concerto ieri sera a milano

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Ieri sera sono stato a Milano press Auditorium Fondazione Cariplo in
Largo Mahler con tutta la mia famiglia perche si teneva un concerto per violino e piano forte per festeggiare la liberazione della Polonia; C'erano rappresentanti sia del consolato che di alcune associazioni culturali e polacche; che dire? Beh è stato eccezzionale e il violinsta Mariusz Patyra davvero virtuoso...davvero un bel momento...Per caso c'era anche qualcuno di voi??
no, però sarà sicuramente stato molto interessante. Peccato che questi eventi non vengano particolarmente pubblicizzati. Milano è ricca di iniziative che tuttavia rimangono un po nell'ombra.
C'era pure Rocco Buttiglione?
no ma sinceramente non l'ho cercato!!
Davvero interessante. Bene che ci sono belle iniziative!
Eh si, ci vogliono queste iniziative per festeggiare il nostro lutto nazionale.
Quasi, ma e' proprio vero che tutte le feste dei polacchi sono tristi?
Ci insegnano che i polacchi sono tristi e che si lamentano sempre. Sara' vero?
Oggi una collega mi ha sfottuto, mi ha chiesto se ieri per il giorno dell'indipendenza ho cucinato il tacchino! Ah ah ah!
No, perche?
Solo che questa di ieri era bizzarra, considerando che il 1.12 la indipendenza la perdiamo definitivamente.
tristi? nahh!! Noi italiani li vediamo come un popolo allegrissimo:


:-)
guarda quando sono in polonia..con la famiglia c'è sempre un motivo per festeggiare:
1) Si mangia alla grande e di solito iniziamo dal dolce;
2) Beviamo birra e gin a go go
3) SI finisce con cantare e ballare ...io di solito finisco su un divano a russare e a cercare di smaltire quello che ho bevuto .....altro che tristezza...poi chissa perchè finita la festa mi prende sempre una strana voglia ma con tutto sto parentato è praticamente impossibile!!!
Purtroppo e' vero, a me risulta cosi', ed anche agli italiani che sono venuti a trovarmi sembra cosi'.
Una sera a cena si parlava di questo. Alcuni italiani dicevano che i polacchi hanno carattere triste ed espressioni tristi a causa del clima: sempre nuvoloso o freddo o pioggia o neve, secondo loro influisce sull'umore delle persone ed in Svezia, per esempio, ci sono molti suicidi nonostante gli ottimi livelli di assistenza e servizi sociali.

Io vi dico la mia opinione. I polacchi sono generalmente "tristi" perche' sono provati molto piu' di altri popoli da kwopoty finansowe. Vivono quotidianamente e in modo piu' sensibile le difficolta' di costi della vita, di crediti, in una realta' sempre incerta. Anche io mi sono un po' "polacchizzato" in questo senso. Ho un po' dimenticato aperitivi spensierati, e vita in generale piu' spensierata. Ricordiamoci anche che in Polonia sono pochissimi i mammoni o figli di papa', che nonostante mancanza di lavoro o impossibilita' di metter su casa o famiglia..possono non rinunciare alla loro spensieratezza, spese futili ecc.

Io ho imparato moltissimo in alcune cene aziendali, con clienti o pure con i miei operai: qui ho capito come e' differente il concetto di allegria per i polacchi e di quanto le esigenze e preoccupazioni siano lontane dai concetti italiani.
Quasi, che succede il 1.12?
Si' Trik, le occasioni non mancano e le si fanno capitare. E quando ci sono i polacchi non esitano ad essere festosi al massimo. Resta fermo per me che il Natale polacco o i matrimoni polacchi sono molto ma molto piu' sentiti e felici che in Italia. Ma sono occasioni. I polacchi sono tristi.
Mia cara stefi....Il Trattato di Lisbona sarà in vigore «sicuramente per il primo dicembre». Lo annuncia soddisfatto il presidente francese Nicholas Sarkozy...
>nonostante mancanza di lavoro o impossibilita' di metter su
>casa o famiglia..possono non rinunciare alla loro spensieratezza,
>spese futili ecc
Boh! La situazione finanziaria e' solo un fattore, io vengo dal meridione e piuttosto che formiche siamo tutti cicale! Non considero i meridionali d' Italia pessimisti.
Il sole influisce sull'umore, penso.
Secondo me, anche la religione puo' influire negativamente; il senso del peccato e del dolore; voler dare un senso al dolore, alla morte, ai torti subiti. Credere che il paradiso sia meglio fa considerare sempre che la realta' e' brutta e imperfetta.
ma noi daiiii non sono tristi...sono pratici o meglio direi pragmatici...ma non vero che sono tristi...lo dimostra il fatto che quando c'è una festa sono tutti li a festeggiare a dimenticare i problemi...mentre noi italiani teniamo il broncio e non festeggiamo mai se abbiamo un problema
A me aveva colpito molto una pubblicita' polacca in Tv di qualche tempo fa, dove si vedeva un signore anziano, modesto, che si preparava ad uscire (per una cena?) ed il figlio adulto gli chiedeva "babbo, hai i soldi per uscire, serve qualcosa?"..o qualcosa del genere.

