Solo 1300 euro al mese ho deciso di abortire"

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Precari, appello-choc di una donna napoletana al capo dello Stato
"Caro presidente pochi soldi per un figlio, la ragione prevale sul cuore" . ABORTIRE perché non bastano i soldi. Non perché il bambino è gravemente malformato, non perché si è vittime di uno stupro, non perché si è sole senza un uomo accanto. Sandra (nome di fantasia) a 29 anni non se la sente, non ce la fa a diventare mamma: il motivo è che il suo è un lavoro precario, la sua esistenza è precaria, precari sono i suoi orizzonti. Ha fatto i conti e con sgomento ha deciso: un figlio è un lusso che non può permettersi.

E così ha scritto un appello al presidente Napolitano cui ha dato un titolo terribile: "Necrologio di un bimbo che è ancora nella mia pancia". Scoprirsi incinta le ha procurato "un'emozione bruciante, una felicità incontenibile", ma ben presto "la ragione ha preso il posto del cuore". Scrive nella lettera-appello che sta per inoltrare al Quirinale e che ha spedito al nostro giornale: "Presidente, ora devo scegliere se essere egoista e portare a termine la mia gravidanza sapendo di non poter garantire al mio piccolo neppure la mera sopravvivenza, oppure andare su quel lettino d'ospedale e lasciare che qualcuno risucchi il mio cuore spezzato dal mio utero sanguinante, dicendo addio a questo figlio che se ne andrà per sempre".

Ieri mattina Sandra, che vive con il marito in un centro dell'area vesuviana, ha fatto la prima ecografia al Policlinico di Napoli, ha firmato le carte, ha saputo la data in cui abortirà: il 27 maggio, un martedì. Chiede di mantenere l'anonimato perché sua madre non sa niente di questa gravidanza: "Nonostante tutti i problemi sarebbe felice di diventare nonna e di potermi aiutare".

Ha una famiglia alle spalle, un uomo che la ama, una casa. E' sicura di una decisione così importante?
"Mi prenderò questo periodo di tempo per riflettere. E rifletterò molto. Sono sempre in tempo a cambiare idea, intanto però ho prenotato l'intervento. E non mi perdono di non esserci stata attenta, nel breve periodo in cui ho sospeso l'anticoncezionale. Nel frattempo mi chiedo: dove è andata a finire la mia dignità? Ce l'ho messa tutta per costruirmi un futuro. Dopo avere fatto tanti sacrifici, dopo essermi quasi laureata in Scienze Politiche con 18 esami su 22, dopo avere collaborato a un giornale con oltre cento articoli senza mai avere un centesimo e neppure la tessera di pubblicista, dopo aver fatto, io e mio marito, infiniti lavoretti che definire umilianti e sottopagati è dir poco, mi ritrovo a non avere i mezzi per crescere un figlio. Perché se ti manca la moneta da un euro per prendere la metropolitana non importa, ma se ti mancano i cento euro per portare il tuo bambino dal dottore importa eccome".

Alla Asl non paga. Quanto guadagna al mese?
"Io, che oggi faccio la commessa in un negozio di informatica ma non sono ancora regolarizzata, prendo 800 euro al mese. Mio marito, che è più giovane di me, ha 25 anni, è cubano, diplomato all'Accademia, un artista, ha trovato un posto da apprendista sempre nel campo dei computer e guadagna 500 euro al mese. Lavoriamo sei giorni alla settimana e insieme le nostre entrate ammontano a circa 1.300 euro. E meno male che non paghiamo la casa perché ci ospita una mia vecchia zia".

Con duemila euro al mese non abortirebbe?
"Sicuramente mi terrei il bambino. La mia, oggi, è una scelta iper obbligata. Mio marito è più deciso di me: più di me vede la cosa dal punto di vista della concretezza. Pensa sia un fallimento non potere dare a un figlio ciò di cui ha bisogno. In altri paesi le coppie vengono aiutate, qui si parla tanto di baby bonus ma poi nei fatti non succede niente. Lo credo che l'Italia è alla crescita zero".

