kiedy "stare" a kiedy "ssentirsi"?

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kiedy nalezy stosowac czasownik "stare" a kiedy "sentirsi" w znaceniu "czuć się"????

i jak odróznic kiedy uczyc czasownika :"stare" a kiedy c'è lub ci sono?
kiedy nalezy stosowac czasownik "stare" a kiedy "sentirsi" w
>znaceniu "czuć się"????

stare - być, czuć
sentirsi - czuć się (zwrotny)
Sto bene - mam się dobrze
Mi sento bene, mi sento male - czuję sie dobrze, czuję się źle

Konstrukcji c'è / ci sono używamy w zdaniach:
1) Rozp. się od okolicznika miejsca np. In caffè ci sono i miei amici
2) Jeśli okolicznik miejsca wynika z kontekstu - jest domyślny np. C'è il medico? C'e Anna?
3) Rozp. się od pytajnika Chi? Che (cosa)? dotyczących miejsca np. che cosa c'e sul tavolo?

Ps. na pewno znajdzie się jeszcze ktoś, kto dokładnie to wytłumaczy...
Pozdrwm
Aga!
Oczywiście C'e odnosi się do l. pojedyńczej a ci sono do mnogiej!
Stare/sentirsi: nie ma ruznicy w znaczeniu, tylo konstrukcja jest inna:

- A: "Come stai?"
- B: "sto bene, grazie" albo "sto male"...("non sto tanto bene"..."non c'è male"..."così, così"..."abbastanza bene")


-A: "Come ti senti?"
-B: "Mi sento bene/male", "non mi sento molto bene", ....

"Come stai?"jest bardziej uzywane!:O)
różnicy
Se ti dicono che sei nata di notte credici perchè di notte nascono le stelle
dzieki za pomoc ;O)
ale co ty potem napisales/napisalas....??
ah...ho una domanda : come faccio a capire se una parola si scrive con "u" e non con "o" col trattino sopra..esistono delle regole?
e come faccio a capire se si mette "i" oppure "j"...
scusate ma a volte mi viene spontaneo, altre non so mai che mettere...grazie in anticipo, molto gentili....;O)
Per quanto riguarda la "u" e la "ò", ci sono alcune regole ortografiche (molte delle quali difficili da capire a uno straniero, ma tu sei per metà polacca, quindi dovrebbero essere comprensibili per te) come:

1. La "U" si mette:
a) nelle seguenti desinenze dei sostantivi: -un (piorun), -unek (pakunek), -uchna (córuchna), -uszka (staruszka), -uszek (garnuszek), -uch (staruch), -us (wiarus), -usia (mamusia)
b) nei verbi che finiscono con: - uj (gotuj - imperativo), -ujesz (gotujesz), -uje (gotuje)
c) nei verbi come: czuć, kuć, kłuć, pruć, snuć (e in tutte le loro forme)

2. La "Ó" si mette:
a) se in altre forme della stessa parola o in altre parole della stessa famiglia semantica la "ó" diventa "a", "e" oppure "o":

stół - stoły
wiózł - wiozę
trójka - troje

przyjaciółka - przyjaciel
niósł - niesie
siódmy - siedem

skrót - skracać
mówić - mawiać
powtórzyć - powtarzać

b) nella desinenza "-ów" (Ojców, Kraków)
c) nella desinenza "-ówka" (parówka, majówka; ECCEZIONI --> skuwka, wsuwka, zasuwka)
d) nella desinenza "-ówna" (desinenza ormai piuttosto arcaica, si usava nei cognomi delle "signorine": Nowakówna)
e) all'inizio delle parole: ósemka, ósmy, ów, ówczesny, ówcześnie, ówdzie.
Per quanto riguarda l'uso della "j", probabilmente hai un problema simile a quello del mio compagno che ogni tanto la piazza nei posti sbagliati e non capisce perchè lo guardo male.;) Fondamentalmente la "j" nei dittonghi non la metti MAI dopo una consonante sonora e alcune sorde (se sbaglio, mi corregga qualcuno a cui viene in mente una parola polacca che smentisce: io non riesco a inventarmi niente), guarda:

lubię (non "lubję")
gladiola (non "gladjola")
fiolek (non "fjolek")
giermek (non "gjermek")
hiena (non "hjena")
sakiewka (non "sakjewka")
liana (non "ljana")
mienie (non "mjenie")
pies (non "pjes")
tiara (non "tjara")
wierzyć (non "wjerzyć")

Dopo la "s" invece la "i" e la "j" si mettono, ma cambia del tutto la pronuncia e, di conseguenza, il significato, per esempio:

misja (missione) - misia ([dell'] orsetto)
Bellissimi i tuoi interrventi Dee :-)

Pure la c cambia tutto;
Molte parole che finiscono in -zione sono in polacco -cja
wow non potevo chiedere di meglio...;O)
molto gentile dee!
ora non mi rimane che studiare queste POCHISSIMISSIME regole...forse tra un anno le memorizzo...;O)
inizio seriamente a pensare che sottovalutavo la difficoltà del polacco scritto....;O(
>Bellissimi i tuoi interrventi Dee :-)

La cosa più difficile è inventarsi gli esempi... ;)
Stè, tra l'altro mi hai ricordato che non ho specificato che anche dopo la "c" si può mettere sia la "i" che la "j" (cambiando ovviamente la pronuncia/significato).
Tranquilla, ce la farai.;)
io aggingerei la regola di ortografia "i" o "j" all inizio di una parola davanti la lettera che indica vocale ad esempio:jagoda , jedzenie ,jubiler
ovviamente metiamo sempre la "j"
mettiamo
oddio ce ne sono altre di regole....nooo...un'incubo!;O)
devo esercitarmi un pò mi sa...
Prima della lettera consonante scriviamo sempre la "i" ad esempio : indyk, Irena , ikona, impreza
all'inizio di una parola
ah si si è vero, ma credo che j/i a inizio parola sono più facili da sentire perchè si percepisce, leggendo o pronunciando la parola, che jagoda ha una i che è più lunga di ad esempio indyk...ma il mio dilemma è quando j si trova nel mezzo di una parola...lì si che non so mai che mettere...
meno male che ci siete voi che mi date una mano...tanto scommetto che sbaglierò comunque :O), ma almeno inizio ad imparare qualche regola...
Almeno buona volonta c'e ;)
Szczerze tak bardzo mnie tym zdziwiłaś, że aż zerknąłem do słownika :) wow naprawdę większość Polaków nie zna swojego języka :) Znalazłem tylko 1 wyjątek od spółgłoski dźwięcznej:
wJazd, nie wIazd. Tak poza tym faktycznie nie znalazłem :) Pozdrawiam i gratuluję oby tak dalej - sami się czegoś nauczymy
>Znalazłem
>tylko 1 wyjątek od spółgłoski dźwięcznej:
>wJazd, nie wIazd.

A co za tym idzie, "wjechać", "wjeżdżać" i pochodne. ;)
mi sa che dee ha sorpreso tutti oggi...
sai dipende... lei è molto intelligente e brava allora si poteva aspettare tutto ciò ;)
ha ha si beh era prevedibile...;O)
>>>Stare/sentirsi: nie ma ruznicy w znaczeniu, tylo konstrukcja jest inna:
"ruznicy" e un scherzo questo? ;)
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