"mi potresti per favore dire cosa e diverso secondo te in un' azienda in Polonia e Italia?
dal tuo punto di vista
grazie"
Monika
Cerco di dare punti sintetici. Innanzitutto c'e' un fattore negativo specifico riguardante il settore in cui opera la nostra firma/impresa: l'EDILIZIA. Tutti sappiamo che la Polonia e' stata interessata da un'emigrazione di massa delle maestranze: i budowlancy. I budowlancy, soprattutto quelli bravi, qui in Polonia NON CI SONO. O, meglio, sono pochissimi. I pochissimi, non sufficienti a soddisfare le esigenze del paese (qui e' tutto da ristrutturare e tutto da costruire, a differenza dell'Italia, e molta gente sta meglio e vuole fare remont o dom, in piu' ci sono i developers stranieri) 1) o sono ben organizzati in firmy budowlane, anche di grandi dimensioni, 2) o sono singoli fachowcy (con propria działalnosć) per piccoli lavori, 3) o sono persone sbandate ed improvvisate.
Per farla breve, aprendo una firma budowlana, problemi terribili con il personale: per selezionare e organizzare un'equipe valida...e' stata un'Odissea pazzesca....da vedere i sorci verdi...non dico altro.
Altra difficolta': l'inserimento nel mercato locale della nostra firma. La nostra firma ha nome italiano. Appena aperto, ti diro' (ma non sono offeso di questa cosa. Me lo aspettavo ed era normale.) che i polacchi erano molto diffidenti di impresa edile italo-polacca gestita da italiano. A volte sono stati anche un po' razzisti con me. Non lo dico con rancore, ma con accettazione. A volte telefonavano per un sopralluogo per un preventivo lavori, e quando vedevano che ero italiano scappavano via.. Oppure quando sentivano il mio accento al telefono, mi chiudevano.. Offerte della mia ditta rifiutate perche' la gente parlava e diffidava "di questa ditta italiana, gestita da un italiano, chissa' cosa ci fa qua, probabilmente lavorano male itd...".
Questo e' stato un grande impatto per me, da affrontare a testa basta, tirando dritto.
Abbiamo sin dall'inizio voluto dare un target qualitativo all'azienda, "impresa edile con personale qualificato, gestita e coordinata da ingegnere italo/polacco"...pero' l'avvio e' stato doloroso.
Ora che la ditta e' avviata con clienti soddisfattissimi e contenti, con rifiuti di richieste specifiche, e' tutta un'altra cosa.. ma non dimentico i primi mesi terribili. E mi sentivo solo con le mie idee in un altro mondo, isolato e "discriminato".
Ringrazio ora tutti i polacchi, collaboratori, clienti, fornitori, che per primi mi hanno testato, apprezzato ed amato, e che ora sono affezionatissimi a me ed alla mia ditta. Grazie.
Altri punti negativi di mercato polacco:
1) Totale imprevedibilita' e definizione dei prezzi e dei costi: in Italia se chiedi un preventivo per una docieplenia/termocappotto o per un camion di ghiaia, varie ditte possono farti offerte variabili una dall'altra di un 5%. In Polonia una docieplenia puo costare dai 100 ai 200 zty al mq., un camion di ghiaia puo' costare dai 200 agli 800 zty!!!!....e' tutta un'avventura e un'improvvisazione. Io dopo 5 mesi ancora non ci ho capito nulla dei prezzi.
2) Burocrazia. Per fare un piccolo intervento edile a un condominio/wspolnota, si puo firmare un contratto (umowa prac budowlane) di 50 pagine...Per il primo, avevo dovuto studiare una settimana solo per capire che cosa stavo per firmare...per isolare un muro..
Burocrazia pazzesca per apertura dell'azienda.
3) Purtroppo molte (dico "molte", non "tutte") persone cercano di fregare. Diciamo una buona % della popolazione. Mi spiace dirlo, ma non lo dico con cattiveria, e fa parte del gioco. E poi, magari, non di piu' che in Italia, per quanto io, riminese, non ero preparato a questo, anche se mi sono difeso bene, penso. Comunque mi riferisco a delle vere e proprie fregature subite, in termini di forniture di materiali, o di accordi con persone, o di inadempienze. O di furti :-(. Ma ok.
Punti positivi.
1) La Polonia e' un paese vivissimo, con molte opportunita', con persone di cultura e di qualita' e di grandi valori.
2) E' professionalmente stimolante perche' TUTTO E' POSSIBILE, TUTTO E' UN"AVVENTURA. Al limite ti rovini e vai in malora, sicuramente ti arrabbi molto.... ma ci possono essere grandi soddisfazioni.
3) Facendo un paragone con il mio passato lavorativo in Italia, penso che comunque il livello qualitativo di vita qui in Polonia possa essere nel complesso migliore. (NB per livello qualitativo non intendo guadagni in termini soldi: qualita' della vita e' tempo dedicato alla famiglia, agli affetti, ai valori).
Mamma mia.. quanto ho scritto. Scusate.