Lavorano piu' gli italiani o i polacchi ?

Temat przeniesiony do archwium.
Prendendo spunto dai temi intavolati da Diabolik, vi chiedo se vi và di raccontare quante ore dedicate al giorno al lavoro e quante a voi stessi e che tipo di responsabilità morale e gratificazione economica comporta l'attività lavorativa per voi anche traendo spunto da racconti di colleghi e parenti ...
Insomma; siete degli stakanovisti oppure per voi compiute le classiche ore lavorative le responsabilità lavorative cadono nel dimenticatoio ?
io lavoro in media 190/200h al mese.
sei sulle 50 ore settimanali .... una decina di ore settimanali sopra la media
lo fai per te stesso (lavori in proprio) o per un ruolo di maggiore responsabilità in azienda ?
pensi che il tempo che impieghi al lavoro sia giustamente ricompensato sotto il profilo economico ?
Io ora sono pensionato quindi sono fuori corso, pero' ho lavorato fino a dicembre 2010.
Ero artigiano saldatore, facevo il prestatore d'opera per un'azienda meccanica del cesenate, siccome la mia mansione gli ultimi 7 anni l'ho svolta come assemblaggio meccanico, facevo la parte finale delle macchine, venivo dopo il collaudo e le finivo pronte per la spedizione.
le mie ore giornaliere andavano dalle 9 alle 11, piu' 4/6 ore al sabato, ma per me siccome lavoravo a fattura, piu' ore facevo meglio era, anche se era tutto in bianco.
Stakanovista. Per responsabilità, perché non può essere altrimenti. Per il gruppo per cui lavoro ma anche e soprattutto per me stesso, per il mio apprezzare il lavoro nel senso di dignità, ambizione, crescita. Le ore dedicate sono incalcolabili. Poco tempo per me stesso, perché tolte ore di sonno e di lavoro, resta il tempo (anche questo poco) che voglio dedicare a famiglia. Il lavoro stesso lo considero tempo dedicato a me stesso, in un certo senso.
Sono un riminese cresciuto con questa mentalità, certo per qualcuno discutibile, ma io sono contento così.
In media gli italiani, nelle mie statistiche, lavorano più dei polacchi.
Cytat: Eug
In media gli italiani, nelle mie statistiche, lavorano più dei polacchi.

Nelle mie statistiche, è il contrario.;) O meglio: per quello che ho potuto vedere io, molti italiani perdono un sacco di tempo a fare cose inutili o a cazzeggiare, e poi a fine mese/semestre/anno corrono come matti per fare il lavoro arretrato e per tappare i buchi che non ci sarebbero se il lavoro fosse svolto quotidianamente. Ho l'impressione che a volta manchi un'organizzazione giusta del proprio tempo lavorativo, tante cose vengono ritenute poco importanti e rimandate "a non so quando", per poi scoprire che in realtà servono e bisogna farle subito, e quindi si rimane in ufficio fino a tardi per fare in tempo. Per esempio, se esce una gara che scade tra due mesi, spesso si tende a pensare di avere chissà quanto tempo, il capitolato viene letto un mese prima della scadenza, le richieste d'offerta vengono mandate due settimane prima della scadenza e quando manca una settimana, la gente si sveglia, si rende conto che manca la metà delle offerte, si fa prendere dal panico e fa nottate in ufficio. Cose, a mio avviso, perfettamente evitabili se uno sa organizzarsi.

