Un ritorno al futuro(una fiaba futuristica)
Siamo nel 20xx. L'Europa, ormai unita in vero senso della parola perche da qualche anno gli stati nazionali non esistono più, passa il duro periodo del pieno progresso e tolleranza. Alice torna a casa dopo una dura giornata di lavoro. E felice, ha una bella famiglia, ciò è non esattamente una famiglia. Due anni fa l'Alta Commisione della Tolleranza Intersessuale ha deciso dell'agiornamento della nomenclatura. E cosí le famigle non ci sono più. Ci sono unioni tra i partner. La parola famiglia si associava troppo con il vecchio modello dell'unione tra due persone, coi tempi terribili e oscuri, quando società primitive, allora chiamate "popoli" conoscevano soltanto uno primitivo modello dell'unione interpersonale: tra uomo e donna. Ormai é vietato pronunciare la parola "famiglia". Si potrebbe offendere le minoranze...pensieri veloci passano per la testa di Alice:"hihi, vecchi tempi, ricordo ancora come erano buffi. Uomini che portavano fiori alle donne e che le baciavano le mani. Alice non ricordava qual'era il motivo di quelle strane usanze. Sapeva soltanto che ormai sarebbe una cosa impossibile e se avesse succeso, sarebbe subito severamente punita. E' giusto cosí..gli pensieri passano sempre piu veloci...è giusto, nessuna procedura non prevede cose del genere.
Alice è arrivata a casa. Tra qualche minuto torna dalla scuola il frutto del contratto che un giorno anno firmato in un ufficio lei con e suo compagno di vita: una bella sedicienne ragazza. "Companio di vita"...Alice sorride legermente, perche il contratto stesso dice chiaramente che tra dieci anni scade tutto.
Mamma, mamma eccomi!!
Zitta cara, zitta! Il terrore fa accelerare il respiro di Alice. Non puoi chiamarmi cosí, lo sai bene, dai passiamo la, dove nessuno ci sente: mamma...figlia mia...smetti di piangere, vuoi che io perda il lavoro? Ricordati piccola, io sono per te un genitore x. E il papa’? Guarda che il genitore y non puoi chiamare „il papa’” neanche quando siamo al. Sicuro. Ma perche, perche? Perche al. papa’ non piace essere chiamato cosi. Sai, lui e’ bisessuale. Torna da noi tra qualche giono, ma adesso sta con il suo compagno e la loro figlia che hanno adottata. Mamma perche piangi? No, non piango piccola, vedi questa e’ una cosa naturalne, bisogna stimare delle scelte degl’altri. Racotami piuttosto come ti e’ passata la giornata in scuola.
Ha ha, molto divertente, sai?! Oggi c’e’ la domenica e cosi, come sempre in mezzo della settimana avevamo l’educazione sessuale. Sono arrivati due signori. La maestra ci ha divisi in due gruppi……mamma, perche devo sempre stare con dei heterosessuali? Sono sempre in minoranza. Bambina mia, lo sai che eravamo poveri, quando il giudice decideva delle tue prefferenze sessuali. L’omosessualita’ costa parecchio. Anche noi vorremmo che tu sia una lesba, questo facilizza la vita, potresti andare all’universita’.
E va bene, le tristezze a parte, dicevi...? Ah si, allora il signore che si occupava del nostro gruppo ci insegnava tante cose buffe e bizzarre. Bizzarre? Si mamma, aspetta, guardo nel quaderno, come si chiamava...eccola, si!! Il pompino. Il signore ci insegnava come si fa il pompino.
Brava cara.....Alice cerca di ignorare una pietra che le sembra di crescere nello stomaco....brava! Vedi? Ogni giorno impari qualcosa, ogni giorno allargi i tuoi orizzonti.
Sai mamma di nuovo d’avanti alla scuola ho visto quell’uomo folle. Tutto sporco, camminava parlando a voce bassa: convertitevi, convertitevi. Lo abbiamo preso a calci haha. Mamma ma lui perche e’ cosi strano, perche dice queste cose che non capisco?
Non ti preoccupare bellezza mia, vedi c’e’ ancora la gente che crede delle vecchie fiabe. Il governo cerca di trovare tutti quanti. Ogniuno ricevera un piccolo modulo elettronico che li permette di vivere in mondo reale. Capisco mammina, poveri disgraziati.
Attenzione, non toccare questo! Cos’e’ mammina. Hmm, non volevo che tu veda questa cosa. E va beh, ti diro’. E’ il eutanazzatore personale del papa’. Da quando nella fabrica riesce ad arrivare soltanto al 75% di norma lo deve portare sempre adosso. E pensare se dovessimo comprarlo nuovo. Costa una barca di soldi. Per fortuna avevamo gia usato.......cavolo! di nuovo devo andare da un psicologo, vedi? Piango sempre piu spesso sensa nessun motivo. Cosa dicevo? Aha, il eutanazzatore. Ti ricordi il nostro discendente alfa? Non credo, eri ancora piccolina. Si, allora il papa aveva una chance per un buon lavoro. Purtroppo, con due discendenti, non sembrava affidabile per la direzione. Cosi......ma smettila, non mi ringraziare, haha mi fai solletico, hahaha! L’alfa aveva sempre problemi con gli occhi.
Aha, aproposito! Sai che dopodomani ci sono i funerali della nonna. Magari vai a trovarla? Chiachierate un po e tornando mi compri la mia crema. Il papa’, quando torna dal suo compagno ha bisogno un po di tempo per cambiare gl’abitudini hihihi. Dai, vieni che ti raconto