Perché ha scelto di rivolgersi a Napolitano?
"Perché è la più alta carica dello Stato. Perché è un simbolo. Perché è una persona che sento di rispettare più di tutti. La mia lettera è soprattutto uno sfogo, un gesto di disperazione e di impotenza. Gli scrivo che qui non c'è nessuno che ti tende una mano quando hai veramente bisogno. Gli scrivo anche: per favore, mi risparmi banalità del tipo: 'Dove si mangia in due si mangia anche in tre!. Mi risparmi la retorica, perché è l'unica cosa di cui non ho bisogno'".

Spesso le banalità sono vere. Cosa le ha detto stamattina l'ecografista?
"Che sono alla quarta settimana di gravidanza. L'embrione è ancora così piccolo che quasi non riusciva a vederlo. Poi la ginecologa mi ha prescritto degli esami del sangue per sapere l'età esatta del feto. Ho anche parlato con l'assistente sociale. Mi hanno fatto leggere e firmare una carta in cui sono elencati tutti i rischi che l'interruzione di gravidanza comporta".

Suo marito l'ha accompagnata?
"Purtroppo non poteva assentarsi dal lavoro, che ha trovato da poco, e al suo posto è venuta una mia amica. Ma mi ha telefonato molte volte. Sa qual è la cosa che mi fa più rabbia? La mancanza di prospettive. Mio padre, che è morto 15 anni fa, era un ingegnere, mia madre è una bancaria in pensione. Noi di questa generazione occupiamo ruoli sociali molto inferiori rispetto ai nostri genitori La mobilità sociale esiste, però in forma peggiorativa. Fra i vari lavori che ho fatto c'è anche quello di baby sitter, prima con un'agenzia, poi anche da sola. Amo moltissimo i bambini: ti riempiono la vita, sono splendidi. Avrei anche già scelto il nome per mio figlio, perché sento che è un maschio: lo stesso nome di mio padre".

Non ha pensato alla possibilità di farlo nascere e poi darlo in adozione?
"Non lo farei mai. Mai, per nessun motivo. Sapere che esiste da qualche parte nel mondo un mio bambino e io non mi occupo di lui sarebbe lo strazio peggiore". di LAURA LAURENZI
LA LETTERA
"Ho trent'anni e sono incinta"


Egregio Presidente,
sono incinta. Egregio Presidente, ho quasi trent'anni, ho un lavoro, sono sposata e sono incinta. Egregio Presidente, tra un paio di settimane abortirò!! Nonostante la mia non fosse una gravidanza programmata, l'aver scoperto di essere positiva al test mi ha dato un'emozione bruciante, una felicità incontenibile. L'idea di aver concepito un figlio con l'uomo che amo è qualcosa di così forte ed intimo che è impossibile da spiegare.

Ad ogni modo la mia gioia non ha visto la luce del giorno dopo. Ben presto la ragione, come spesso accade, ha preso il posto del cuore e mi ha schiaffeggiata forte, come si fa per scacciare in un colpo una forte sbronza.

La verità, mio caro Presidente, è che nonostante sia io che mio marito abbiamo un lavoro, un lavoro che ci impegna 6 giorni alla settimana e che abbiamo trovato dopo infiniti "lavoretti" che definire umilianti e sottopagati è dir poco; ebbene dopo tutto ciò, ad oggi le nostre entrate ammontano a circa 1.300 euro al mese.

Per trovare questo lavoro qualche anno fa ho rinunciato a portare a termine la mia carriera universitaria. Nonostante il profitto fosse elevato e la mia media superasse il 29, dissi addio ai miei studi e al mio praticantato da giornalista. Quest'ultima rinuncia fu per me la più dolorosa perché la verità è che, seppur i miei compiti di neofita fossero praticamente identici a quelli di un professionista, non ho mai riscosso neppure un centesimo dal quotidiano locale per il quale scrivevo. Il lavoro era splendido, ma non si può vivere solo di passione.

