BASTA RAZZISMO!

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"A scatenarla la confusione e il rumore provocati dai due stranieri forse
ubriachi." - sempre colpa nostra.
"...forse ubriachi..." hehehe
Incidenti negativi? sempre stessa "scusa":
"forse straniera"
"forse rumeno"
"forse polacco"
"forse slavo"
forse, forse, forse ...
da Studio Aperto

"la piccola Karolina è stata uccisa per sbaglio"

allora mi chiedo-se fosse ucciso il padre di Karolina come l'avrebbero chiamato?anche uno sbaglio?omicidio colposo?premeditato?

:-(
ma che paese dei barbari - bella Italia
agatkaf, per favore, perche permetti che le emozioni ti spingano di essprimere le opinioni che non le credi?
dai genio....volevo solo cominciare un'altra battaglia sul forum;-P

mi dispiace molto per la bimba..era la prima informazione che l'ho sentita in radio dopo una settimana quasi fuori la civilisazione...e mi avrebbe piaciuto non dover tornare a varsavia e queste "novita'"
lo so agatka, lo so :)
Ecco una parte dell'articolo di Repubblica che descrive l'accaduto:
"Nel locale i due polacchi hanno avuto un acceso diverbio con Riccardi, scoppiato per una pacca sulla spalla. Ne è nata una rissa, nella quale Riccardi ha avuto la peggio, un occhio pesto e un colpo al mento con una bottiglia. I due immigrati si sono diretti verso l'abitazione dei genitori di Karolina, ma per Riccardi la questione, evidentemente, non era chiusa. Qualche minuto dopo, in sella al suo scooter, si è presentato in Salita Santorelli, si è affacciato sull'uscio dell'abitazione di Karolina e ha fatto due volte fuoco. Un proiettile ha colpito allo zigomo la bambina. I fratelli erano già al letto.
Il papà ha cercato di rianimarla, è corso fuori, ha urlato per chiedere aiuto ma nessuno è intervenuto. Ha sfondato il vetro della finestra di un vicino. Ma quando sul posto sono arrivati i soccorritori, per la piccola non c'era più nulla da fare: è stata portata all'ospedale di Nola dove è morta qualche ora più tardi.
Riccardi si è dato alla fuga con il suo scooter e ha tentato di disfarsi della pistola, detenuta illegalmente. Ma inseguito da polizia e carabinieri non è riuscito ad andare molto lontano e nella notte, accompagnato dal suo legale, si è presentato alla caserma dei carabinieri dove è stato a lungo interrogato dal magistrato che ne ha disposto il fermo.
Il papà e la mamma di Karolina non riescono a darsi pace. La donna continua a chiedersi: "Perché lei? Avrei voluto morire io". Ora, sentendosi abbandonati dalla comunità italiana, pensano, delusi e amareggiati, di tornare in Polonia dove verrà seppellita la piccola Karolina. La comunità polacca del paese ha allestito un altarino davanti all'abitazione di Karolina, un cuscino di fiori e quattro lumini. Stamattina i genitori hanno ricevuto la visita del parroco della chiesa di San Paolo Eremita, don Vincenzo Vecchione, che ha garantito un aiuto per il trasferimento della salma in Polonia".

Cosa dire? E' troppo triste.
Una bambina morta per l'assurda stupidità degli adulti. Non voglio dire nulla sul fatto, si commenta da solo.
Alla tragedia si aggiungono anche altre note dolorose: "Il papà ha cercato di rianimarla, è corso fuori, ha urlato per chiedere aiuto ma nessuno è intervenuto". Perchè nessuno è intervenuto?
I genitori si sono sentiti "abbandonati dalla comunità italiana": proprio in un momento come questo, li abbiamo lasciati soli.
"La comunità polacca del paese ha allestito un altarino davanti all'abitazione di Karolina, un cuscino di fiori e quattro lumini". E noi? E' il trionfo del separatismo e dell'indifferenza: sembra che, siccome la bambina era straniera, solo la comunità polacca può piangerla. Immaginatevi cosa sarebbe successo se la bimba fosse stata italiana: pensate che ci sarebbero stati solo quattro piccoli lumini a ricordarla? Non credo. E la casa dei 2 polacchi sarebbe stata incendiata, e loro sarebbero stati fatti a pezzi dai cittadini di tutto il paese.
Ma come si può accettare, oggi, che un morto valga più o meno a seconda della sua nazionalità? Come può esistere, ancora oggi, in un paese civile, gente che non capisce che quando muore un bambino, qualunque sia il colore della pelle, la nazionalità o la religione, muore con lui un pezzo di noi?
In un precedente messaggio avevo chiesto "perdono" agli immigrati a nome degli italiani, per il razzismo che devono sopportare a causa di qualche imbecille; qualcuno aveva ironizzato. Ora non so più cosa dire... mi vergogno di essere italiano.
Eppure, voglio ancora sperare che la gente si stringa attorno ai genitori di Karolina, che gli faccia capire che il loro dolore è anche il nostro, che non li lasceremo soli e non vogliamo che se ne vadano.
Il giustificare il gesto di quelle due ragazze mi sembra esagerato. Una di loro, per reazione, ha ucciso un'altra ragazza. Non so il motivo di tale gesto, ma il togliere la vita, o il cercare di ferire gravemente un'altra persona è inaccettabile in un paese CIVILE. Non scordiamo che nel caso minore quella ragazza avrebbe perso la vista ad un occhio.

