Pytanie do forowiczow z Polski polnocnej

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Dzisiaj jeden z normalnie wygladajacych wlochow,ktory pracuje ze mna ,spytal mnie, czy w Polsce sa pingwiny.Zatkalo mnie i powiedzialem ,ze widzialem ale w zoo.Ale w zoo to on wie , ze sa.Jestem z Krakowa i tam nie widzialem,moze gdzies na polnocy.Nie wiem, nad morzem,teraz jest zimno ,moze przyplynely.
mam wiadomosc z Grudziadza:
"PINGWINOW NIE MA"....a czy beda ....ktoz to wie
dziekuje kasiu z grudziadza,nie za pingwiny,ale ze jestes jedna z nielicznych;)
Kasiu, dla Twojej informacji, pingwiny żyją na biegunie południowym.
naprawde????
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no patrz,nigdy bym nie powiedziala
Nic powiem ,ze zobacze na swieta.
ooo,mozliwe,ze na swieta ...racja...
na północy czasem jedynie zbłąkana foczka zawinie do portu:-)
Mnie sie kiedys Wloch spytał czy mamy olej i makaron.:)))) Ja mu odpowiedziałam twierdzaco nie mogł wyjsc z podziwu ze u nas mozna kupic takie rzeczy:))))
niestety niektórzy Wlosi inteligencja nie grzesza.pozdrawiam
Ale trzeba przyznac ,ze nasz makaron ,a ich, troche sie rozni.No moze wiecej niz troche.
O fokach mu nie powiem ,bo pingwina znaja z batmana a foke, sam niewiem
A mi kiedys jeden wpieral, ze za 500 euro to w Polsce caly rok mozna wyzyc:D
Pamietam te czasy,tylko wtedy euro nie bylo.
Tylko zastanawia mnie jedno,dlaczego jak chodza po Krakowie ,maja ciagle geby otwarte z zachwytu:)
... a mnie Włoch, kierownik domu towarowego nie chciał faktury wypisać, bo nie wierzył, że Polska jest w UE. Trzy razy się upewniał. Nie powiem jak zareagowałam;)
Makaron rozni sie tym ze Polski jest w Polskim sklepie a Włoski we Włoskim.Nie wiem czym sie tak zachwycacie.
anca on chcial ci tym samym dac do zrozumienia,ze nie powinnas z niego zdzierac ostatniej skory za uslugi,ze powinnas brac mniej...
przymiotniki z malej litery
hehehe, dobre :DDD
i co chcesz udowodnic? obrazajac mnie poczules sie lepiej?? Znasz mnie? byles przy tym, ze tak mowisz. Ile jadu!! ile zlosci! A byla taka mila wymiana zdan, i taki jeden debil jak ty potrafi wszystko popsuc i zasmiecic post!!!
anca.smile, a co ty masz z tymi debilami?
na tym forum nie mozna normalnie porozmawiac bo zawsze ktos komus chce dokopac. dajcie juz jej spokoj, wszystko zostalo powiedziane i juz sie nie powtarzajcie... czy tak do usranej smierci bedziecie jej kazdy post krytykowac ...
Anca, czemu nie podasz regonu i nipu firmy, ktorej jesteś przedstawicielką? Szanująca sie firma nie ukrywa tych danych.
Tak, a co? Nie wolno? Ja nikogo nie wyzywam, tylko grzecznie pytam. Jeśli komuś nerwy puszczaja, to ma problem.
Czesc Aniu .Milo cie widziec:)
Może się to wydać nieprawdopodobne, ze popieram forowiczkę achanioł, ale tu się tak nieszczęśliwie złożyło. Dajcie już dziewczynie spokój, ma prawo wypowiadać się na każdy temat, tak jak wszyscy.
Aniu ,tyle razy mowie:slowa,slowa,slowa.Nic nie znaczace klepanie.
achaniol, ja tylko jej pytanie zadałem
Inf.2 moj post nie byl skierowany do ciebie, a do gelato.Zajerestrowany 25 listopada a taki madry sie znalazl i bedzie krytyke sial i zamieszanie robil. Musial 2 dni poswiecic na czytanie wszystkich watkow, skoro taki zorientowany jest we wszystkich tematach ... bez komentarza ale mi cos nie gra
mastro lindo, un disturbo che può avere diverse cause, ma può anche nascondere il diabete. Difficile da confessare persino al proprio medico.
Il diabete è una malattia che può determinare numerosi disturbi collaterali all’organismo. In particolare negli uomini si è notata la correlazione tra questa patologia e la disfunzione erettile. Ne parliamo con il dott. Alessandro Pizzocaro, endocrinologo dell’équipe dell’Unità Operativa di Endocrinologia di Humanitas diretta dal prof. Travaglini.