Io sono una stakanovista, ma abbastanza sana di mente, cioè mi piace tanto lavorare, ma non mi ammazzo per lavoro. Quello che devo fare lo faccio subito e do sempre il mio meglio, per fortuna riesco a gestire il mio lavoro in modo da non dover rimanere oltre il normale orario lavorativo. Inoltre da un po' di tempo ho capito che non vale la pena di svenarsi per un'azienda che alla fine non apprezza nemmeno quello che fai, quindi se inizio a star male in un posto è meglio che me ne vada piuttosto di correre il rischio di ammalarmi per lo stress da lavoro.
Non si lavora bene nè in Polonia nè in Italia.
Il "cazzeggio" l'ho visto più in Polonia, visto che gli straordinari venivano conteggiati e retribuiti con zelo, mentre in Italia sono una forzatura. Diverso il discroso negli uffici pubblici, dove in Italia quando incontro una persona competente rimango meravigliata, sorpresa, sconvolta!
@Dee: "se esce una gara che scade tra due mesi, spesso si tende a pensare di avere chissà quanto tempo, il capitolato viene letto un mese prima della scadenza, le richieste d'offerta vengono mandate due settimane prima della scadenza e quando manca una settimana, la gente si sveglia, si rende conto che manca la metà delle offerte, si fa prendere dal panico e fa nottate in ufficio. Cose, a mio avviso, perfettamente evitabili se uno sa organizzarsi."
Vero, ma che senso ha fare tutto il lavoro, se l'Ente Appaltante si riserva di cambiare il bando o addirittura di revocarlo fino al giorno prima della scadenza???
Gli italiani sono grandi improvvisatori, sanno deviare, interpretare le procedure, l'importante è l'obiettivo finale, raggiungere il massimo risultato col minimo sforzo.
I polacchi sono molto ligi al dovere, precisi, zelanti, analitici, affidabili. I risultati arriveranno, il paese è in crescita e non c'è la corruzione spaventosa che c'è in Italia.
A livello qualitativo, melgio il lavoro degli italiani, invece a livello quantitativo i polacchi sono resistentissimi. Ho visto gente lavorare di notte, nei weekend, con i turni raddoppiati (18 ore) senza dire A.
Personalmente non credo di aver mai lavorato più di 45 ore settimanali, ma sul lavoro sono concentratissima.
Dipende ache da luogo di lavoro. Impieghi statali, uffici comunali ecc: in Polonia più efficienti e lavoratori che in Italia (poi ciò non é correlato con buon funzionamento in generale dei servizi). In aziende selettive: mi risultano più lavoratori gli italiani. Amo le polacche al lavoro. Organizzate, precise, efficienti, molto meglio dei polacchi.
Per quanto mi riguarda non ho mai superato le 170 ore mensili...se il termine stakanovista lo intendiamo come una persona che quando lavora è altamente produttivo e non si perde in cazzeggio allora posso rientrare in questa categoria, se invece con questa parola ci riferiamo a chi lavora tante ore dobbiamo rivolgerci altrove ;) Per me fondamentale la qualità della vita per cui non vivo certo per il lavoro ma tendo a ritagliarmi molto spazio per dedicarmi ai miei hobbies o interessi (dal praticare sport quali tennis e sci, alla lettura, al cinema,al teatro,ai viaggi etc), coltivare le mie amicizie ed ovviamente vivere appieno la propria famiglia (nel mio caso non avendo moglie e figli mi riferisco a genitori e/o fratelli/sorelle)....come tutti sanno però il mio hobby preferito sono le donne divenute la passione di una vita, donne che hanno avuto da sempre un ruolo primario e che mi auspico continuino ad averlo nel futuro prossimo ;)

Tempo addietro avevo letto un interessante studio dell'OCSE su chi lavora di più in Europa ed i risultati erano molto interessanti e in parte sorprendenti. Nella classifica i polacchi risultavano lavorare un maggior numero di ore rispetto agli italiani ma al contempo erano in Europa i meno produttivi...dallo studio si evinceva come nel rapporto minor numero di ore e maggiore produttività i primi erano i norvegesi seguiti da nederlandesi e francesi....sono dati OCSE e non dati Diabolik per cui ancora una volta difficilmente confutabili ;)

Chiudo il mio post con una provocazione (e come tale va intesa) attraverso un leggendario aforisma di uno dei miei autori preferiti O. W. : il lavoro è il rifugio di coloro che non hanno niente di meglio da fare ;)

