italiani discriminati

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Cosa ne pensate? http://wyborcza.pl/1,76842,7184963,Ciezki_los_Wlocha.html
Ma non e' nessuna discriminazione, e' uno dei segni di putrifazione dello stato, mio stato.
Che vuoi dire putrifazione?
Rozkład, czyż nie?
PutrEEEEEEfazione, scusa.
aaaaaaaaaa
Scusa la mia ignoranza :)
Forse volevi dire disorganizzazione?
Non mi scandalizzo: l'Italia e' piena di fatti del genere, ai danni di persone di cittadinanza (persino RESIDENZA) diversa.
Il fatto del credito e' vero: nemmeno l'abbonamento del telefonino si riesce a fare! Diciamo che ci sono "chiusure", non le chiamerei - per adesso - discriminazioni.
Questa parola l'ho usata in senso traslato ovviamente.
stefa, non confondiamo le due cose. Stiamo parlando della Polonia, non dell'Italia. Da italiano il fatto che in Italia gli stranieri possano essere disciminati mi dispiace molto, ma questo non autorizza i polacchi a disciminare gli italiani. Per queste cose non dovrebbe valere la legge del taglione, ma piuttosto dare il buon esempio.
Io alcune volte in Polonia sono stato discriminato.
Nonostante ingegnere a doppia cittadinanza, mi sono sentito dire da una signora "italiano, qui siamo in Polonia, torna al tuo paese!".
Ho capito allora come possono sentirsi dei meridionali discriminati nel nord Italia, o degli stranieri in Italia da discriminati.
Cio' che penso e' che nonostante casi gravi, gli italiani in generale abbiano molta piu' apertura mentale e di accettazione degli immigrati, mentre i polacchi sono molto piu' insofferenti verso gli immigrati. Paragoni non se ne possono fare perche' la Polonia ancora non sa cosa vuole dire immigrazione.
Solo che "discriminazione" significa piuttosto uno fenomeno forse non di massa ma sicuramente che riflette un comportameto che possiamo osservare e notare spesso.
Scusa ma chiamare "una discriminazione" le parole di qualche baba mi sembra un po esagerato.

Anche a me capitava sentire in Italia parole spiacevuoli, pero' di sicuro non mi sentivo discriminato.

Non possiamo essere ipersensibili e non possiamo cercare di chiamare con le parole grosse ogni cretinata.
Si', Quasi, nulla di grave. Non ne faccio una cosa piu' grossa di cio' che effettivamente e'.
Se in un futuro la Polonia sviluppera' molto e attirera' grande immigrazione (come l'Italia, o come la Germania o l'Inghilterra) vedrai che la popolazione polacca sara' piuttosto insofferente e xenofoba. Per adesso, come scrivevo, ci sono casi isolati ed i polacchi non sanno neppure cosa significa immigrazione, magari di islamici o cinesi.