Purtroppo la vita mi mise di fronte ad una scelta. Mi ero innamorata e desideravo vivere insieme al mio compagno, quindi, o perseguivo la mia ambizione, che mi imponeva però di gravare ancora sulle spalle della mia famiglia, oppure spiccavo il volo e mi rimboccavo le maniche accettando qualsiasi tipo di occupazione che mi garantisse un reddito, dandomi la possibilità di coronare il mio sogno d'amore. Scelsi la seconda strada. Scelsi l'amore! Scelsi l'amore e glielo assicuro, Signor Presidente, non c'è stato un giorno, da allora, in cui io me ne sia pentita!!!

Ora però è diverso...!

Presidente, ora devo scegliere se essere egoista e portare a termine la mia gravidanza, sapendo di non poter garantire al mio piccolo neppure la mera sopravvivenza; oppure andare su quel lettino d' ospedale e lasciare che qualcuno risucchi il mio cuore spezzato dal mio utero sanguinante, dicendo addio a questo figlio che se ne andrà via per sempre!! Non importa se ce ne saranno altri dopo di lui... Il mio bimbo non tornerà più!! Non tornerà mai più!!!! Ma questa è la vita!! Giusto, Signor Presidente???

Si, questa è la vita!!! Qui non c'è nessuno che ti tende una mano, nessuno che ti aiuti quando hai veramente bisogno!! E per favore, mi risparmi banalità del tipo: "Dove si mangia in due, si mangia anche in tre!!".

Mi risparmi la retorica, perché è l'ultima cosa di cui ho bisogno. Sa benissimo anche Lei che se ad oggi, ad esempio, decidessi di adottare un figlio, nessun Ente mi accorderebbe mai il suo consenso. Nessun assistente sociale affiderebbe a me e a mio marito un bambino e questo perché i nostri introiti verrebbero considerati insufficienti al sostentamento di un'altra persona. Nessuno si sentirebbe di condannare quell'assistente sociale per una scelta di questo tipo, giusto?? Egli sarebbe considerato un professionista attento ai bisogni del minore. E allora mi chiedo e chiedo a chiunque sia pronto a dire che non si dovrebbe mai abortire, perché "se c'è l'amore c'è tutto", io chiedo a queste persone: "Ma hanno forse più necessità i bimbi adottivi rispetto a quelli biologici???"

Credo di no, Signor Presidente!! Credo proprio di no!!!!! Comunque è inutile arrovellarsi su dubbi e domande che non troveranno una risposta e che, già lo so, continueranno a tormentarmi e ad attanagliarmi l'anima per sempre!!!

Ma c'è una domanda, mio caro Presidente, a cui vorrei che Lei rispondesse: PERCHE', per il solo fatto di aver avuto la sfortuna di nascere in questo paese, un Paese che detesta i giovani, che ne ha già ucciso sogni e speranze e che ha già dato in pasto ai ratti le ceneri del loro futuro; ebbene perché per il solo fatto di esser nata qui, ho dovuto rinunciare prima alla mia ambizione a crearmi una carriera soddisfacente, e cosa infinitamente più drammatica, sono costretta adesso a rinunciare al mio DIRITTO ad essere MADRE?????????