Homo quisque faber ipse fortunae suae....
Caro Diabolik, rispetto molto queste tue caratteristiche.
Ebbene, la mia vita é stata scandita da 'fasi'. Sì, in generale sono sempre stato molto lavoratore, ma anche io ho avuto la fase 'donne' analoga alla tua (certo sono lontano dal tuo numero di bandierine piazzate sul mappamondo, qui sei imbattible). Dopo tale fase passai a fase matrimonio, fase trasferimento in Polonia, fase figli ed altre. In questa fase attuale della vita sento il lavoro come un pilastro della vita quotidiana e del futuro. Poi chissà, magari verranno altre fasi in cui importanza lavoro si sminuirà e altri valori avranno priorità..
Come gli altri che sono intervenuti, se intendiamo il lavoro come scambio di prestazioni in cambio di retribuzione, allora siamo come detto dalle 180/200h mensili ( media annuale ).
Se poi prendo in considerazione lo studio e altro "lavoro" che settimanalmente cerco di portare avanti per un futuro migliore, beh, allora potrei dire di aggiungere altre 80h al mese.
La qualità della vita è importante ma senza la carta straccia non si va da nessuna parte e le donne stan ben lontane dai "poveracci". La donna è uno degli oggetti più costosi e con più svalutazione che si possa mai avere!

PS: lavoro perchè non ho "di meglio" da fare nel luogo in cui mi trovo. Lavoro per accumulare ricchezza e arrivare ad esaudire i miei obiettivi. Lavoro anche perchè mi piace ciò che faccio...naturalmente.

Per ritornare alla solita questione Italia o Polonia, non lo so. Dei polacchi sul luogo di lavoro non mi fido molto, così come degli italiani. Se il padrone è polacco, probabilmente gli italiani e i polacchi sono alla pari!;se il capo è un italiano, è meglio aver lavoratori del Bel Paese!
Pieniędzy to nie wszystko. Mówmy 85% ;-)
jak osoba nie zdrowa, mowmy 99% :)
...odwrotnie ok. 90%.

Ewentualnie, mozemy sie mowic, ze Duzo pieniadze nie sa wszystko ;) [ duzo znacze pod kilka milionow euro: P ]
A me piace anche un altro parametro atto ad attestare la 'laboriosità' di una persona. Non é affidabile per certe professioni ma, secondo me, é parametro più affidabile del numero di ore lavorate..
Il numero di email. Sì. Quante né mandate e ricevete al giorno, a settimana, al mese?
Datemi i vostri numeri, insieme al numero di ore quotidiane al telefono..e vi dirò chi siete al lavoro.. Secondo mio pregiudizio Halion ne avrà un botto, Dee numeri molto alti rapportati a numero di ore di lavoro (parametro di efficienza).....
dipende da che lavoro.
Nel mio caso sarei un pessimo lavoratore :P.
Invio mail giornaliere = 0/1.
Ore al telefono = 1 al mese.
Cytat: Eug
A me piace anche un altro parametro atto ad attestare la 'laboriosità' di una persona. Non é affidabile per certe professioni ma, secondo me, é parametro più affidabile del numero di ore lavorate..
Il numero di email. Sì. Quante né mandate e ricevete al giorno, a settimana, al mese?
Datemi i vostri numeri, insieme al numero di ore quotidiane al telefono..e vi dirò chi siete al lavoro.. Secondo mio pregiudizio Halion ne avrà un botto, Dee numeri molto alti rapportati a numero di ore di lavoro (parametro di efficienza).....

