anche io vorrei fare una riflessione e spero quindi che Trisha non se ne abbia a male se mi "aggancio" alla sia risposta :-)
La domanda iniziale era: quanto conta l'aspetto fisico (di un ragazzo).
Proviamo ora a togliere le parole tra parentesi e vediamo quello che succede ...
Come dice Trisha l'aspetto conta quel tanto che basta affinchè dentro di noi nasca quel desiderio che ci vedere l'altro non come nostro fratello o sorella ma come partner con il quale poter vivere appieno la nostra sessualità.
Basta guardarsi intorno per vedere la quantità di coppie assortite nei modi più diversi per rendersi conto che quando c'è feeling e COMPLICITA' l'aspetto fisico conta fino ad un certo punto. Certo, esiste anche un minimo sindacale al di sotto del quale tutto quanto diventa maledettamente difficile ...
Più interessante è invece il secondo punto toccato da Trisha...
Riflettete un momento su questa cosa: molte persone sono più preoccupate di come appaiono che di quello che sentono, anche se probabilmente non se ne rendono conto. Sono talmente egoisti che, presi solo dall'interesse per loro stessi, non sanno nemmeno cosa voglia dire rispetto per gli altri e si disinteressano completamente dei propri simili.
Sono il risultato di una società che sacrifica l'ambiente al profitto, dove il possesso di beni materiali diventa la misura del progresso nel vivere, dove l'uomo è contrapposto alla donna, dove la notorietà è più ammirata della dignità, dove il successo è più importante del rispetto di sè.
Queste persone quindi non fanno altro che rispecchiare un certo tipo di cultura e sono capaci di dire cose del tipo "se fossi come me baceresti per terra ogni volta che ti alzi e ringrazieresti dio di averti reso bello e piacevole".
Può essere perciò che il nostro amico o altre persone simili si siano trovati faccia a faccia con persone di questo tipo che "usano" la loro (presunta) bellezza come un'arma.
Io non penso quindi che sia tanto una questione di percepire l'altro come "obiettivo impossibile da raggiungere" ma di capire che talune persone hanno bisogno di avvicinarsi gradualmente per accorgersi che oltre ad un involucro che può essere più o meno gradevole, c'è anche un contenuto che forse è anche più interessante e che chiede solo di essere scoperto.
Ma questo, a mio modo di vedere, può avvenire solo gradualmente, senza che l'altro faccia un uso "strumentale" del proprio corpo o - per esempio - eccessivamente seduttivo perchè quello che in un primo tempo può apparire timido o insicuro ha solo bisogno di prendersi i suoi tempi.
In fondo si tratta solo di parlarsi usando un altro linguaggio, quello del corpo che spesso dice di più di quello che in realtà vorremmo far capire ...