto al 4 piano, se crollano i solai sotto di me ci sarà poco da fare, idem se si sbriciolano le scale, ma intanto so almeno cosa fare per cercare di salvarmi.
Mi permetto di dare consiglio a chi volesse contribuire per aiutare i terremotati.
Innanzitutto riconosco che gli italiani sono un popolo molto molto generoso in queste disgrazie, con un volontariato incredibile e consistente. Gente che parte apposta e gratuitamente per aiutare: ingegneri, operai, muratori, casalinghe per fare da mangiare nei campi, psicologi, maestri e tanti tanti altri.
Vi riporto la mia esperienza in Molise, (San Giuliano di Puglia, crollata scuola appena ristrutturata e sopraelevata, morti 25 bambini piu' maestra).
La prima grande cazzata e' inviare CIBO e VESTITI. Questa e' la prima roba che arriva in straabbondanza: cioe' si butta. Ho visto tir e tir di vestiti inutilizzabili (per qualche migliaio di persone, non avevano senso) e soprattutto non so quanti tir di mangiare che andava a male, formaggi, carni...tonnellate di roba sprecata.
La cosa che non si sa e' che dopo il terremoto la cosa piu' necessaria sono innanzitutto tende e casette prefabbricate, poi MATERIALI EDILI (cemento, legname, mattoni) ed ATTREZZI perche' molti edifici non gravemente lesionati possono essere "sistemati" per continuarne l'uso.
La prima cosa che fa la Gestione dell'Emergenza e' sequestrare le rivendite di materiali edili, anche con l'esercito, per controllarne i flussi e destinazioni prioritari. Ovvio che le rivendite non ricoprono neppure il 5% del necessario.
Ovvio che per le persone che vogliono aiutare sarebbe difficile o impossibile organizzare l'invio gratuito di queste cose.
Per questo, meglio che raccogliere biscotti o maglioni, e' contribuire "finanziando" enti preposti.
Il volontario piu' prezioso e' il muratore e operatore di mezzi meccanici.
Raccolgo i dubbi di Halion: se invii l'sms il tuo euro va tutto a destinazione?
Io non ho fiducia. Scegliete al meglio a chi dare il contributo.
Hai i dubbi? Nessuna problema! Se vuoi - invia,non vuoi-non invia.Vedo preferisci scrivere più che aiutare.Forse..avarita????
Ti consiglio (spiegazione): www.caritas.pl/news.php?id=8841
Lucciola, evidentemente non hai capito lo scopo di quello che ha scritto Eug (molto utile). E poi, come fai a sapere se non sta aiutando le vittime del terremoto? Hai accesso al suo conto corrente? Fai un monitoraggio costante delle entrate e uscite? Su, non fare la solita inutile polemica, giusto per scrivere qualcosa.
:-* Ho capito ma pochi giorni fa ho deciso di diventare una strega.
Per eug, ti ringrazio per il tuo numero.Ti telefono dopo i vostra Pasqua. Ciao
E' veramente mooolto interessante quello che hai scritto. La cosa più triste è che nonostante le norme e le conoscenze tanti edifici non sono sismici.

E questa e' la delinquenza di
>costruttori furbi e/o di ingegneri acconsenzienti o irresponsabili.

Ehh ... :(
Io non ti ho dato il mio numero. Non ti conosco.
????????????

Ho ricevuto un numero...

Non e il tuo?????? ;-)

Perche tu dici che non mi conosci?????

In verita:conosci solo il mio nick???? O_O

Tre volte,sei venuto toppo tardi.

P.S.Mi piace che pensi di me/a me

P.S.Se non sei tu chi ha inviato questo numero...quindi?

