Ciao Halion.
Ci mancherebbe, volentieri ti rispondo contando di esserti utile.
Si', il giunto di dilatazione e' necessario per ambienti quadrati/rettangolari di 25/30 mq (per ambienti molto "allungati", per esempio un lungo corridoio stretto, e' meglio comunque porlo ogni 6/7 m), perche' il pavimento, o meglio "il massetto/riempimento" vivono, cioe' non sono rigidi ma sensibili a dilatazioni/ritiri/rilassamenti/assestamenti negli anni, e "vogliono un gioco", cioe' una tolleranza per muoversi, che, se non predisposta (giunto di dilatazione) si creano da soli "spaccando" nelle linee di massima trazione.
Ancora piu' importante se hai un riscaldamento a pavimento, ove i cicli termici sono piu' accentuati.
Penso che avrai avuto cura di aver scelto un buon massetto a buon comportamento meccanico e additivato con fibre di vetro.
Per superfici grandi di pavimento, oltre alla opportuna scelta estetica di piastrelle di grandi dimensioni, l'ideale sarebbe avere una fuga altrettanto grande (non meno di 5 mm), per le quali il giunto si "camuffa" molto bene. Ma nel caso, per specifiche esigenze estetiche particolari, la fuga sia scelta sottile, non sono sicuro che il giunto si riesca a camuffarlo (cioe' a tenerlo nascosto nello spessore di fuga), nel quale caso conviene decidere col l'architetto/ing dove "strategicamente metterlo" per fregare l'occhio. Esistono dei giunti sottili o dei giunti in parte "sottopiastra" posati con maestranza da piastrellisti esperti che permettono di renderli invisibili (lavorando appunto in parte sotto piastrella) con l'accorgimento di impiego di fuga molto elastica. Per me la MAPEI e' la migliore. Anche se l'efficacia di questa soluzione dipende anche da altri fattori e da specifici casi.
Un buon consulente della MAPEI o di esperto rivenditore di materiali edili/rivestimenti potrebbe esserti piu' utile di un ingegnere civile strutturista esperto in cemento armato ed antisismica! :-)
Buon lavoro!