Ti do ragione, diabolik, la mia semplificazione è infarcita di luoghi comuni.
Di solito su questo forum nella sezione italiana si parla per lo più di femminucce polacche e maschietti italiani, o di nuove opportunità di lavoro (lavoro, non arricchimento - come ben sappiamo) o al massimo di burocrazia.
Questa volta ho esagerato, l'ho buttata sulle differenze culturali, oggi che economicamente l'Europa del Mediterraneo è in crisi, l'Europa del Nord è solida e garantisce un certo welfare, l'Europa dell'Est è in ascesa, ma è tutt'altro che compatta. Non esiste - secondo me - un sentimento panslavico. A supporto delle cazzate che scrivo, sui luoghi comuni negativi sugli slavi, cito un libro reperible su Google books
"Frontiere, confini, limiti" di Marina Guglielmi, che insegna all'Università di Cagliari, pagg. 196-198, dice precisamente che il termine slavo ha assunto un'accezione negativa. I ragazzi friulani di origine slava si vergognano di essere slavi e di usare la propria lingua. Il calciatore Ibrahimovic è soprannominato lo zingaro, non solo perché cambia sempre squadra ma perché è di origine slava. Non è una mia invenzione, si possono trovare fonti e documenti.
Vorrei appunto distinguere il luogo comune da ciò che invece potrebbe migliorare a livello di percezione. Ci sono dei simboli positivi?
Fidelia ha ammesso di essere slava e fiera di esserlo. Non ci ha spiegato perché, dovrebbe essere ovvio, no? Sfido voi del forum a indicarmi quale sia l'ovvietà!
Quali valori positivi trasmettono queste culture? Se doveste consigliare un viaggio in terra slava non ai vostri "compagni di merende" (abbiamo capito, zozzi :) ) ma a vostra sorella, a un'amica, a una persona qualsiasi, che cosa vorreste fare vedere? I vostri souvenir sono vodka e coltelli, oppure c'è qualcos'altro di particolarmente eloquente sui costumi slavi?
Io non sto denigrando la cultura polacca. Questa cosa i polacchi, che notoriamente hanno la coda di paglia, non la capiranno mai! Troppo presi dalla paura di sentirsi ridicolizzati da chissà cosa.
I giovani polacchi che ho conosciuto, tutti ben istruiti e con esperienze all'estero, hanno una grave crisi di identità. Il loro mondo, generazione Y, si sta occidentalizzando, le loro abitudini si allontanano dalle famiglie di origine, la religione si affievolisce, sono cambiati i gusti musicali, le mode... Eppure rimangono i padri e le madri, i loro luoghi, le loro chiese, le loro tradizioni: non possono rinnegarli, ma non riescono ad integrarle nel mondo "nuovo".
A proposito di sex, la parola "curva" è usata anche in albanese, pur essendo l'Albania un paese non slavo :) Fantastico esempio di esportazione linguistica!
edytowany przez stefantastica: 20 maj 2013