P.S.Se ho ricevuto il numero proprio....posso verificare è telefonarti dopo pasqua? Tu puoi illuminarmi...
Veramente voglio organizzare un club ma non ho nessuna esperienza..eug,aiuto!!!!
Ciao Eugenio, io vivo in Abruzzo e ti assicuro che stiamo vivendo una esperienza dura...anche io sto prestando servizio volontario in protezione civile...sai io ormai mi considero una specie di veterano avendo vissuto il sisma del 1980 in Campania, allora vivevo a Napoli ed avendo "assaporato" i continui movimenti tellurici dovuti al fenomeno del Bradisismo di Pozzuoli (comune limitrofo a Napoli); la tua panoramica sull'argomento è stata esauriente...ci sarebbe bisogno di persone preparate ed oneste come te qui ora, anche perchè dopo la grande generosità di cui noi Italiani siamo capaci, ora temo l'arrivo degli speculatori...altra specialità umana che non ci manca...
Eug, per quanto riguarda la sabbia di mare usata per cemento, mica vuoi dire che e' una norma. Secondo me era un reato questo, nessuno con un po di cervello pensa di fare una cosa del genere e non si tratta soltanto delle costruzioni nelle zone sismiche.
Tutto sommato, credo che mettere asieme "dimenticanza sismica" e l'utilizzo della sabbia marina e' un pochino "ecesso di parola".
Sbaglio?
per Arkipeppe: la mia stima per la tua partecipazione quale volontario. In gamba!
Per Quasi: no, non sbagli.
In verita' volevo dare un quadro generale dei vari aspetti senza mischiarli o giustificarli, e di certo non va mischiata la natura geologica del territorio italiano con il reato di tecnici e/o costruttori che hanno fatto calcestruzzo con sabbia di mare.
grande topic del nostro super Eug che come sempre è utilissimo in questo forum; mi permetto di aggiungere una nota politica: in Italia abbiamo purtroppo una classe politica dei così chiamati "onorevoli" dove in nome del Dio denaro (PIL) hanno grosse dimenticanze...quali??
1) nella bozza data da questo "onorevole" governo alle regioni per la così detta LEGGE CASA (che ci darà tanto lavoro..ma per i soliti non per me purtroppo) permetteva nell'art. 6 qualcosa che mi fece cadere dalla mia poltrona dall'incredulità una deroga MAGICA intitolata "Semplificazioni in materia antisismica" cioè in nome del Dio Denaro costruite e costruite dovunque e se siete in zona sismica chiedete la deroga (cioè il permesso di solito temporaneo anche se qualcosa è vietato)all'ente preposto ovvero il comune!!! SOLO dopo questo ultimo terremoto i signori "onorevoli" hanno cancellato questo articolo in fretta e furia scusandosi della disattenzione.
2) La commissione Ambiente della Camera ha approvato all'unanimità, e con il parere favorevole del governo di "onorevoli", una risoluzione che impegna il governo sempre di "onorevoli", nei prossimi provvedimenti legislativi, ad abrogare le disposizioni che prorogano la piena entrata in vigore delle nuove norme tecniche per le costruzioni e quindi far divenire obbligatorie per tutte le costruzioni le nuove norme tecniche dettate dal decreto ministeriale del 14 gennaio 2008, senza permettere ulteriori proroghe perchè fìno a ieri con il così detto decreto "mille proroghe" l'entrata in vigore di questa nuova e severa normativa veniva rinviata al 2010 e poi chissà ancora per piacere di alcune potenti lobby.
Come dice EUG abbiamo una memoria storica molto bassa ma abbiamo anche molti ONOREVOLI di destra e di sinistra e del centro che hanno "peli sullo stomaco grossi come alberi".
Ciao Eug., che abbiano costruito male ormai è palese, sull'uso della sabbia di mare ho i miei dubbi, visto che l'Aquila è lontana appunto dal mare e gli sarebbe costata troppo come trasporto...poi l'Aquila è un territorio di produzione di inerti...comunque viste le inadempienze emerse tutto è possibile...a presto
1 confermo uso sabbia di mare... lo dimostrerebbe la corrosione delle gabbis dei pilastri
2. complimenti ad eug per i suoi commenti in materia antisismica
La corrosione delle gabbie del calcestruzzo armato non è causato solo dall'uso della sabbia di mare.
E da cos'altro ancora?
Una delle principali cause è un getto troppo ricco d'acqua. Una volta gettato il cemento nelle casseforme avviene la reazione di indurimento dove l’evaporazione dell’acqua in eccesso da vita a piccole cavità all’interno delle quali l’umidità con il passare del tempo, gelando, determina un aumento di volume e permette dunque agli agenti aggressivi esterni come aria, acqua, sali di cloruro, ioni alcalini e di solfato, di penetrare all’interno e corrodere l’armatura.
Perchè si mette più acqua?? perchè il getto è più fluido e quindi si fanno più metri cubi al giorno (velocità maggiore sia in pompa che come lavorazione) e quindi si guadagna di più perchè si usa meno cemento. SEMPRE LI IN NOME DEL DIO DENARO!!!
Capisco.
dalle prime analisi in abruzzo sempbra proprio trattarsi di corrosione per cloruri... di mare
la sabbia marina costa molto ma molto meno di quella di cava...conviene col trasporto
Forse svelato il mistero del sale nel'impasto del calcestruzzo; pare che la sua presenza non sia dovuta all'uso di sabbia di mare; poichè L'Aquila è una città molto fredda per lunghi periodi dell'anno, pare che spesso, pur di gettare in opera il calcestruzzo in momenti in cui avrebbe sicuramente gelato (cosa ovviamnete da evitare) le maestranze aggiungessero il sale per evitare fenomeni gelivi!!! Non è una mia supposizione, mi è stato riferito da un amico dirigente dei Vigili del Fuoco che sta prestando servizio in quelle zone...
Pazzesco. Ma succede anche questo. E sicuramente avranno mandato proprio quei cubetti di calcestruzzo (campioni prelevati dal getto) a testare in laboratorio, secondo la L. 1086/71. Ed ovviamente i certificati avranno dato la resistenza di progetto...
Temat przeniesiony do archwium.

« 

Życie, praca, nauka

 »

Pomoc językowa - tłumaczenia