E’ vero che i pazienti diabetici possono sviluppare problemi dal punto di vista sessuale superiori rispetto alla popolazione normale?
"I pazienti diabetici presentano un rischio tre volte superiore rispetto alla popolazione sana di sviluppare una disfunzione erettile. Accade che proprio a causa di questa disfunzione una persona scopra di essere diabetica. Il più recente studio epidemiologico sviluppato su 2010 soggetti sani in Italia risale al 1997 e ha evidenziato che complessivamente circa il 13 % della popolazione italiana è affetta da disturbi erettivi. La percentuale è marginale fino a 40 anni e diventa sempre più importante con l’avanzare dell’età, fino a interessare quasi un terzo della popolazione, nelle persone over 55. Questi numeri salgono molto se si considera la popolazione di pazienti diabetici, si arriva così al 36%".

Anche lei vede così tanti pazienti con questo problema?
"Le stime che emergono dalle nostre visite ambulatoriali riportano un dato inferiore rispetto alla statistica sopra citata. La causa principale di questa sotto stima sta nella vergogna del paziente di comunicare al medico a voce questo disturbo per comprensibili inibizioni personali. Per questo motivo nel nostro ambulatorio distribuiamo un questionario per mettere in luce questo tipo di disturbi nel quale il paziente è identificato da un numero di cui solo il medico conosce il nome corrispondente. Grazie a questo metodo sono emerse problematiche e percentuali comparabili ai dati riportati in letteratura. Tale soluzione permette di aiutare il paziente che vedrebbero altrimenti diminuita la sua qualità della vita solo per la difficoltà a confessare il disturbo".

Perché il diabete provoca questo disturbo?
"L’erezione è un fenomeno a cascata che coinvolge numerose fattori: neurologici, endocrinologici, vascolari, muscolari e psicologici. E’ noto che il diabete altera l’afflusso di sangue, perché crea danno ai vasi arteriosi, soprattutto se associato ad altri fattori di rischio come ipertensione, ipercolesterolemia, fumo e obesità. Anche i vasi del pene, come quelli degli altri distretti, subiscono questo danneggiamento e il disturbo erettile ne è una conseguenza. Ricordiamo anche che i vasi arteriosi del pene sono strutturalmente simili alle coronarie e pertanto vengono danneggiati nel paziente diabetico al pari delle stesse. A conferma di quanto detto aggiungo che è stata dimostrata una correlazione tra infarto miocardico e disfunzione erettile. Un secondo meccanismo risiede nel danno al sistema nervoso periferico: il diabete provoca un’alterazione della trasmissione dei segnali nervosi che conducono l’impulso erotico dal cervello all’organo genitale e una diminuzione della sensibilità agli stimoli tattili che dalla zona genitale ritornano al cervello, determinando quindi una ridotta risposta erettile".

Esistono cure efficaci?
"Non esistono cure ma esistono trattamenti. Ciò significa che una volta che il diabete ha creato il danno, questo è irreversibile, anche se i trattamenti garantiscono ampie possibilità di correggere il problema specifico
Un primo tipo di approccio che consiglio sempre è quello di ridurre i fattori di rischio: mi riferisco alle abitudini di vita e alimentari e all’adeguato controllo della glicemia. Questo atteggiamento permette una migliore risposta ai trattamenti e permette di non danneggiare ulteriormente l’organismo.
Fino a pochi anni fa i trattamenti efficaci disponibili erano invasivi: si trattava questo disturbo con iniezioni di farmaci vaso dilatatori (papaverina e prostaglandina) o addirittura con l’applicazione di protesi. Attualmente abbiamo a disposizione due tipi principali di farmaci orali (le cui molecole sono apomorfina e sildenafil): entrambe però hanno lo svantaggio che il paziente è costretto a programmare la sua attività sessuale. Problema, questo che dovrebbe risolversi entro pochi mesi, quando entrerà in commercio un nuovo farmaco molto interessante perché in grado di rimanere nel sangue in concentrazioni sufficientemente alte per quasi tutta la giornata, permettendo quindi al paziente di vivere liberamente la propria vita sessuale".

Un breve consiglio per pazienti?
"Consiglierei ad un paziente diabetico di sottoporsi a controlli andrologici periodici e di parlare liberamente al proprio medico. Mentre a una persona che soffre di disfunzioni erettili suggerirei di indagare l’origine del disturbo; solo in rarissimi casi si tratta di problemi endocrinologici. Nella maggior parte dei casi una disfunzione di questi tipo nasconde una patologia di altra natura".
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