Ilecka, non so se sia carino o meno sapere che la società in cui vivi è tanto differente da te :)…con questo non intendo dire che io non abbia una mia opinione nel merito :) intendo dire che indipendentemente dal fatto se una persona vive nel paese d’origine oppure in un paese “d’adozione”, ella si può sentire diversa dagli altri membri della società, di cui fa parte. Si può sentire diversa per motivi della propria cultura, religione, concezione della vita e molti altri…
Voglio dire, sentirsi differenti non deve per forza significare sentirsi delle qualità maggiori o minori nei confronti degli altri. Anche se, purtroppo, la condizione d’essere differente ad alcune persone crea un forte senso del disagio mentre per le altre diventa una fonte d’orgoglio o di presunzione.
Trovo, che dalle differenze si può sempre e comunque apprendere qualcosa d’interessante, se uno rimane abbastanza aperto ed interessato ad imparare..:)
Ora, anche a me, che sono abituata ai certi comportamenti degli uomini polacchi come essere lasciata passare per prima nelle porta, aiutata nel mettermi il capotto, oppure aiutata nel scendere dalla macchina (avete presente quelle macchine sportive, bassissime, che se uno non ti dia una mano a scendere, o meglio non ti tiri fuori , rimani lì con le ginocchia incollate alle orecchie e non sai come muoverti… ? ;-);-) ) …mancano quei piccoli gesti nella vita quotidiana…
Però, pur notando quella mancanza, mi ricordo sempre che queste siano le mie abitudini, le usanze del mio paese e le persone che mi circondano, essendo state educate diversamente, non hanno l’obbligo di conoscerle. Se invece io sento bisogno di quei gesti, posso sempre spiegare la mia esigenza e la sua origine….
Mi è successo di chiedere al mio ex-compagno di lasciarmi passare per prima nella porta, al che lui mi ha posto la domanda: “Perché”? Mica per dispetto, soltanto perché non capiva il motivo della mia richiesta, perché non l’aveva sentita mai prima.
Deviando un po’ dall’argomento ma rimanendo nel tema della (buona) educazione: fino ad oggi provoco lo stupore di miei vari amici, conoscenti, collegi quando alzandomi dal tavolo dopo il pasto dico “grazie” :-) Penso che anche quelli a cui ho spiegato il perché di questo fatto, non riescono a capirlo ne renderlo loro….. ma non mi meraviglio …siamo differenti:) ….per fortuna….
Saluti a tutti (Clivea compresa:) )