meglio l'uovo oggi e la gallina domani?

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sono italiano, e come dice la mia ragazza sono vero!! da quasi due anni stiamo insieme e devo dirvi che non avrei mai pensato di trovare una donna così... oltre alla sua bellezza che nella vita serve, mi fà inpazzire il suo modo di essere donna.. con i suoi capricci..i suoi dispetti.. le sue dolcezze e anche durezze.. ma devo dirvi che questa suo modo di essere completa mi ha fatto innamorare di lei..
Non ho capito bene il senso del tema. Comunque congratulazioni e felicitazioni.
in effetti il tema potrebbe sembrare strano, ma a quella domanda io mi sono risposto da solo... ho trovato sià l'uovo che la gallina... sono fortunato!!!
bene, frittate tutti i giorni,
attento pero' le uova prese troppo spesso fanno male al fegato
ma ci sono anche italiani finti?
Caro "Italiano vero"... è sempre bello leggere l'entusiamo di un giovane innamorato: in questo "stadio" tutto sembra sempre perfetto nell'altro. Dato che si sa invece che tutto perfetto non è e che l'amore vero significa anche saper gestire i problemi quando questo alone di perfezione sarà consumato dal tempo (e dai cambiamenti che esso sempre comporta nei caratteri e nelle personalità), io vi auguro di tutto cuore di mantenere lo stesso entusiasmo di oggi anche quando il cielo si rannuvolerà un pò...
ehheh la prima cosa che ho detto ieri quando il mio ragazzo legeva questo post a voce era' sei fintooooooooo':-)
Lujs, leggiti il post "mogli e buoi dei paesi tuoi" e tanti altri simili e interessanti sugli amori misti italiani-polacchi. Il tuo adesso e' un invidiabile sano e giovanile innamoramento, il vero amore sara' la forza di tenere unita la coppia, di superare tutte le difficolta', contrasti culturali, contrasti di adattamento, contrasti di famiglia....che sicuramente verranno.
Sempre che tu non vivi solo per un eterno utopico innamoramento ed hai/avete gia' cominciato a pensare anche di questi sviluppi.

Un abbraccio! Abbi giudizio e sii uomo innamorato e responsabile!
sono contento di tutte queste risposte, l'essere vero o finto lo lascio alla mia lei giudicarlo... ma sono italiano questo è sicuro! si ho letto gli altri post.. devo dire che pregiudizi in amore non esistano, ci sono altre cose che possono rompere un rapporto se non è basato sul vero amore. in primo piano bisogna sempre cercare e volere la felicità e vivere insieme ogni situazione che si può presentare nella percorso della vita.. dolori e piaceri trasgressioni viaggi..ecc.ecc.. viverli insieme.. chiedere di fare ogni scoperta qualunque essa sià... in una coppia se manca questo il rapporto diventa noioso e alla fine stanca.. e quello che forse si pensava fosse amore diventa monotonia! io spero insieme alla mia amata di riuscire ad ottenere tutto questo.. e devo dire che passo dopo passo ci stamo riuscendo.. il destino e il tempo ci dirà il resto..
scusa, ma chi dice che questi contrasti che tu menzioni debbano avvenire sicuramente?
contrasti in una vita di coppia è normale che avvengano per vari motivi, ma non vedo il motivo perchè debbano avvenire questi di tipo culturale
io con la mia ragazza posso avere dei contrasti e non sarebbe normale non averne ma sul tipo culturale o di adattamento non se ne parla.....
l'italia è dove per ora lei si trova e si trovera' per un po' è un paese strano con mille difetti sono io il primo ad avere problemi di adattamento a viverci e ci sono nato, figuriamoci chi viene da fuori ma non ho contrasti per questo
Penso di riferissi al mio intervento. Vedi, io penso che se fino ad ora la vostra coppia non ha sofferto per contrasti culturali, questo non e' perche' non ve ne sono stati, ma perche' nella vostra unione e forza, nella vostra elasticita' di adattamento l'uno all'altro, li avete superati senza accorgervene, e per questo vi pare che non ve ne siano stati.