(30 aprile 2008)
Ma dai aggiornati, questa roba adesso non esiste più perchè è cambiato il governo. Adesso puoi postare solo storie relative alla mancanza di sicurezza, tipo violenze sessuali da parte di immigrati clandestini, rapine da parte di immigrati clandestini, aggressioni da parte di immigrati clandestini, estorsioni da parte di immigrati clandestini, spaccio di droga da parte di immigrati clandestini. Al limite (ma proprio al limite) puoi parlare di mala sanità (solo storie sul sud italia).
Nessuno la costringe di tenersi il figlio .E sufficiente dire che non lo vuole (al ospedale).Cosi dopo il parto ,lo prelevano , e affidano a un altra famiglia .
:)
a Napoli 1300e non sono come 1300 a Milano :-)....ed e' gia' fortunata a prendere 1300e.
La donna della prima storia con l'ultima frase si dimostra una superegoista.
Mah!
Questa lettera mi fa schifo per le sue affermazioni! Non sono assolutamente contraria all'aborto, ma l' immagine di questa donna e' meschina!
Sembra una prospettiva senza speranza... Non e' che 1.300 euro non bastano, e' solo che potrebbero diventare 800 un mese, 500 l' altro...
E' la vita, la sicurezza non esiste. Ma dire: vorrei tenerlo, ma se fossi ricca e benestante, e' un dilemma che non c' entra un cazzo con la maternita'.
Non esistevano i poveri ma felici un tempo? Solo nelle favole.
Gli italiani impazziscono per i soldi, non pensano ad altro! Eppure non e' un paese povero, solo che in prospettiva non cresce, quindi si impoverisce il potere d' acquisto della classe media (il segmento piu' grande).
Ce la faranno a ridare agli italiani almeno la speranza?
Non mi ha comosso affatto questa lettera. Sono d'accordo con ilecka. Questa donna è un'egoista, tutto qui. Io personalmente sono contro l'aborto perché credo che sia male. Ma vabbe, è una questione talmente delicata che ciascuno può avere il proprio parere e non è questo il punto. Il punto invece è, che lei, cercando di giustificare questa sua decisione, sentendo magari rimorso, ha trovato un colpevole: il presidente dello stato! Bella questa! Se non vuoi un figlio, abbi il corraggio di ammettere che sei TU responsabile per l'aborto (visto che non sei stata stuprata), non cercare di accusare tutto il mondo di questa situazione. Abbi le palle di prendere le tue responsabilità!
Sarà anche vero che l'Italia non da molto sostegno ai suoi giovani ultimamente ma dare la colpa allo stato per la propria decisione di abortire mi sembra la cosa ridicola. E poi- poverina- se fosse nata in Brasile o in Ucraina, sarebbe più facile la sua vita? Ci sono dei paesi (molti!) dove la gente guadagna molto meno di 1300 € al mese e dove la vita e molto più difficile però non vanno tutti quanti al lettino per abortire.
E poi come si può decidere che uno non sarà felice soltanto perché sarà forse povero? Lei vuole abortire dicendo: non vale la pena dare la vita al mio figlio perché tanto non sarà benestante allora meglio laciar perdere. Ma che ca**o di logica è??? Che dica piuttosto che decidendo di abortire eviterà lei (e il suo marito) tanti complicazioni, che così non dovranno loro diventare più poveri, non dovranno risparmiare. Avrà anche le sue raggioni per abortire ma non sopporto le spiegazioni così: "Uccidiamolo, sarà meglio per lui, anzi- gli faciamo un favore perché farebbe la vita di merda" :|
E in questa parte della lettera dove parla dell'adozione- allora, secondo la sua logica, dovremmo uccidere tutti i bimbi di orfanatori perché la loro vita è priva di lussi???
Ma lasciamo stare- tutta questa lettera è un mucchio di minchiate.
Scusate lo sfogo ma quanta ipocrisia in questa sua lettera..
bimbi di orfanotrofi* (faccio gli errori facilmente quando sono arrabbiata:)
stefantastica 2 Maj 2008, 09:08
Questa lettera mi fa schifo per le sue affermazioni! Non sono assolutamente contraria all'aborto, ma l' immagine di questa donna e' meschina!

E un vero peccato che la tua madre non ti ha abortito .O forse un giorno ti dirà che lo stava valutando .Vedremo come ti sentirai.
Guarda Darek che la impossibilità della autoaborzione é per stefanistica un fonte del dolore continuo, non essere cosi cattivo caro. C'e' però una speranza per lei, una via di sampo dal incubo...la eutanazia. Credo che sia possibile accelerare le procedure neccessarie. In bocca al lupo stefanistica e fatti sentire prima ancora.
Andate a fare le vostre raccomandazioni dai vostri parenti e amici, se ne avete.
E prendetevi cura dei vostri figli, che cresceranno, matureranno e forse la penseranno molto diversamente da voi: allora si che saranno risate!
Vorrei ricordarvi che dicendomi che devo morire, commettete un peccato mortale. Voi. Volete sostituirvi al vostro Dio? O prostituirvi al vostro intimo Satana?

Quanto siete cessi!