Comunque i media fanno una campagna sui romeni, non dico se contro o a favore, ma se c'è un caso qualsiasi in cui ci sia di mezzo un romeno viene sicuramente messo in evidenza. Non sto qui a dire il perché, ma è una constatazione. Quasi tutti i giorni si legge o si sente per radio o si vede in televisione una notizia del tipo: rumeno/a si getta sotto la metro e blocca la città per ore, zingari di origine romena rubano rame e creano disagi a metro/treno, romeno/a rubano/rapinano/uccidono/seviziano, baby prostituta romena costretta da connazionali, casa di prostituzione gestita da romena/o...
Di queste notizie se ne leggono troppe, perchè? E perché quasi sempre con questa nazionalità? Sono tutti cattivi? Eppure ho conosciuto anche dei gradissimi lavoratori romeni. Ricordo che anni fa erano i polacchi ad essere presi come bersaglio dai mass-media, poi gli albanesi ora i romeni, forse sono il popolo di moda del momento. O forse c'è qualcosa di vero, ma che le notizie vengono amplificate.
Nella zona in cui abito c'è una grandissima percentuale di abitanti immigrati, e ho constatato più volte che proprio persone di origine romena risultano essere le più arroganti e si rendono antipatiche agli altri, non è certo un bel modo per potersi integrare con le altre persone. Perché questi gesti che ho visto non li vedo compiere da polacchi, russi, africani e da altre persone di altra nazionalità?
Dal Blog di Beppe Grillo dell' 8 maggio 2007

http://www.beppegrillo.it/

"Gli italiani non sono razzisti. Non vogliono essere razzisti. Non possono essere razzisti. Gli italiani sono brava gente, pizza e mandolino. Un italiano può accettare di essere chiamato in vari modi: evasore, mafioso, corrotto. Non fa una piega. Per lui sono complimenti. Ma se lo chiami razzista diventa una bestia. E più è di sinistra, più si incazza.
E’ una lotta con sé stesso. Una lotta che ha risolto con il razzismo all’italiana. Un razzismo che non c’è, ma c’è. Un razzismo che ci fa sentire tutti più buoni. Insomma, l’italiano ha rimosso il razzismo. Lo ha fatto con discrezione, dando il giusto peso alle notizie.
Se muore una bambina polacca sparata a Napoli, viene accoltellato un cingalese a Milano o interrati dei nordafricani in Puglia durante la stagione dei pomodori, la notizia si dà con discrezione. Per un giorno e in decima pagina. Se il morto è autoctono scatta la caccia all’omicida. Il morto extra si nota poco, il morto nostrano si nota molto di più.
Se vengono stuprate in massa per 30 euro delle minorenni extra, anche di dodici/tredici anni, nei viali di tutto il Paese è folklore. Se viene aggredita una ragazza nostrana va in prima pagina. Se i bambini extra sono buttati in mezzo a una strada a chiedere la carità o a vendersi è folklore. Se succede a un bimbo italiano, i genitori finiscono in carcere. L’omicida rumeno è un mostro, quello nostrano un delinquente.
I nostri extra sono equiparati agli extra che vivono a casa loro. Numeri, non persone. Chi dà peso ai cinquanta morti al giorno in Iraq o alle stragi del Darfur? Le carceri sono piene di extra che non hanno capito le regole. Regole che appunto non ci sono. Nel nostro Paese che non c’è, le leggi sono un optional. L’italiano lo sa, si arrangia, tira a campare, ad andare in prescrizione senza passare dal via. L’extra invece va direttamente in galera perchè crede che l’impunità in Italia sia uno stile di vita, non un reato.
Sarkozy ha vinto per il ripristino della legge. La legalità, ha detto Veltroni, è un diritto, senza specificare però per quale classe di reddito. Chi non è ancora diventato razzista in Italia lo diventerà. E’ il Paese che lo vuole."
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