E poi, non tutto va visto in chiave negativa. Il fatto che un popolo abbia una sensibilita' per le proprie caratteristiche, un po' di patriottismo, non e' detto che sia male. Forse i polacchi non sputtaneranno il proprio paese facendone un calderone senza controllo come hanno fatto altri paesi tra cui l'Italia.
L'integrazione con altre culture e' sicuramente difficile, ma in questo caso le differenze sono minori. Un substrato culturale comune europeo esiste indubbiamente. Ma alcuni polacchi sono cosi intolleranti che non accettano neanche queste minime differenze. Non accettano neanche lo straniero che cerca di integrarsi, perche per loro rimane sempre diverso.
Abito in Polonia da anni e penso di aver assimilato molto bene la cultura e la lingua al punto di sentire questo paese come anche mio. E ogni volta che sono discriminato come straniero, oltre alla discriminazione in se, mi fa soffrire il non sentirmi accettato come persona che cerca di integrarsi.
io quando sono arrivata in quel piccolo paesino in italia dove ho passato un po di tempo della mia vita ,sono stata subito notata e la gente diceva ecco una polacca ..... ecc dopo un anno che la gente mi ha conosciuta bene ,sono diventata una di loro ,mi hanno fatto sentire come se fosse nata li,ma il primo anno e` stato duro e molto molto difficile ,ho fatto fatica anche a affittare la casa ,straniera? no solo x italiani ,ma la gente del posto quando ogni tanto adesso mi rivede perche ormai vivo in polonia mi salta con le braccia aperte ,e questa e` la mia soddisfazione che ho lasciato un buon riccordo ,di una polacca
io sono del parere che uno si sente discriminto, perche' lo vuole; perche' in ogni parola pronunciata o gesto fatto verso di lui, cerca tracce di offesa, di razismo, nazionalismo. Puo' essere un niente, puo' essere una risposta negativa alla sua domanda, una battuta, anche inoque. Se uno cerca qualche doppio senso, lo trova sempre.
Qualcuno ha scritto sopra, cha la Polonia non puo' tarttare male gli italiani, solo perche' in Italia i polacchi vengono trattati non proprio bene. La legge e' uguale per tutti, quindi gia' il titolo del articolo e' sbagliato: dovrebbe star scritto : La dura vita di uno straniero in Polonia. Se la legge vieta l'accesso ai posti nella pubblica amministrazione ai non polacchi, lo vieta anche ai tedeschi, francesi, cechi ecc.
Ha ragione mua mua. Infatti la legge è sbagliata e discrimina non gli italiani, ma tutti i cittadini UE (e questo è ancora peggio;-P): Robertuccio non è discriminato in quanto italiano, ma in quanto non polacco, quindi lo Stato polacco non ce l'ha con gli italiani.
Io cerco di interpretare positivamente la mia diversita'.
La mia diversita' e' la mia forza. Nasce sempre qualcosa di nuovo dal confronto.
Ho abitato in altri paesi europei, molto piu' aperti della Polonia, con leggi che mi proteggevano di piu' come consumatrice, come contribuente e come lavoratrice. Tuttavia come integrazione culturale, stranamente, mi trovo meglio in Polonia. Sento i giovani polacchi molto piu' "giovani" rispetto al resto d'Europa. Vedo speranza, dinamicita', sogni. Cose che nella "vecchia" Europa sono messe da parte.
"Discriminazioni" e' una parola forte. Eug ha parlato bene: vediamo che succedera' con musulmani, cinesi, africani... la vedo brutta!
Come italiana, non ho subito particolari chiusure. Mi posso iscrivere all'universita' senza discriminazione alcuna, con gli stessi diritti degli studenti polacchi. Pero' e' anti-UE il fatto che non possa poi partecipare a un concorso pubblico. Si, questa in particolare e' una discriminazione.
Brava Dee: e' il fatto in se' che e' discriminante, fare una selezione per soli cittadini polacchi.
Non e' vero che i polacchi discriminano gli italiani. E' una conclusione sbagliata.
io sono ottimista per quanto riguarda l'imigrazione dei musulmani, cinesi ecc. (se mai dovesse capitare) in Polonia e questo, perche' la generazione attuale (parlo degli 30 -enni) e ben piu' aperta rispetto la generazione precedente e quindi spero che anche le generazioni che vengono dopo, cresciute dalle attuali, saranno sempre piu' ben disposte e piu' tolleranti verso ogni tipo di diversita', non solo quella nazionale.
mah senza andare molto lontano...mi era capitato di andare a maggio quando avevo ancora lo studio nell'alta bergamasca per un possibile lavoro (abbastanza grosso); Beh il committente era classico ignorante (ma pieno di soldi mannaggia loro) che mi parlò per almeno mezzora in dialetto bergamasco ..e non capivo niente ..alchè gli chiesi gentilmente di parlare in italiano perchè non capivo nulla!! Pota mi rispose che se non parlavo il begamasco non capivo nulla di edilizia perchè li era la culla della civiltà!!!! Vi lascio immaginare la mia pacata reazione!!
Quei morti di fame della Get-in-Bank presso la quale ho il mio contocorrente hanno rifiutato di attivarmi una carta di credito tipo VISA.
L'impiegata mi ha chiesto tre volte "ma sei sicura di avere la cittadinanza italiana? non hai la cittadinanza polacca. puoi avere la cittadinanza polaccca?"
Hanno paura che se vado sotto di 50 euro potrei abbandonare la Polonia ed essere ricercata dalla polizia per frode alla Get-in-bank?! Ma 'sti morti di fame!
Il punto e': consigliatemi una banca che mi offra la carta di credito, per favore! Voi italiani in Polonia avete gia' richiesto una carta di credito in Polonia? Com'e' andata?
Ciao STE.
Guarda, io mi sono fatto il conto alla Alior Bank (la filiale vicino alla posta centrale), e le ragazze che si occupano dell'apertura dei cc sono molto disponibili. Io avevo bisogno di un mini-finanziamento e non avevano problemi a farlo, basta un buon contratto di lavoro e assolutamente avere il PESEL polacco. QUindi penso che per la carta sia la stessa cosa....prova a informarti
Grazie ;-)
Tu hai il conto corrente alla Alior Bank?
Scusa ste ma aprirti un conto in una banca un po più grande che ti possa dare anche un maggiore worldwide coverage? In Polonia c'è Deutsche Bank (e non te la consiglio solo perchè ci lavoro) oppure Bank Pekao (che fa almeno parte del gruppo Unicredit).

Io sinceramente con DB mi trovo bene...e immagino che gli standar qualitativi siano più o meno gli stessi in tutto il mondo.
*standard*
Ho un conto in euro presso una famosa banca olandese se e' per questo, ma ogni volta che faccio una transazione in un'altra valuta si fregano un sacco di soldi! Altro che worldwide coverage!
Guarda che se apri il conto DB in Polonia te lo apriranno in zloty...e poi non è colpa mia se scegli I** ;-) ... cmq qualsiasi banca si farà pagare abbastanza se fai una transazione in altra valuta..è normale...se no che banche sarebbero? :-)
>se apri il conto DB
il conto sarà in zloty come una qualsiasi banca polacca, in quanto -nonostante il grande gruppo alle spalle- si tratta sempre di Deutsche Bank Polska;
non è detto che mi facciano la carta di credito o che mi offrano servizi competitivi (a me che sono una piccola correntista);
la presenza sul territorio della Deutsche Bank per i piccoli correntisti non ha un grande spessore: c'è una sede di sette piani vicino a casa mia, però senza bancomat. Solo uffici.
Io voglio una carta di credito, non un marchio!
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