Tipica frase da integralista secondo cui i geni sono tutto, la nascita e' sacra, ecc.
Rifletti: ti fa schifo il pensiero diverso, ma anche il colore della pelle, la cultura, la religione degli altri?
In Polonia non c'e' mai stata l'educazione alla diversita'.
Ma ci sara'. Tutto cambiera' nei prossimi anni e rimarrete soli, voi "vecchi", nel vostro medioevo.
Ste, Ste... porta pazienza, dai, non fare così: i talebani si eccitano quando vedono "il sangue", non lo sai? Non dargli questa soddisfazione... Loro e i loro confratelli integralisti islamici che sono della stessa pasta vivono ancora nel 1400 o giù di lì. E penso che anche in questo forum la percentuale di chi è così' integralista rispecchia quella che hanno nella società: così piccola che influenzano le cose come una mosca influenza l'incedere di un elefante...
Se voleste davvero fare in modo che il dramma dell'aborto diminuisca nella società dovreste capire che non serve a niente criminalizzare chi prende questa decisione che è sempre sofferta e che è sempre un trauma, non un divertimento come lo vorreste far apparire voi.
Dovreste essere a favore di una migliore informazione agli adolescenti sul come prevenire le gravidanze, dovreste essere favorevoli alla pillola del giorno dopo, dovreste spingere perchè la società aiuti sempre di più sia come servizi sia economicamente chi decide di mettere al mondo un figlio anche in condizioni difficili.
Invece alzate il Crocifisso e scomunicate. O istigate al suicidio, come quel "santo" di Genio.
Per fortuna il mondo si muove nella direzione esattamente opposta all'oscurantismo medievale che sperate voi e non riuscirete a divertirvi bruciando in piazza gli infedeli come vi piacerebbe intimamente fare...
Tujaga, cara mia, cosa ne pensi quando leggi le troie mentali come questi due qua. Ci racconti qualcosina dei tuoi colori per favore.:))
Genio, certe volte fai proprio pena. Per favore , non ti dichiarare cattolico.
Tu stai zitta. Tujaga mi rispondi o no?
Tujaga non ti c... evidentemente (sai fare la rima, vero?)

Ilecka, attenta, ti prego... Genio il sacro portatore del Verbo ti farà escludere dal Paradiso se lo contraddici :-)
Tujaaaga:))
Ilecka, guarda che umorismo rafinato quello di 'sto animale, è in tuo tipo? Congratulazioni.:)
Rilassati, Genio... Take it easy... anche se devo ammettere è divertentissimo leggere le tue incaxxature...
Ma leggile pure, sono anche per te.
Poi...se un'male si diverte oppure no....chi se ne frega?
Ma, cosi per capire, come si dimostra un divertimento nel tuo caso, con un grugnito?
:-) ...sei uno spasso, Genio, davvero... a Zelig faresti crollare il teatro dalle risate, altro che Kripztak e Petrektek ...
Se non fosse la tua opinione, mi farebbe piacere, ma in questo caso credo che sia una coincidenza che sei riuscito costruire una frase inrtera. Un caso puro e rarissimo nel mondo degli animali.
invidioso, eh? :-) tu invece non sei in grado di mettere insieme una frase sensata senza insultare... consolati, dai... c'è il Paradiso degli Infallibili che ti attende dopo questa vita terrena... noi poveri "animali" invece bruceremo all'Inferno. Sei un comico, davvero :-)))
E brucia dove cazzo ti pare. Ripeti sempre questo paradiso e inferno come una battuta. Saro' un comico ma tu sei semplicemente un primitivo anche se come un animale scrivi bene.
Non capisco perché avete immischiato il dio ,e la religione ? Che c'entra ? Io parlavo proprio da ateo .Aggiungo che impiccerei tutti quanti favorevoli al aborto , o li brucerei vivi .
Ateo? Ti vergogni di ammettere che sei cristiano viste le contradddizioni?
Hai detto comunque affermazioni illegali e anti-sociali. Essere ateo non significa essere crudele, immorale, antidemocratico, e non accettare i dissidenti. Nemmeno i terroristi si esprimono cosi'!
Ma infatti non era un problema religioso... Vero?!
Abbiamo il vantaggio di essere madrelingua, ma quando potremo esprimerci liberamente in polacco la soddisfazione sara' doppia, perche' insieme con la lingua porteremo le idee.
Temat przeniesiony do archwium.
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