Io scrivo cosi' perche', per quanto penso che la nostra coppia sia molto solida (ci amiamo molto, io e moglie e mia figlia, ho cambiato paese e lavoro e lingua e abitudini, e siamo molto uniti), i contrasti culturali sono quelli che ci hanno piu' destabilizzato in passato, e per i quali abbiamo piu sofferto.
Ed io penso che questi contrasti culturali, o "d'abitudine" sempre subentrano nelle coppie miste, in maniera piu' o meno grave.
Per contrasti culturali io intendo questo: eventuale non accettazione o cattivo comportamento di genitori o parenti verso la straniera/o (per me questo e' stato il contrasto "culturale" piu' imprevisto e terribile, nel mio caso, e' ovvio), incomprensioni, diffidenze e scorretti cpomportamenti nel lavoro e nella vita quotidiana nell'altro paese (prima mia moglie in Italia, adesso riguarda me in Polonia), modi di pensare diversi (io non farei un debito neanche per un computer, qui chiederebbero credito per tutto e su tutto, e per tutta la vita), diverso modo di pensare su come usare soldi, su cosa cui dare precedenza e su cosa si puo rinunciare.
Tu dirai che queste problematiche possono fare parte di ogni coppia, anche dello stesso paese. Io ti diro' che hai ragione, ma che nella coppia mista questi "contrasti culturali" (sai che forse sin dalle origini non ho usato un termine proprio adatto?) come li chiamo, non solo matematicamente ci sono, ma sono molto piu accentuati e destabilizzanti e difficili da gestire.
Questa la mia opinione, Fufu, ovviamente. Non so se ho spiegato piu' chiaramente cosa intendevo o se sei d'accordo o parzialmente d'accordo. Ti saluto. Grazie per l'osservazione.
Eug...ma queste cose che tu dici è la normalità,essendo noi essere umani molto diversi tra di noi.
Un uomo e una donna che vivono 1/4 della loro vita nei loro modi,stili,etc etc e poi si incontrano e staranno insieme è normale che hanno differenze,sia all'inizio che soprattutto alla fine.
Non vedo perchè questo deve essere un limite da valutare...essendo una delle tante caratteristiche personali.
Si questi problemi ci possono essere, ma se ci sono dall'inizio è perchè magari la coppia li vuole notare.
Ci sono già tanti problemi nella vita perchè aggiungerne altri? Diciamo che se qualcuno si sposta e va a vivere all'estero deve addattarsi,che abbia la ragazza o meno.
Quando i genitori intervengono è la cosa piu' brutta. se lo facesse mia madre le direi di farsi i fatti suoi(ho un buonissimo rapporto con mia madre e so che non lo farebbe mai) ma se capitasse non l'ascolterei semplicemente. E guai se tratta male il mio ragazzo. No?
Non ha senso avere figli come nemici. E ancora di piu' decidere per Loro e poi prendersela perchè a Loro non piace la loro scelta.

E ancora di piu' mi da fastidio quando i genitori trattano male le fidanzate/i fidanzati..
Ma chi sono per fare cosi?
Vedo che le mie osservazioni sui "contrasti culturali" non sono condivise o sentite. In verita' io stesso non li ho neppure percepiti prima di un anno di matrimonio.
Chiedo se sono presenti sul forum persone sposate con polacca/o con famiglia da piu' di tre anni (non persone che vivono la passione iniziale dei primi anni o ancora non convivono stabilmente) che neghino quanto da me affermato, se dico cavolate su questi contrasti che subentrano dopo qualche tempo dal vivere insieme e se siano una stupidata da gestire.