Ecco una differenza sostanziale. In Polonia i figli aiutano i genitori o suoceri. Con le pensioni che prendono..se la prendono. Rarissimamente viceversa.
In Italia la scena sarebbe stata al contrario: un quarantenne cui uscendo di casa il padre 65enne gli chiede "li vuoi 50 euro?".. Ovvio che quando quel quarantenne va all'aperitivo o alla festa e' molto di compagnia e felice.
Hahahahaha, no, non e' assolutamente vero.;))))))

"Secondo me, anche la religione puo' influire negativamente; il senso del peccato e del dolore; voler dare un senso al dolore, alla morte, ai torti subiti. Credere che il paradiso sia meglio fa considerare sempre che la realta' e' brutta e imperfetta."
Trik, DAI RETTA A ME. Adesso somo malato fradicio in letto e non posso. Ma se vuoi vado a farmi un giro a Gdynia con una telecamera e ti filmo le facce della gente per strada, nei locali, negli autobus, in macchina. Poi te lo metto on line.
Credimi: SONO TRISTI.
ma no dai come fai a dire questo...ricorda "Beato l’uomo che retto procede
e non entra a consiglio con gli empi
e non va per le vie dei peccatori
nel consiglio dei tristi non siede"
Per Ste: si', i meridionali italiani sono positivi e sempre sorridenti, in generale. Ma in generale le loro condizioni finanziarie sono comunque lontane da quelle, in generale, dei polacchi.
I Napoletani sono felici e sorridenti, cascasse il mondo. I romani scherzano e ridono, e nelle feste sono simpaticissimi.

I milanesi sono piu' tristi, sempre "in generale" (serve sempre questo termine), non dimentico le facce in metro' e sui tram. E se chiacchieravo o scherzavo con un compagno di corso, sembrava quasi che disturbavamo l'obbligatori silenzio di tristezza..
ma dai Eug...sono le stesse faccie belle o brutte che vedo io qua a milano sul metrò...
*nel consiglio dei tristi non siede
ma questo e' il plurale di tristo = cattivo non di triste!
La religione. No, non credo assolutamente sia questo.
Non e' vissuta cosi' intensamente. In modo superstizioso, tipo sud-Italia.
La religione e' molto lontana dal popolo polacco, nonostante sia cattolico al 99%. Di veri cattolici, che vivono il cattolicesimo coerentemente e sentitamente, ce n'e' una % quasi impercettibile.
uffa....come sei precisina ......
Va beh, Trik...non voglio convincerti..
Un aneddoto:
in una piccola sala di cinema, a Cracovia, io e una collega spagnola vedevamo un film portoghese. Eravamo forse 6 spettatori. Il film era noioso, quindi facevamo sempre battute sottovoce, e ci trattenevamo dal ridere. A fine visione, un polacco si e' incazzato borbottando "Se non vi interessa, che siete venute a fare?" e se ne esce in fretta. Mentre sghignazziamo finalmente senza remore (dato che il film e' finito), ci avviamo con calma alla toilette. La receptionist del cinema ci avvisa che qualcuno ha perso portafogli e chiavi: erano sulla poltroncina del polacco!
Ridiamo sempre di piu'!
Il polacco ha avuto una serata maledetta!
Quando siamo uscite, la receptionist ha chiuso tutto. Chissa' quell'uomo...! Che tristezza :-)
No, mi rifiuto. Mi rifiuto essere definita "triste" e mi rifiuto di accettare l'etichetta di un popolo che ha talmente tanti problemi economici che non ride più. Non è vero, Eug, non è così. E' questione di personalità, di carattere, di mentalità se vuoi: i polacchi NON sono come gli italiani, non sono aperti verso tutti, non gridano e non ridono per strada senza motivo, non sono apparentemente un popolo solare e allegro. Ma sono apparenze, perché in realtà lo siamo, ma in modo diverso da voi. Abbiamo un altro senso di umorismo, ci divertono spesso cose diverse, io personalmente non sento il bisogno di sorridere mentre cammino per strada (anche se sarebbe forse carino... peccato che a Roma non lo fanno neanche gli italiani!). Sono riservata con gli sconosciuti e la maggior parte dei polacchi che conosco (e ne conosco a fiotte, visto che ci ho vissuto per 24 anni) è più o meno come me. Non c'entrano niente i problemi economici, non è che abbiamo le facce serie perché "provati molto piu' di altri popoli da kwopoty finansowe" [a proposito, si scrive "kłopoty" :)] - a me gli aperitivi spensierati non servono, mi rompo da morire durante questi appuntamenti. Preferisco una serata in casa con amici, ma amici veri.
ah, ecco..uno dei posti che mi ha colpito di piu' per il numero e le facce "felici" dei polacchi e' all'aeroporto Lech Wałęsa di Gdańsk al check in dei numerosi voli quotidiani per l'Inghilterra..
Qui il "tristometro" si fonde e i milanesi alienati del metro' del mattino a confronto sono dei giulivi.
ma non è questione di convincermi...è che forse quando cammino non guardo le persone e non ci faccio caso....ma nel mio quotidiano non noto questa differenza...le persone non sono triste ma riservate...e i polacchi sono riservati questo sicuramente...la riservatezza porta ad avere un comportamento più chiuso e forse meno socievole ma non me la sento di dire che sono tristi solo perchè non sorridono; Certo qua in Italia è un'altra cosa ma nel senso della socievolezza non della gaiezza...mi spiego meglio...I primi tempi con mia moglie ancora quando non eravamo sposati rimaneva sorpresa quando magari in coda per far biglietto e da qualsiasi posto dove c'era assembramento io attaccavo "bottone" (cioè parlavo) con gli sconosciuti per lamentarci, per ironizzare ecc ecc Mi moglie rimaneva sorpresa perchè effettivamente in polonia non si attacca "bottone" non si chiacchera....in mezzo alla strada me questo non significa che sono tristi sono più riservati...
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