Non sono d'accordo caro conterraneo perchè il numero di mails non può essere considerato un parametro valido per stabilire quanto sei efficiente, produttivo, laborioso in quanto varia di molto a seconda del settore nel quale operi ...la conseguenza è che se io mi occupo di finanza ne riceverò e manderò un numero decisamente inferiore rispetto a chi lavora nel commerciale/marketing, ma questo non vuol dire che io mi gratto tutto il giorno eccezion fatta quando mi collego a questo simpatico forum ;)
Ok, Mascalz. Certo che dipende da tipo di lavoro.
Sì, abuso personalmente di questo criterio, molto usato in un contesto di lavoro quale il mio.
Eppure... Immaginatevi un vostro equivalente, cioè la persona che fa stesso lavoro di Diabolik o di ML. Sono convinto che la differenza del volume di email e telefonate attesterebbero maggiore laboriosità se non efficienza di uno rispetto all'analogo professionista.
Anche per diverse posizioni, in impresa nella quale lavoro questi parametri email e tel definiscono esattamente grandi lavoratori e alte posizioni da nullafacenti o fontifacenti
* 'fintifacenti' o novelli
Cytat: Eug
A me piace anche un altro parametro atto ad attestare la 'laboriosità' di una persona. Non é affidabile per certe professioni ma, secondo me, é parametro più affidabile del numero di ore lavorate..
Il numero di email. Sì. Quante né mandate e ricevete al giorno, a settimana, al mese?
Datemi i vostri numeri, insieme al numero di ore quotidiane al telefono..e vi dirò chi siete al lavoro.. Secondo mio pregiudizio Halion ne avrà un botto, Dee numeri molto alti rapportati a numero di ore di lavoro (parametro di efficienza).....

Cytat: Eug
A me piace anche un altro parametro atto ad attestare la 'laboriosità' di una persona. Non é affidabile per certe professioni ma, secondo me, é parametro più affidabile del numero di ore lavorate..
Il numero di email. Sì. Quante né mandate e ricevete al giorno, a settimana, al mese?
Datemi i vostri numeri, insieme al numero di ore quotidiane al telefono..e vi dirò chi siete al lavoro.. Secondo mio pregiudizio Halion ne avrà un botto, Dee numeri molto alti rapportati a numero di ore di lavoro (parametro di efficienza).....

Ciao Eugenio, si è vero di mail ne mando/ricevo una quantità molto alta, sono così tante che spesso fatico a rintracciarle anche solo dopo un paio di giorni e debbo inserirle continuamente nel promemoria automatico di outlook ... tuttavia non sò quantificarle. Per me sono il mezzo fondamentale di comunicazione piuttosto che il telefono oppure uso skipe o il blackberry messenger per i collaboratori stretti provvisti di tale mezzo, ma comunque tutte le informazioni di lavoro passano per il mondo telematico ... l'ultimo backup che feci della messaggistica di Microsoft Outlook un mese fà era di ben 7,5 gigabytes quindi penso si trattasse di una gran quantità di roba. Tornando a quanto ai accennato anche tu, io nella mia esperienza di 18 anni di impreditoria prima e di retail manager oggi, ho lavorato e lavoro un numero incalcolabile di ore principalmente per senso di responsabilità verso le persone che dipendono dal mio operato (talvolta arrivo a fare anche 15/18 ore consecutive), ma oggi a quasi 43 anni mi chiedo se valga così tanto la pena arrivare a dare tanto di se stesso ad una società (nel senso di stato) così avida nel renderti indietro favori. Sono arrivato alla conclusione che la cosa piu' preziosa che ciascun essere umano ha a propria disposizione è IL TEMPO, e la società moderna si è specializzata nel vampirizzare questa preziosa risorsa per cui come ben sai il mio futuro prossimo lo vedo con le mani sporche di terra e la vanga in mano a seguir il volger delle stagioni.
Caro Halion. Interessante il tuo intervento.
E sento di comprenderlo particolarmente.
Eppure, sai cosa penso? Che Halion, come me, non si ritirerà a miglior vita agreste. Perché sei un imprenditore/manager che ama il suo lavoro, ambizioso ancor di più nei tempi di crisi per fare risultati, responsabile per gli altri lavoratori che lavorano gerazie a te. Anche io a volte alla fine di giornate estenuanti penso che lo stato mi ha 'mangiato' circa la metà di tale giornata massacrante, e sto male pensando a ciò. Eppure, non potrei fare a meno dei miei rapporti con le persone, con le aziende, dei colleghi, delle email, di target ambiti. E lo stesso tu. Con la vanga in mano a contemplare penseresti alla potenziale persona che ha tuo attuale ruolo e ciò ti
roderebbe. Perché l'uomo é fatto così.
Ti rivolgo un caro saluto.
Mi compiaccio delle parole che scrivi Eug, sono contenta di conoscerti!
Gli italiani sono grandi improvvisatori, sanno deviare, interpretare le procedure, l'importante è l'obiettivo finale, raggiungere il massimo risultato col minimo sforzo.