Per Lenaa: come pensi tu, sono in Polonia con la mia famiglia per i principi da te descritti.
Per Mascalz: sarebbe un limite da valutare (perche' si puo stare male da morire e ci si puo rovinare la vita, nonche' quella della compagna e dei figli), ma e' naturale e matematico che nessuno da innamorato lo valuta, appunto perche' viene dopo. Ma e' anche giusto che il mondo vada cosi', non si puo razionalizzaree tutto nella vita, tantomeno nell'amore. L'importante e' essere sempre concreti e responsabili, come in ogni cosa, anche nell'amore con uno straniero/a. Ciao Mascalz.
e hai fatto bene!:-)

Si nessuno nega quello che hai detto, ma semplicemente questo puo' succedere ad una coppia italianissima(la ragazza siciliana e un ragazzo di milano) questo due persone avranno tanti modi diversi di fare e non soltanto per il fatto di essere nati in due regioni diverse ma ci sono anche altre cose, l'educazione ricevuta etc.
per me è la stessa cosa.
Poi è ovvio che una volta sposati i problemi ci sono e ci saranno, di ogni tipo.
Per quanto riguarda i problemi culturali,il mio problema culturale se si puo' considerare tale, è che non so se voglio rimanere in Italia,dipende da mille cose e forse a questo punto ci spostiamo con il mio ragazzo da qualche altra parte,e non deve essere neccessariamente la Polonia. Ma alla fine son cose che si fanno, che si devono fare.
Io la vedo in questo modo: Eugenio voleva soltanto dare un monito al tipo che ha scritto sotto l’ estasi degli entusiasmi iniziali di non salire subito sul galeone dei trionfanti semplicemente perchè la vita può riservare tanti cambiamenti ed ha sacrosanta ragione perchè a volte (compreso io, in quanto essere umano) si parla o si scrive influenzati dai fuochi di passione (normalissimi) degli inizi.
Le differenze culturali, come ha detto giustamente lenaaaa, possono esistere, anzi direi esistono, anche tra una ragazza che vive a Zabrze ed un ragazzo che vive ad Olsztyn. Dipende poi dai singoli casi, dai caratteri delle persone ecc. e si potrebbe scrivere un papiro a riguardo.
sono contento che non sono il solo a pensare che ogni barriera o differenza può essere abbattuta con la volontà di vivere insieme un vero rapporto di amore.. certo sono anche d'accordo che i fuochi di passione e amore dei primi tempi fanno sognare.. ma se si riesce ad seguire una strada in comune, dove ogni sofferenza,problema o gioia, felicità, sogni, devono essere divisi in due e riuscire a guardare sempre avanti con ottimismo e fiducia...e questo vale per ogni nazionalità o razza come meglio si voglia chiamare..
poi caro eug, anchio sarei disposto a trasferirmi in polonia e viverci... ma per fare questo dovrei trovare un attività o un lavoro che sià attinente alla mia professione.. sarei felice di spostarmi.. mi piace la polonia...ma non è facile trovare lavoro purtroppo...
Eug, ovviamente non concordo con quello che tu dici. Non saro' sposato, staro attraversando 'il periodo iniziale dell'innamoramento' (come lo chiami tu) dove tutto va bene ma sinceramente quello che tu riporti specie come problemi con la famiglia o al lavoro non lo farei rientrare nei contrasti culturali,lo individuerei come tuoi problemi personali che possono capitare, quindi sbagli a generalizzare.

Il fare un prestito non lo vedo come un contrasto culturale visto che qui in Italia se fai un finanziamento quando aquisti un televisore ti fanno lo sconto, mentre se lo paghi in contanti lo paghi a prezzo pieno.
Qui in Italia facciamo i finanziamenti per fare la spesa al supermercato, per andare in ferie e tra poco anche per comprarci le mutande. Non confondere il contrarre mutui per aquistare alloggi con finanziamenti vari.
I contrasti culturali non sono i problemi con la famiglia, i problemi con lavoro in altro paese, i problemi di decidere se fare o non fare un prestito.
I contrasti culturali sono appunto i contrasti di naturale culturale (=diverso modo di ragionare per origini e formazione) che subentrano quando sorgono problematiche come queste che ho citato (che sono magari stupidi esempi, o personali esempi, come dici tu) o magari altre più gravi, ma affiora una divergenza di vedute e di modi di sentire molto forti.
Il grande amore è per me superare e restare uniti, trovando l'uscita, in queste prove di vita.

