Allora, come ho promesso, rispondo alla domamda di orso. Questa al primo sguardo puo sembrare una domanda retorica, pero’ analizzata dal punto di vista della Chiesa Catolica, non e’ assolutamente cosi’.
Prima cosa, per poter rispondere in maniera decente, bisogna riconoscere l’esistenza del peccato. E’ ogni cosa fatta contro la volonta’ di Dio. Senza riconiscere questo, ogni disscusione diventa inutile.
Qua abbiamo una povera moglie violentata e picchiata dal marito. La donna non resiste, chiede divorzio e lo ottiene. Cosi pero’ rimane fuori societa’ catolica e da quel momento non potrà più fare la comunione.
Dall’altra parte c’e’ un marito che la picchia, uccide, violenta il suo cadavere ecc e che dopo una confessione al prete, tranquillamente puo fare la comunione.
Sia lei che lui commettono un peccato. E’ ovvio che i peccati del uomo sono molto, ma molto piu pesanti, alla fine pero’ e’ lui che potra’ rimanere dentro la Chiesa. Perche?
C’e’ un detto che dice che commettere peccati e’ una cosa umana ma una cosa diabolica e’ rimanere in peccato.
Ogni peccatore, ogni uomo ha la possibilita’ del pentimento e assoluzione anche questo che ha commeso peccati orribili. La condizione e’ una sola: bisogna pentirsi e rinunciare il peccato. Un’assasino lo puo fare. Puo non commettere piu quelli peccati.
Adesso la moglie. Anche se i suoi peccati sembrano nulla in confronto con questi del uomo, lei non si rinuncia, rimane immobile in peccato che ha commesso, divorziando. Per questo, finche rimanera’ in questo stato non potra’ partecipare nella vita della Chiesa Catolica.
Il Dio non guarda i nostri peccati, paragonandoli con quelli degl’altri. Un mio peccato non diventa meno pesante soltanto perche c’e’ chi li commette di piu.
Ripeto, una cosa principale e’ pentimento e assoluzione. Senza questo, non c’e’ da disscutere.