taaaaaantoooo fuuuurbiii...gli italiani nel lavoro:(
i miei colleghi italiani dell'azienda attuale sono dei gran lavoratori (almeno del ns open space perchè gli altri uffici chiudono alle 5 e guai se qc volesse cambiare l'ordine del giorno), ma tendono molto di dei miei connazionali più a lavarsi le mani e delegare le responsabilità , l'atteggiamento "questo non è il mio problema, non lo faccio io o non mi riguarda" purtroppo è molto frequente. Di solito gli italiani non sono interessati a crescere (eccezione: aumento di stipendio), ma forse è così perché in generale sono le aziende a non investire mai un euro nella crescita dei propri dipendenti..
Cytat: Olusia_FC
Di solito gli italiani non sono interessati a crescere (eccezione: aumento di stipendio), ma forse è così perché in generale sono le aziende a non investire mai un euro nella crescita dei propri dipendenti..

Vero!
Cytat: Olusia_FC
i , ma tendono molto di dei miei connazionali più a lavarsi le mani e delegare le responsabilità , l'atteggiamento "questo non è il mio problema, non lo faccio io o non mi riguarda" purtroppo è molto frequente. Di solito gli italiani non sono interessati a crescere (eccezione: aumento di stipendio), ma forse è così perché in generale sono le aziende a non investire mai un euro nella crescita dei propri dipendenti..

sul primo punto concordo in pieno, ammetto di lavorare in un ambiente non facile (multinazionale), però il tanto decantato e promossso "lavoro in team" è solo sulla carta, o al massimo dall'alto verso il basso. Un esempio banale, le segretarie: se ne vanno appena scatta il secondo e tendono il più possibile a evitare rogne (cioè i lavori anche con una minima responsabilità). Posso giustificarle considerando forse che gli straordinari non sono previsti, ma con uno spirito del genere non si va molto in là. Questo era un esempio, ma stessa cosa vale anche salendo di livello.
Per quanto riguarda la crescita, nelle aziende medio piccole, secondo me, si è consapevoli all'ingresso che non si può fare carriera e che gli unici scatti saranno quelli automatici di anzianità del contratto. Nelle grandi aziende e nelle multinazionali il discorso è diverso, ma, da quello che vedo, a parte alcuni favoritismi, il giovane è per lo più usato per smazzare i lavori più pesanti, non c'è un vero interesse alla formazione e alla crescita della persona. Il ragionamento è: con la crisi se lui se ne va, ne troviamo altri 100 che vogliono lavorare presso di noi (marchio forte).
In Polonia, e più in generale all'estero, è così o cambia un po'?

edytowany przez marcoc10: 22 lis 2012
Ps: certo che però si lavora tanto! 10 ore al giorno in media quasi sempre under pressure, non certo un ritmo che tutti possono reggere tutta la vita, ma di sti tempi meglio non lamentarsi..
Mi permetto una piccola digressione patriottica: il romagnolo lavora duro ma finito il lavoro sa distrarsi e divertirsi, mentre i lombardi che ho incontrato qua parlano solo di lavoro anche fuori ufficio! ecco forse perché è la regione più produttiva d'Italia: lavoro, lavoro, lavoro!
edytowany przez marcoc10: 22 lis 2012
Temat przeniesiony do archwium.