Non insisto nelle mie osservazioni, per non intimorire le persone che stanno vivendo e organizzando il roseo amore con straniero/a, e posso anche accettare che si dica che i contrasti di tipo culturale che ho vissuto nel mio amore con una polacca sono una mia illusione o una mia fissazione, per quanto li ho vissuti intensamente con destabilizzazione e sofferenza.
Io penso che un italiano e una polacca sono molto diversi, e che è proprio la forza dell'amore più impegnativo a tenerli insieme.

Un bacio alla mia Honorata che so che da qualche tempo pure lei legge il forum e le cavolate che dico.... ti amo!
Eug, quello che scrivi sono delle osservazioni interessanti e credo anche molto reali.. tu dici che hai scelto di vivere in polonia per evitare forse questi problemi(io mi trasferirei in polonia senza problemi.. ma credo non per gli stessi motivi, ma perchè la polonia mi piace. trovassi il lavoro per me lo farei..) ti chedo se ho capito bene, cosa avrebbe comportato nel vostro rapporto il vivere in italia? ciao
>hai scelto di vivere in polonia per evitare forse questi problemi
Scusami Lujs, non conosco Eug, ma mi pare che tu stia insinuando una cazzata.

La fuga in Polonia per l'ira dei genitori?! Ma una persona sensata (che ha superato i 17 anni) potrebbe mai fare questo, dietro tali stupide motivazioni?
Si parlava di differenze culturali, ma lo scopri solo vivendoci con l'altra persona e andando in profondità. Solo vivendoci sai come spende, cosa butta, chi gli/le piace, a che ora mangia, come pulisce, oltre alle sue ideologie e religioni, che possono pure essere uguali alle tue, all'inizio.
Poi scopri che la cultura di provenienza ha diversificato pure quelle cose che, all'inizio, sembravano uguali.
Ma non sempre significa che nascono problemi; spesso le differenze si capiscono e sono un punto in più di conoscenza. Appunto: conoscere. Se ti sembra già di conoscere una persona, non avrai più sorprese, e perderai interesse.
guarda che io concordo con quello che scrici stefani,,,, la mia era una domanda solo per capire meglio il suo blog... per non fraintendere!
Ah, si, ora ho visto che lui stesso dava adito a questo fraintendimento
"sono in Polonia con la mia famiglia per i principi da te descritti"
cioè quando si intromette le famiglia è una "seccatura" (volevo scrivere una parolaccia)
come vedi la mia è una domanda solo per avere dei chiarimenti... anchio sono dell'idea che la famiglia è un discorso molto serio.. e apprezzo anche il modo di Eug... nell tenere alta la guardia in questi casi.. stare con i piedi per terra!
Eug:

dico solo questo perchè poi altre parole mi ritornano in bocca anche se non le ho dette. Il mio intervento riguardava soltanto cose che avevi detto precedentemente tu. Come lo dici sembra che abbia detto tutto io. Erano risposte agli esempi di differenze culturali che riportavi tu.
Non sono andato in Polonia solo per fattore genitori, anche se appunto e' stato un fattore consistente e per quanto li amo e rispetto ho preferito allontanarmi con la mia donna e famiglia. Sono venuto qui perche' in generale mia moglie e la nostra famiglia sarebbe stata molto meglio che in Italia, per molti aspetti, e perche' ho creduto e investito sulla Polonia, sulla possibilita' di lavorarci e viverci con qualita'.

Per Fufu: io stesso rileggendo i miei interventi mi accorgo di non avere espresso al meglio cio' che intendevo. Non avermene, me ne scuso.
Eh si, avevo capito bene. Allontanarsi, appunto. Ma non e' che uno va fino in Polonia per colpa dei genitori! Allontanarsi puo' significare anche prendere le distanze, non solo in senso geografico. Ci sono familiari che non si vedono mai pur abitando nello stesso posto.
Un saluto, caro Eug.
Un abbraccio, cara Stef.
Temat przeniesiony do archwium.
1-30 z 48
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